Otogi: Myth of Demons

di
Otogi: Myth of Demons

Xbox e Giappone, ovvero quando un rapporto nasce sotto una cattiva stella. E' impossibile non ammettere che la casa di Redmond non ha saputo gestire nel migliore dei modi i rapporti con il mercato nipponico da sempre punto focale per le strategie a livello planetario, con la diretta conseguenza dell'di indifferenza da parte dei videogiocatori del sol levante nei confronti della giovane console di casa microsoft, ed impedendo agli indici di vendite in giappone di decollare. Alla continua ricerca di una tanto sperata soluzione, diversi mesi fa, un gruppo di programmatori incaricati dalla casa videoludica giapponese Sega, presero tra le mani un progetto che avrebbe dovuto trasformarsi in qualcosa di concreto e rilevante, e che nel pieno rispetto della tradizione nipponica, sarebbe stato in grado di trasportare il fascino della mitologia del sol levante in tutte le case dell'occidente.



Il titolo, che di li a poco avrebbe preso lentamente vita, avrebbe dovuto ispirarsi al mondo di un famoso manga giapponese, rispettando vicende e fatti, ma soprattutto avrebbe dovuto raccontare le epiche imprese di un solitario cavaliere della feudale mitologia orientale, il prode Raiko, che fu mandato sulla terra per vagare fra le lande desolate di un giappone antico e feudale, con un unico scopo, quello di riportare l'armonia e la pace andata perduta e chiudere definitivamente le porte del male.
Otogi Myth of Demons si identifica come un'affascinante avventura al limite del surreale, improntata di numerosi elementi RPG che però non bastano per far si che il titolo rientri nella suddetta categoria. La trama si mostra a primo impatto semplice e coinvolgente, caratterizzata da molteplici fattori che influenzano positivamente sul coinvolgimento emotivo del videogiocatore, e cercando di trascinarlo direttamente nel vivo della storia.
La storyline del titolo Sega infatti, ha come scenario un Giappone antico e feudale, e si narra di un tempo in cui sulla terra regnava la pace e l'armonia, ma come conseguenza della rottura dell'equilibrio tra il bene ed il male, le porte che tenevano chiuso il mondo degli inferi si aprirono, liberando demoni e creature infernali che tutt'ora si aggirano tra le lande deserte del mondo antico, oscurando il cielo e facendo cadere l'umanità in un silenzio spettrale.

Nostro compito sarà quello di aiutare il prode Raiko, un cavaliere non morto dalle elevate capacità magiche e combattive, in un'estenuante lotta per la libertà, vagando tra le rovine delle antiche città per sconfiggere e cacciare dalla terra le temibili creature che furono liberate il giorno dell'apocalisse. Avremo a che fare con mostri provenienti direttamente dall'antica mitologia giapponese, e sconfiggerli non sarà di certo impresa facile, tanto che spesso il nostro Alter Ego virtuale, sarà costretto a far uso di tutte la sua forza interiore per riuscire nella difficile missione assegnatagli. Fortunatamente avremo dalla nostra parte un vastissimo arsenale, è stato comunicato infatti che saranno circa 30 le armi che Raiko potrà utilizzare durante il corso dell'avventura, a partire dalle più classiche armi bianche, per finire alle staffe magiche che ci consentiranno di sfogare il nostro "mana" sui mostri più duri.

Otogi: Myth of Demons

Otogi: Myth of Demons

A cura di Francesco 'Floater' Murgia

Xbox tenta la carta Otogi per sfondare su territorio nipponico. Un titolo fatto "su misura" per il pubblico dagli occhi a mandorla, ma che sicuramente non mancherà di affascinare intere schiere di giocatori delusi dalle ultime produzioni di action game usciti sulla console nero verde (non che guardando altrove si possa trovare di meglio).

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI