Outlaws Golf


I golfisti a disposizione dovrebbero essere una diecina ma non tutti liberamente utilizzabili all'inizio. Ognuno sarà accompagnato dal suo caddie (per chi non è pratico di golf è la persona che porta la sacca delle mazze ma forse in realtà è più un consigliere sul campo). Il bello della rosa dei personaggi è che saranno tutti un po' assurdi almeno per quanto riguarda un campo da golf: difatti si potrà trovare una ragazza biondissima di nome Summer (e relativo caddie Autumn) che potrebbe tranquillamente partecipare ad una puntata di Baywatch, un personaggio che sembra un killer evaso dal manicomio criminale e così via.

Insomma sportivi e caddie (soprattutto loro) andranno ad aumentare il folklore di Outlaw Golf.
Finalmente si parla delle due caratteristiche che andranno a differenziare Outlaw Golf dai suoi colleghi in erba. La prima concerne il sistema di controllo.
Innanzi tutto prima di ogni tiro una linea immaginaria tracciata sul percorso della buca mostrerà il tiro perfetto assumendo che la nostra esecuzione sarà alla stessa altezza. Da parte nostra potremo aggiustare per tre volte, prima di ogni tiro, la nostra posizione e provare lo swing prima di colpire effettivamente.

Ma la vera differenza sarà proprio il metodo per colpire la pallina. Al contrario dei concorrenti, che spesso usano il sistema per cui un corretto tempismo è la regola per dare forza e direzione al tiro, Outlaw Golf affiderà allo stick analogico entrambe queste funzioni. Infatti bisognerà spostare lo stick in direzione contraria al senso del tiro per dare la forza (secondo lo schema: più tempo viene tenuto lo stick più forza si imprime) mentre la direzione del colpo verrà data dal successivo movimento nel senso del tiro e secondo l'effetto che si vuole imprimere.

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Naturalmente questo sistema richiederà una certa dose di pratica per dare i suoi frutti; nel frattempo è presumibile che i primi tiri saranno o deboli o fortissimi o direzionati ovunque tranne che nel senso giusto. Eppure nonostante il senso di frustrazione che nascerà all'inizio sembra un sistema di controllo intrigante e diverso dal solito. Come sempre la prova dei fatti svelerà la buona riuscita o il fallimento.
L'altro tratto distintivo e davvero unico di Outlaw Golf sarà la barra della compostezza. Il nome, certo, suona strano ma la spiegazione chiarisce ogni dubbio.

Si dovrebbe trattare di una barra che misura la calma, la resistenza dei nervi del golfista e, di riflesso, le sue prestazioni. Questa barra avrà uno spostamento in positivo ogni volta che un tiro andrà a buon fine. Maggior calma, maggiori prestazioni, sistema di controllo facilitato: questa è l'idea che sta alle spalle della compostezza. E' intuibile cosa succederà invece nel caso di una pallina finita nel bunker, tra gli alberi o, peggio di tutto, in acqua: spostamento in negativo e sistema di controllo inasprito. Si verrà così a creare un pericoloso circolo di tiri sbagliati, controllo più difficile, tiri sempre più brutti e così via. Come uscirne?

Se ne uscirà col mezzo che giustifica il titolo di questo gioco: prendendosela duramente col caddie. Duramente vuol dire che si potrà sfogare la propria rabbia sul caddie prendendolo a pugni, rompendogli una mazza sulla schiena o in altre fantasiose maniere che certo verranno inserite. Però bisognerà avere la possibilità di farlo guadagnandosela sul campo con prestazioni sotto il par. Infine colpire con precisione il caddie comporterà un maggior recupero della nostra calma tutto a vantaggio dei tiri futuri. Davvero singolare.
Outlaw Golf dunque si prepara ad essere un titolo dedicato a molti tipi di giocatori: ai più seri che non disdegnano di farsi qualche risata e ai più burloni che vogliono provare una maniera leggera per avvicinarsi al golf. Da tenere d'occhio dopo l'estate.

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