OutRun 2006: Coast to Coast

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Chi non ha mai passato ore davanti a giochi 2D dalla grafica colorata e dal sonoro assordante? Chi non ha mai giocato a Street Fighter, Ghouls n' Ghosts, Wonder Boy, Altered Beast? Chi non ha mai speso neanche 100 lire in un videogioco del genere? Chi non l'ha fatto si può contare sulle dita di una mano, al massimo due. Era la metà degli anni ottanta quando questi videogame spopolavano fra i giovani, facendo la fortuna di molti gestori di sale-giochi. E proprio fra quei titoli c'era un certo OutRun che oggi ritroviamo in una veste grafica 3D ma con un gameplay che ci riporta ai quei fatidici anni. E' impossibile dimenticare quelle corse all'ultimo gas, a bordo della propria Ferrari rosso fiammeggiante, con la biondona di turno seduta accanto a noi, tra derapate, checkpoint e corse contro il tempo. Tutto questo è ancora oggi OutRun 2006: Coast to Coast



Finalmente su Ps2
Anche la PlayStation 2, a quasi due anni dall'uscita del titolo SEGA su Xbox, accoglierà dal mese prossimo un marchio di rilevanza storica come OutRun. Il gioco è stato ancora affidato al team Sumo Digital, e riprende in pieno molti dei temi del titolo apparso su Xbox. L'idea di base resta la stessa: un racing game arcade, che fa del gameplay e della semplicità le sue armi vincenti. Sono infatti proprio l'immediatezza, l'intuitività e la facilità di gioco che ci colpiscono al primo impatto: basta premere sull'acceleratore (naturalmente in senso metaforico) che subito si è presi dall'incalzante ritmo di gioco. Certo, si tratta di un titolo che non prevede un grafica da urlo o un sistema innovativo, ma si candida ad un posto di rilievo tra i racing game arcade (anche perché in verità non è che ce ne siano molti). Difficile paragonarlo agli altri titoli racing, proprio per la sua vocazione prettamente arcade, dove gli unici obiettivi sono arrivare primi, evitare traffico e rivali e battere il tempo; un gioco dove non contano ribaltoni, testacoda e collisioni: conta solo divertirsi.

Gas, adrenalina e una bella bionda...
In questa versione non definitiva, OutRun 2006 si presenta con importanti novità: per quanto riguarda il giocatore singolo le modalità di gioco presenti saranno quattro: Coast to coast, OutRun, Cardiopalma e Attacco al Tempo. Nella prima modalità ci ritroveremo ad affrontare missioni dove l'obiettivo è vincere la gara, o quantomeno ottenere un piazzamento che ci consenta di conseguire un buon giudizio per poter passare alle gare successive. Le missioni ci permetteranno di passare da un costa all'altra, al fianco della nostra compagna, rigorosamente biondissima, mentre facciamo assaggiare la polvere ai nostri rivali. Il nostro fine ultimo è quello di guadagnare Miglia OutRun, che accumulate sulla nostra patente, ci permetteranno di comprare nuove autovetture, nuovi scenari, nuove musiche di sottofondo.
La modalità OutRun prevede invece corse tra i quindici livelli americani presenti nel gioco, pigiando al massimo il pedale dell'acceleratore per battere tempo e avversari.
La modalità Cardiopalma è forse quella più divertente perché prevede di assecondare la nostra passeggera in tutte le sue volontà, dalle più normali come superare i rivali o evitare scontri a quelle meno normali, come recuperare cuori o monete disseminati lungo la strada. Non mancheranno richieste di derapate all'ultimo grido e all'ultima sgommata!
Infine l'ultima modalità è forse la più classica, ossia l'attacco al record del circuito, lanciandosi all'inseguimento di un'auto fantasma che rappresenta appunto l'auto da record.
Sarà presente anche la modalità multiplayer, che vanterà un massimo di sei giocatori, i quali potranno sfidarsi in modalità LAN o On Line.
In entrambe le modalità c'è la possibilità di scegliere due percorsi, uno più facile, situato a sinistra e uno più difficile situato a destra del tragitto. Questa differenziazione aumenta la varietà e il grado di difficoltà, così come l'OutRun lunga durata, per i più esperti che prevede quindici percorsi continui. La difficoltà inoltre può essere aumentata selezionando alcune auto come "preparate", modificate (per esempio la Enzo Ferrari). Queste sono più veloci, più scattanti ma anche più difficili da guidare perché meno stabili.


Oggi prendo la Ferrari
La SEGA è andata decisamente sul sicuro, puntando sulla licenza ufficiale Ferrari, che gli ha garantito un buon numero di automobili, tutte fedelmente riprodotte (rombo di motore incluso), del calibro della F50, F40, F355 Spider, delle stracelebrate TestaRossa e Superamerica, per non parlare poi della mitica Enzo Ferrari e di molte altre ancora. Anche i circuiti sono aumentati, raggiungendo i 30 livelli, dei quali una quindicina ambientati negli Stati Uniti. Tragitti che vanno dai Canyon ai deserti, dai casinò alle aree industriali, dalle coste alle montagne, tutti ben riprodotti grazie ad una grafica non perfetta ma ben definita, pulita e accattivante.

Qualche pelo nell'uovo
Ma non è tutto rose e fiori: questa versione non definitiva infatti presenta qualche piccolo difetto che in ogni caso non pregiudica la bellezza globale del titolo. Scarna è per esempio la personalizzazione delle auto, che non presentano caratteristiche modificabili se non quelle relative ai colori, che in ogni caso risultano essere comunque pochi. Speriamo che nella versione definitiva ci sia qualche caratteristica in più, che sicuro non guasterebbe e ci permetterebbe di rendere l'auto un po' più particolare.
Scarsa è anche l'interazione con l'ambiente circostante, che funge solo da sfondo: infatti oltre alle auto presenti sul tragitto, quelle dei rivali e quelle del traffico, e alle recinzioni (come i garderail) non si può interagire con nulla. Capiterà di vedere addirittura che in un tragitto costiero la nostra auto sta per uscire di strada per andare a finire a mare ma ciò non accadrà perché rimarrà ai bordi della carreggiata, come se fosse trattenuta. E poi proprio il traffico a volte è davvero frustante perché troppo caotico e fastidioso, e causerà spesso la perdita di alcuni secondi preziosissimi, che a fine gara si faranno sentire e come.
Il sonoro è carino e orecchiabile, ma alla lunga risulta essere troppo da sala-giochi e potrebbe stancare, nonostante ci sia la possibilità di sbloccare, o meglio acquistare, con le miglia OutRun, nuove melodie di sottofondo.
Una nota infine va spesa per la longevità: per gli appassionati di racing game la modalità Coast to Coast renderà il gioco abbastanza longevo, grazie alle sue svariate missioni, che con diversi gradi di difficoltà e li terrà incollati al televisore per molte ore. Per tutti gli altri videogiocatori non appassionati di corse, dopo una manciata di ore il gioco sembrerà risultare ripetitivo, nonostante le diverse modalità inserite.
OutRun 2006: Coast to Coast

OutRun 2006: Coast to Coast

OutRun 2006: Coast to Coast si presenta come un titolo che vuole divertire e ci riesce, grazie alle sue corse sfrenate all'ultimo rombo di motore e ad un game-play semplice e immediato. Un racing game arcade che con qualche perfezionamento in più potrebbe diventare davvero un titolo da non perdere. Consigliato a tutti gli appassionati di racing game e soprattutto a chi cerca un titolo arcade che sappia divertire. In fondo è sempre OutRun, e il suo arrivo sulla console di casa Sony non può far altro che far rivivere in molti di noi quegli indimenticabili anni '80. Aspettiamo la versione definitiva per emettere la sentenza.

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