Peacemakers

Per quanto riguarda l'aspetto grafico le cose sembrano non uscire più di quel tanto dai canoni cui siamo tutti abituati. Peacemakers fa uso di una grafica completamente tridimensionale in modo da rendere più realisticamente il campo di battaglia e i mezzi. Probabilmente sarà possibile anche avere una panoramica a 360 dell'ambiente circostante e delle proprie unità (come per esempio nell'ottimo Dogs of War, dove é anche possibile "entrare" nei propri soldati e carri combattendo in prima persona in "Quake Style")

MASA (la casa che sta sviluppando il gioco per conto di UbiSoft) ha riscontrato qualche problema durante la progettazione del sistema di controllo delle unità. Nel gioco finale, infatti, le unità sotto il controllo del giocatore saranno in numero elevato e potrebbe quindi risultare caotica e difficoltosa per il giocatore la loro gestione. L'idea é, al momento, di ideare una sorta di gerarchia: i vari gruppi di unità, proseguendo nel gioco, non saranno gestiti in maniera diretta dal giocatore ma saranno invece controllati dalla CPU, attraverso dei comandanti
Affidare il controllo di interi gruppi di unità al computer é rischioso se non si é più che sicuri dell'intelligenza artificiale sviluppata: si potrebbe incappare infatti in alcuni problemi che sicuramente non sono nuovi al genere degli RTS: un esempio su tutti può essere rappresentato da Knights and Merchants che, pur essendo un ottimo gioco, a tratti mostrava i limiti propri del non poter controllare in maniera diretta le unità. Questo comportava l'impossibilità di dispiegare la forza lavoro ove serviva realmente e causava un permanente blocco della cittadella. Tuttavia, dall'uscita di K&M sono passati anni e l'IA ha fatto passi da gigante, quindi probabilmente questi problemi non si porranno
Tornando ai famosi comandanti: questi, al potere delle legioni del giocatore, saranno sotto il diretto controllo del giocatore stesso, che dovrà premurarsi di impartir loro precisi ordini affinché essi li trasmettano alle truppe. In questa maniera il giocatore, pur avendo il controllo della situazione, é sgravato dal peso di una gestione eccessivamente capillare dello schieramento. Importante far notare, inoltre, che i comandanti potranno anche, grazie a speciali routine, imparare e assimilare le tattiche del giocatore: grazie a ciò, i comandanti stessi potranno condurre le truppe, mantenendo un atteggiamento consono a quello richiesto dal giocatore, senza che questo sia costretto a impartire sempre lo stesso ordine