PES 2013

Molti di voi avranno certamente già approfittato del rilascio della demo per verificare con mano le doti del nuovo titolo calcistico made in Konami. Noi, invece, siamo riusciti ad andare ben oltre, sfruttando l'occasione offertaci da Halifax per proporvi un'analisi un po' più approfondita su quello che per ovvie ragioni non avete avuto ancora l'opportunità di vedere. Come anticipato sia tramite il sito che attraverso la nostra Fan Page di Facebook, abbiamo infatti messo le mani sulla versione 1.0 di Pro Evolution Soccer 2013, decisamente incompleta sotto il profilo contenutistico ma più che sufficiente per avere un'idea un po' più precisa su quello che ci e vi aspetterà nei negozi a partire dal prossimo 27 Settembre.

Se l'apparenza inganna
E' sempre piuttosto complicato parlare di un gioco che pare non cambiare mai e che, invece, nella realtà dei fatti cambia più o meno ogni anno. Anche Pro Evolution Soccer 2013 sembra non sfuggire a questo assioma. Il primo impatto con il gioco regala, infatti, un profondo senso di déjà vu, non solo per l'uso della solita interfaccia, quanto piuttosto per il tipo di approccio che anche questa edizione 2013 é capace di offrire. Sfruttando a dovere i punti di forza che hanno sempre contraddistinto la serie, anche in questo caso Pro Evolution Soccer mette, infatti, a disposizione un impianto di gioco tutto sommato intuitivo e di facile assimilazione, capace di regalare una buona dose di divertimento senza la necessità di spendere ore ed ore in estenuanti sessioni di training. Tutto questo, però, resta valido a patto di considerare esclusivamente la parte più “mordi e fuggi” del titolo, ovvero quel substrato di caratteristiche ed opportunità che da tempo immemore fanno parte del DNA di questa serie.

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Superata la fase di approccio, ci si rende, infatti, conto di come il nuovo PES sia radicalmente diverso dal suo predecessore. Tralasciando per il momento alcuni aspetti “accessori” come l'inserimento della Coppa Libertadores, é proprio sul fronte del gameplay puro che la versione 2013 di Pro Evolution Soccer risulta essere profondamente diverso.

Innanzitutto é cambiato il ritmo del gioco, riallineato ad un livello molto più cadenzato (ma pur sempre modificale attraverso l'apposito menu) e vicino ai primissimi capitoli next-gen della serie. Secondariamente, sono state riviste gran parte delle routine dedicate alla gestione dei movimenti in campo dei giocatori (Pro Active AI), finalmente più inclini a rispettare le distanze fra i reparti e sopratutto ad assecondare i movimenti del portatore di palla.

Dopo anni di attesa, poter contare su compagni di squadra in grado di intuire il movimento più corretto da eseguire rappresenta senz'ombra di dubbio un grande punto a favore del gioco, tanto più che i giocatori non si limiteranno esclusivamente ad attaccare la profondità, ma cercheranno di agevolare il compito del portare di palla offrendo ben più di una singola soluzione d'attacco. Il tutto ben sapendo che, esattamente come lo scorso anno, sarà sempre possibile intervenire manualmente sul giocatore al quale si vorrà destinare la palla, sfruttando a dovere l'ormai classica abbinata thumbstick / stick analogico di destra.

Six new fighters



Anche dal punto di vista difensivo le cose sembrano essere leggermente migliorate, con i giocatori finalmente capaci di occupare tutte le zone del campo in maniera molto più plausibile e meno casuale del solito. Sebbene permangano ancora alcuni problemi legati alla tendenza da parte di difensori centrali a perdere di tanto in tanto la linea con i compagni di reparto (ma in questo caso sarà possibile intervenire riallineando manualmente i giocatori più "disordinati") e soprattutto all'IA altalenante dei portieri (ma non sappiamo quanto frutto di un difetto di gioventù della build in nostro possesso), capaci ancora una volta di alternare grandissime parate a pericolosi passaggi a vuoto sia occasione delle prese alte che dei tiri dalla lunga distanza (leggasi anche goffi tentativi di parata su palloni palesemente destinati lontani dalla porta con tutto quello che ne consegue in caso di sventurata respinta), con Pro Evolution Soccer 2013 il team di sviluppo sembra aver risolto gran parte dei problemi emersi nell'edizione 2012, con buona pace di chi attendeva da tempo immemore un titolo a tutto tondo capace di riportare, finalmente, la saga calcistica di casa Konami ai fasti di un tempo.

Va detto che le novità non si fermano, comunque, qui. Sempre a proposito della fase difensiva va segnalata l'introduzione di due nuove funzionalità che permetteranno di restare in pressione sul portatore di palla (mantenendo premuto il tasto deputato al contrasto) in attesa del raddoppio di marcatura del proprio compagno di squadra o di passare alle vie di fatto (doppia pressione del tasto deputato al pressing) con tackle degni del miglior Ringhio Gattuso, mentre in senso più generale si conferma più che condivisibile la scelta di adottare un nuovo sistema di controllo semiautomatico che, attraverso la semplice pressione del grilletto di sinistra, consentirà di sganciare temporaneamente il sistema di controllo più classico in favore di quello totalmente manuale, particolarmente indicato (a patto di saperlo usare) in tutte quelle situazioni in cui é richiesta un po' più di imprevedibilità del solito.



PES 2013

PES 2013

Dopo anni di passaggi a vuoto, il team Konami sembra aver definitivamente dato ascolto ai vecchi sostenitori della serie. Con la versione 2013 Pro Evolution Soccer sembrerebbe, infatti, pronto per riprendere il filo del discorso interrotosi diversi anni orsono. La speranza é che completino l'opera, mettendo mano alle diverse lacune palesate da questa versione 1.0 del gioco. Non resta dunque che attendere fiduciosi.

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