Pro Evolution Soccer 2014

Ah, il calcio d'estate. Quello fatto da amichevoli di dubbia qualità, dal calcio mercato più sfrenato e, soprattutto, dalle foto di dubbio gusto dei calciatori in vacanza, tra cocktail, yacht e veline assortite. Ormai però, come ben sapete, l'estate é un periodo caldissimo anche per quanto riguarda il calcio virtuale che, in un canale parallelo a quello reale, prepara i propri colpi per riuscire a dare il meglio quando, in autunno, inizierà la sfida per conquistare il titolo di miglior videogame calcistico. Come di consueto, con l'arrivo del mese di Luglio abbiamo avuto l'occasione di mettere le nostre mani (appositamente accessoriate di tacchetti) su una versione in via di sviluppo di Pro Evolution Soccer 2014, titolo “made in Konami” che, a detta degli sviluppatori, sarà profondamente improntato verso la ricerca di nuovi standard di qualità rispetto al passato, in modo da recuperare una leadership perduta proprio nel corso di questa generazione di console .

Pro Evolution Soccer 2014


Benvenuto FOX Engine
Il pacchetto a nostra disposizione offriva l'opportunità di affrontare la classica partita d'esibizione al comando di una delle quattro compagini inserite all'interno della build, ovvero i neocampioni d'Europa del Bayern Monaco, il Santos (tanto per rimarcare l'attenzione al mercato brasiliano da parte di Konami) e le squadre nazionali di Germania ed Italia. Un catalogo indubbiamente ristretto, ma più che sufficiente per farsi un'idea un po' più precisa sullo stato di avanzamento dei lavori di quello che a detta della stessa Konami sarà il Pro Evolution Soccer più rivoluzionario di questa generazione.

Sotto il profilo puramente estetico, la novità più “chiacchierata” é data indubbiamente dalla presenza del nuovissimo FOX Engine, il famigerato motore creato dagli studi di Hideo Kojima, capace di garantire non solo un impatto grafico di tutto rispetto ma anche una gestione della fisica totalmente nuova. Eccezion fatta per alcune clamorose sviste su elementi di contorno quali tifosi sugli spalti e addetti ai lavori a bordo campo (inguardabili, oltreché bidimensionali), il motore creato dal padre di Metal Gear Solid ha effettivamente il merito di offrire un impatto visivo senza precedenti, con calciatori incredibilmente dettagliati sotto il profilo squisitamente poligonale (a dir poco incredibile la rivisitazione in chiave virtuale di atleti tanto diversi come Riberi, Ozil, Neymar o il nostrano Gigi Buffon) e soprattutto dotati - finalmente- di “sostanza” oltreché di un set di animazioni tale da renderli più sciolti e meno impacciati del solito.

Non é pertanto un caso se il principale punto a favore di Pro Evolution Soccer 2014 pare essere proprio l'introduzione del nuovo motore fisico deputato alla gestione di giocatori e pallone, capace non solo di donare a ciascun atleta peso e dimensioni credibili, ma soprattutto di tenerne opportunamente conto in ogni singola situazione di gioco, rimpalli e deviazioni fortuite comprese.
All'atto pratico, ciò significa che esattamente come nel mondo reale, alcuni giocatori saranno più capaci di altri di avventarsi per primi su un pallone vacante, a differenza degli atleti con il fisico da “corazziere”, decisamente più adatti sia a “sfondare” le difese avversarie che, viceversa, a proteggere il pallone dall'arcigno marcatore di turno. Il tutto senza dimenticare, ovviamente, il nuovo “fattore emotivo” capace di incidere sulla performance pura dei giocatori incitati o ingiuriati dal pubblico pagante, per non parlare poi della possibilità di usufruire delle capacità funamboliche dei veri assi del calcio, a patto però di assimilare il numero spropositato di trick che il team di sviluppo ha ben veduto di inserire sulla falsariga di quanto già visto sul dirimpettaio calcistico di casa EA Sports.



Finalmente in campo
Pad alla mano, superata la classica fase di pre-impostazione che come di consueto consente di intervenire su ogni singolo aspetto della propria squadra, sono sufficienti pochi scambi per rendersi immediatamente conto di trovarsi di fronte ad un Pro Evolution Soccer completamente nuovo.
Rispetto al passato l'azione di gioco appare meno legata ai canonici binari e decisamente più compassata, vuoi per la presenza del già citato FOX Engine, vuoi soprattutto per le nuova IA messa in campo dal titolo di casa Konami. I giocatori controllati dalla CPU dimostrano, infatti, una spiccata propensione al gioco di squadra ragionato, con movimenti a scalare, pressing, sovrapposizioni e frequenti uno due e cambi di campo, in attesa del giusto contro movimento in grado di aprire anche le difese più arcigne. Sotto questo punto di vista bene ha fatto il team di sviluppo ad ampliare fra l'altro lo spettro di possibilità in ambito di costruzione del gioco, affiancando ai classici “cambi di lato”, ai tagli ad incrociare ed al sistema già visto in PES 2013 che consentiva di controllare anche un secondo giocatore non in possesso del pallone, un'inedita opzione che consentirà di “chiamare” letteralmente (tramite la pressione contemporanea di un tasto d'azione e dello stick analogico di sinistra) la sovrapposizione di un proprio compagno, utile sia in fase di disimpegno che per creare pericolose superiorità numeriche nei settori nevralgici del campo. Decisamente differente anche il sistema deputato alla gestione dei tiri da fermo, con un inedito controllo visuale, che permetterà di evidenziare la traiettoria del pallone in modo da comprendere in maniera molto più intuitiva altezza e direzione del calcio che si sta per eseguire.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova...
Se é vero che per Konami Pro Evolution Soccer 2014 dovrebbe rappresentare un nuovo punto di svolta della serie, é altrettanto vero che allo stato attuale e badando esclusivamente alla build in nostro possesso, il gioco del team KCET appare ben lungi dall'essere perfetto. I motivi non sono da ricercare tanto nell'aspetto squisitamente estetico (davvero pregevole sotto ogni punto di vista se si escludono i già citati difetti), quanto piuttosto nella lunga serie di preoccupanti passaggi a vuoto palesati dal gioco sul fronte della giocabilità pura, legati in particolare sia all'IA tutt'altro che trascendentale dei portieri (dei veri e propri gatti fra i pali ma quasi sempre a metà strada nei cross dal fondo e mai troppo tempestivi nelle uscite) che soprattutto alle novità sul fronte del gameplay inserite per l'occasione.

Pro Evolution Soccer 2014


Quello che in PES 2014 appare essere il punto più debole riguardo alla giocabilità é, infatti, la presenza di un sistema di fisica fin troppo ingombrante, legato in particolare alla gestione della corsa dei giocatori ed alla loro incapacità di dissipare la propria energia cinetica in tempi quanto meno accettabili. L'inerzia degli atleti é, infatti, davvero elevata, tanto che correndo palla al piede sarà davvero complicato riuscire a fermarsi a proprio piacimento o comunque in tempi quantomeno accettabili. Ci siamo ritrovati fin troppo spesso fuori dal campo mandando alle ortiche anche occasioni importanti, così come costretti ad affannosi recuperi causati da un controllo di palla troppo approssimativo e piazzamenti dei giocatori a dir poco discutibili, causati per lo più dall'incapacità dell'IA di ricalibrare i movimenti della squadra in funzione della presenza o meno di tocchi fortuiti o rimpalli imprevisti.

Sotto questo punto di vista la scelta degli sviluppatori risulta francamente incomprensibile, soprattutto perché una delle critiche principali mosse alla saga é sempre stata quella legata "ai binari" su cui erano soliti muoversi i giocatori. La sensazione con questa nuova versione di Pro Evoluton Soccer é che i vecchi binari hanno lasciato spazio a binari ben più limitanti di quanto non fossero in passato, con il risultato di offrire al giocatore un sistema di gioco decisamente (troppo?) ostico da digerire.

Una valutazione che, va detto, é comunque figlia di un'esperienza legata ad un codice palesemente incompleto, con la speranza di esserci trovati davanti ad un elemento ancora in fase di opportuna calibrazione.


Pro Evolution Soccer 2014

Pro Evolution Soccer 2014

Pro Evolution Soccer 2014

“Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”, recitava un vecchio proverbio. La nuova strada intrapresa da Konami riguardo al nobile marchio di Pro Evolution Soccer é una nuova via che, in questo nostro primo incontro gioca, non ci ha convinto del tutto. Sebbene l'impatto grafico (salvo alcuni particolari come il pubblico) sia già più che gradevole, il gameplay sembra essere diventato molto più macchinoso ed elaborato quella che, in teoria, potrebbe essere stata una ricerca sin troppo elaborata per dar vita a sensazioni che, invece di risultare realistiche, finiscono che frustrare l'utente. Sono presenti alcune buone idee, ma altri elementi sono da rivedere, in primis l'inerzia fisica dei giocatori, elemento che porta a livelli molto bassi il controllo dell'utente sui propri calciatori virtuali. C'é ancora tempo per correggersi, ma i ragazzi di Konami non ci sono sembrati pienamente in grado di gestire questo nuovo corso di cui tanto hanno parlato negli ultimi mesi... e dire che PES 2013 era, invece, un ottimo gioco da cui si poteva partire senza alcun problema.

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