PES 2019
PES 2019 inizierà la sua stagione prestissimo quest’anno: più precisamente il prossimo 30 agosto sarà già disponibile sugli scaffali. Una mossa che, come già scritto nel nostro precedente hands on, è strategica per dare la giusta visibilità ad un prodotto chepersa anche la licenza UEFA, si trova indubbiamente a correre su una strada in salita.
Mossa che, dopo aver provato nuovamente il gioco, troviamo davvero intelligente vista la bontà del prodotto. Se da una parte i problemi di PES sono noti da diverso tempo, a fare da contraltare a questi limiti troviamo un gameplay e una componente visiva di assoluto livello, ulteriormente potenziata e migliorata per offrire un gameplay davvero divertente.
A tutto campo
L’occasione per toccare nuovamente con mano PES 2019 si è concretizzata grazie al tour “pre season” che sta girando per l’Europa ed il mondo, con l'obiettivo di far toccare il gioco con mano. A fare gli onori di casa, all’interno dell'ormai consueta location milanese di Digital Bros, è stato Lennard Bobzien, European Brand Manager.
Una breve presentazione, prima di fiondarci sul gioco, per focalizzare ancora di più l’attenzione sui quattro elementi chiave di questo progetto di cui siamo già venuti a conoscenza. L’uscita esclusiva del prodotto sulla current gen (e PC) per valorizzare la qualità visiva e le potenzialità delle attuali console; l'arrivo sugli scaffali a fine agosto, un mese esatto prima dello storico rivale; la più grande aggiunta di licenze nella storia della serie ( tra cui alcune ancora da annunciare, e la Lega Russa in completa esclusiva) e, ultimo ma non ultimo, un roster di leggende ricchissimo, tra cui alcune esclusive come Romario e il frontman dell'edizione speciale del gioco: David Beckham versione 2018.
Come ci ha tenuto a precisare lo stesso Bobzien questa è solo una piccola parte degli annunci che verranno rivelati nelle prossime settimane che riguarderanno molti aspetti del gioco, in modo particolare il MyClub che sarà completamente rifondata da zero. Notizia recente, che aggiungiamo a questo hands on, è l'annuncio dell'edizione speciale dell’Inter chiamata “nerazzuri” una versione speciale retail interamente dedicata alla squadra milanese.
I dettagli fanno la differenza
Ultima fermata prima dell’arrivo al pad è stata quella dell’annuncio delle novità del gameplay. Tra le grandi novità ci sarà un netto miglioramento del “first touch control” per una visione ancora più realistica della fisica che governa stop e aggiustamenti della palla. Un dribbling completamente rivisto, con una fisica che, anche in questo caso, andrà ad influire maggiormente sulla riuscita e l’efficacia di alcuni movimenti. Infine, ma non meno importante, una nuova meccanica del tiro in cui posizionamento del corpo e della palla avranno un ruolo chiave sul risultato del tiro.
Parlando di altre novità non possiamo non citare una maggiore cura nella realizzino dei volti dei calciatori. Sotto questo aspetto PES da anni si è sempre mostrato molto attento, non solo con giocatori top dei maggior campionati, ma anche con quelli meno noti e di richiamao. Grazie ad una serie di immagino visionate, possiamo dirvi che il lavoro sotto questo aspetto prosegue a vele spiegate e i tifosi di squadre come Sassuolo, Genoa, Sampdoria ecc. non avranno difficoltà a riconoscere i loro beniamini.
Altro elemento interessante sarà la gestione della fatica. Gli sviluppatori hanno lavorato parecchio per rendere questa variabile, fondamentale nello sport reale, più visibile sotto agli occhi del giocatore. In base allo stato fisico o alla forma, i giocatori si affaticheranno progressivamente sul campo da gioco; questo comporterà un calo di prestazioni, una corsa meno fluida e un rischio più alto di infortunio. Quando il giocatore se ne accorgerà, potrà effettuare una sostituzione veloce, nuovo elemento (mutato da FIFA) che permette il cambio in corsa di due calciatori senza entrare nel classico menù di gestione della squadra.
On the Pitch
Pad alla mano, ancora una volta ci siamo divertiti. La premessa è sempre la stessa: poche partite non possono permetterci di giudicare con estremamente lucidità un prodotto, ma può orientarci verso una serena (o al contrario preoccupata) attesa del codice finale. Con PES 2019 pare non ci siano grosse preoccupazioni di sorta. La build risultava ancora più fluida e ritmata di quella provata qualche settimana fa. Abbiamo certificato che il passaggio filtrante alto è decisamente meno letale rispetto al passato, che il ritmo di gioco è compassato ma non così lento. Il tutto esalta le strategie di squadra e permette di apprezzare molto meglio la coralità della manovra. Migliorate anche le collisioni tra giocatori, cosa che farà sicuramente piacere a molti fan del gioco, e soprattutto un arbitro che sembra usare maggiormente la testa. Sul tiro abbiamo notato dei cambiamenti, senza grossi svarioni, ma prima di esprimerci in maniera definitiva - vista la centralità di questo elemento - aspettiamo di avere tra le mani la versione definitiva del gioco.
Graficamente stadi e giocatori ci sono sembrati piuttosto buoni, in particolare una illuminazione davvero realistica ed in grado di far risaltare i dettagli dei templi del calcio in base all’ora scelta per giocare.
Insomma, anche dopo la seconda prova le aspettative rimangono piuttosto alte.