Planet Coaster 2: Anteprima del ritorno del sim-park
Planet Coaster 2, sviluppato da Frontier Developments, si presenta sul mercato come un’evoluzione rispetto al suo predecessore, offrendo un’esperienza di gestione dei parchi a tema ancora più ricca e dettagliata. Il gioco introduce numerose novità che migliorano sia l’aspetto gestionale che quello creativo, ma le incognite sono dietro l'angolo e non tutto (al momento) risulta perfetto (tutt'altro!), ma siamo ancora sul banco di prova dell'e.a., ad ogni modo vediamo com'è andata.
Si torna nel Sim Park
Una delle aggiunte più rilevanti è l’introduzione delle attrazioni acquatiche. Ora è possibile costruire piscine, scivoli e altre strutture acquatiche completamente personalizzabili. Si arriva anche a creare isole intorno ad ignari visitatori partendo dalla costruzione di una semplice piscina (folle, inutile, ma possibile) andando ad avere un impatto diretto sull'estetica e sul modo di gestire il pubblico. Questo non solo aumenta la varietà delle attrazioni disponibili, ma aggiunge anche un nuovo livello di complessità gestionale. I giocatori devono infatti amministrare i bagnini, pompe di filtraggio e altre infrastrutture necessarie per mantenere le attrazioni acquatiche in funzione. Questo incremento di difficoltà rende l’esperienza di gioco meno stagnante e più stimolante.
Dal punto di vista della gestione delle risorse, Planet Coaster 2 introduce un sistema di alimentazione che richiede di costruire e organizzare generatori di corrente e distributori di energia. Questo aspetto del micromanagement può sembrare complesso all’inizio, ma diventa rapidamente intuitivo e soddisfacente, soprattutto per i giocatori che preferiscono una gestione più articolata e meno casual. Se avete giocato Jurassic Park Evolution troverete che il sistema, tutto sommato, è semplice ed intuitivo, ma non è così chiaro qualora abbiate agganciato un "cavo" al generatore per distribuire energia e vogliate poi effettuare modifiche (forse in futuro?).
Il comparto grafico e l’interfaccia utente sono stati rinnovati per stare al passo con i tempi. Questo però è anche il suo principale tallone d'Achille, a mio avviso, è terribile (e non uso mezzi termini!). Dimenticherete presto alcune delle voci del menu che non sono affatto intuitive o la gestione farraginosa della ricerca degli oggetti, perdendovici dentro, una cosa che mi è capitata di rado in giochi di questo tipo (neglio ultimi anni) e che il suo stesso predecessore aveva mostrato maggiore flessibilità in questo senso. Ma non è solo questo, anche le modifiche alle attrazioni, impostare entrate e uscite, la scelta del manto stradale, sembra tutto buttato a caso e anche dove funziona perfettamente il gioco non avvisa il giocatore che si incastrano i visitatori… risultato? Per quanto mi riguarda questa parte è totalmente da rifare.
Prendiamo il biglietto per entrare?
Una delle caratteristiche più interessanti di Planet Coaster 2 è la possibilità di gestire lo stesso parco in modalità cooperativa tramite un salvataggio condiviso multipiattaforma. Inoltre, la modalità Franchise permette di sfidare altri giocatori in una competizione per scalare le classifiche mondiali, aggiungendo un elemento di sfida e longevità al gioco.
Nonostante queste innovazioni, Planet Coaster 2 presenta ulteriori lacune, oltre a quelle già evidenziate. La componente economica del gioco è forse troppo semplificata, rendendo la gestione finanziaria del parco meno impegnativa di quanto potrebbe essere. Anche l’amministrazione dello staff, sebbene affinata, manca di un sistema di controllo più completo e articolato. Il tutorial che introduce la modalità Carriera non è ben realizzato, risultando poco intuitivo per i nuovi giocatori. Ma si potrebbe anche parlare della gestione del personale che è terribile e non è logica. Avete provato Park Beyond? Forse meno personalizzabile e più abbordabile, ma non che questo sia un difetto, ma certamente totalmente comprensibile e divertente, al momento è però un passo indietro al suo predecessore numerato.
La modalità Carriera, suddivisa in più scenari, offre una serie di sfide che guidano e intrattengono il giocatore per diverse ore. Tuttavia, l’editor e gli oggetti a disposizione, sebbene strepitosi una volta compresi, possono risultare inizialmente difficili da utilizzare, creando una barriera piuttosto elevata per i neofiti.