Playerunknown's battlegrounds

Il successo di un prodotto non è mai dato da un’equazione perfetta. Lo dimostrano tantissimi titoli che in passato hanno avuto la fortuna e la bravura di diventare dei veri e propri fenomeni di massa all’interno di determinati generi.

Una storia particolare

Tra quelli più recenti spicca sicuramente Playerunknown’s Battlegrounds. Nato ufficialmente da una mod di ArmA il gioco è attualmente il titolo che più di ogni altro incarna il genere dei Battle Royal Match all’interno dei Massively Multiplayer Online game.

Cento contendenti lanciati su un’isola senza alcun tipo di equipaggiamento, il campo che gradualmente si restringe sempre di più, ed un unico vincitore. Una formula tanto semplice quanto incredibilmente appassionante, che ha saputo rapire sempre più giocatori tanto da infrangere qualsiasi tipo di record su piattaforma steam, arrivando ad avere più di 3 milioni di giocatori contemporaneamente collegati sui server.

Un successo devastante, in grado di oscurare veri e propri pilastri come Dota 2. Il titolo di Bluehole, nonostante un inizio zoppicante e tantissime patch in grado di migliorare l'esperienza di gioco, ha saputo non solo crearsi una sua community, ma addirittura influenzare altri titoli che si sono lanciati nel mondo dei battle royal match, persino su mercato mobile.

Siamo in forma?

Un lungo preambolo per dirvi che, proprio lo scorso 12 dicembre, PUBG ha fatto il suo esordio - sotto forma di game preview - proprio su piattaforma Microsoft, la prima console ad ospitare il titolo su questo formato.

È giusto precisare che, allo stato attuale delle cose, se su steam il gioco è finalmente uscito dalla sua versione early access, su console microsoft ha fatto il suo debutto in game preview. Una versione ancora molto embrionale del gioco che, arrivata alla sua terza patch, sta pian piano migliorando l’esperienza di gioco.

Al momento il gioco offre un discreto quantitativo di armi tra oggetti contundenti, bocche da fuoco e attachments; discreta anche la quantità di veicoli che, torneranno molto utili per muoversi all’interno della mappa più velocemente (occhio però che il rumore vi farà notare piuttosto velocemente).

Proprio in questi giorni è stata sistemato il matchmaking per partite a due o tre giocatori, e in parte il lag e le disconnessioni troppo frequenti. Nonostante la presenza di una serie di elementi che dimostrano quanto sia impegnativo e cospicuo il lavoro da svolgere, la superficie di questa esperienza di gioco dimostra quanto sia alto il potenziale, anche su console, di quello che ormai è un gioco a tutto tondo, e non più una semplice mod.

Ad intrigare è ovviamente l'approccio e la libertà, quasi totale, che viene data al giocatore per diventare l'unico sopravvissuto. Potete giocare d’assalto, cercando di far fuori più persone possibili, magari andando a cercare il loot migliore all'itenrno dei grandi agglomerati cittadini, oppure giocare d’astuzia: muoversi di soppiatto, far fare il lavoro sporco ad altri e cercare di sopravvivere giocandosela con gli ultimi sopravvissuti.

Tutto questo, almeno attualmente, richiede inoltre un grosso sacrificio per gli occhi: graficamente il gioco è infatti povero, e senza troppi giri di parole, non in linea con gli attuali prootti di questa generazione.

Questo è, al momento, quello che si può dire di PUBG, un titolo interessante che riesce a riportare su console lo spirito della versione steam, senza snaturalo minimamente. Il lavoro da fare è ancora piuttosto lungo e siamo certi che ci vorranno diversi prima di vederlo uscire dalla versione preview. Noi di gamesurf, ovviamente, vi aggiorneremo strada facendo.