Playstation Move
LA RIVOLUZIONE IN MOVIMENTO DI SONY
L'abbiamo visto alle fiere e alle convention, provato fugacemente alle presentazioni e studiato su vari trailer: adesso, finalmente, abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima nell'intimità della nostra redazione. Stiamo parlando del Playstation Move, il nuovo Motion Controller di Sony, che ha raggiunto questa nomenclatura dopo vari nomi temporanei (Wand, Lollipop, addirittura Ice Cream).
Il controller, per chi ancora non lo sapesse, é composto da uno stick ergonomico, da assicurare al polso con un laccetto (wiimote docet?), contenente al suo interno un giroscopio e un accelerometro, dispositivi atti a determinare sia la l'inclinazione dell'oggetto nello spazio, sia la sua eventuale velocità di spostamento. In cima alla periferica fa la sua bella vista una sfera in gomma dura che durante il gioco si illumina: la presenza di questa sfera viene registrata dalla telecamera di PS3, il PlaystationEye (indispensabile per poter utilizzare Move), e permette alla console di registrare anche la posizione della periferica nello spazio e la sua distanza dallo schermo.
Nella parte frontale del controller trovano posto ben sei tasti. Cinque di questi li conosciamo già: si tratta dei canonici Cerchio, Quadrato, Croce e Triangolo, in versione più ridotta rispetto agli standard del Sixaxis ma comunque tutti facilmente raggiungibili dal pollice, e il tasto Playstation, incassato in modo da non essere erroneamente premuto durante il gioco. L'ultimo tasto é una novità, e porta il nome della periferica: la posizione é studiata in modo che il pollice vi trovi naturale collocazione, ed é indubbiamente il tasto principale per i titoli studiati per Move.
I due tasti Start e Select, anch'essi ridotti e incassati, si trovano ai lati destro e sinistro, e in linea di massima andrebbero premuti con la mano “libera”. Sul retro del Move trova posto invece il secondo nuovo comando, ossia il tasto “T” che sta per “Trigger”: come il nome lascia intuire si tratta di un grilletto analogico da comandare tramite l'indice, e insieme col grosso tasto frontale copre la maggior parte delle applicazioni della periferica, soprattutto in contesti di mira/fuoco o quando si tratta di simulare l'afferrare un oggetto, magari per poi lanciarlo.
La periferica si completa con un'unità secondaria, denominato Navigation Controller, che mette nella mano sinistra (a meno che non siate mancini, ovvio) del giocatore uno stick analogico, una croce direzionale, una duplicazione di Croce e Cerchio e, sul retro, un secondo Trigger. Questa periferica secondaria é comunque totalmente opzionale e nei giochi in cui é necessario il doppio supporto può essere semplicemente sostituita dal classico Sixaxis (per quanto ovviamente la comodità ne risenta). Tutta l'apparecchiatura é completamente wireless e dotata di batterie ricaricabili e rumble, ed anche se forse non trasmette una sensazione di particolare robustezza, di certo mantiene una leggerezza invidiabile. Ok, voi direte: queste cose le sapevamo già... ma come funziona il tutto? Abbiamo avuto modo di passare un po' di tempo con le prime due applicazione “da lancio”, vale a dire Start the Party e Sport Champions.
START THE PARTY
Il destino primario delle periferiche ottiche (Eye Toy e PlaystationEye) e dei Motion Controller é, checché se ne dica, la semplicità, l'immediatezza e il coinvolgimento dei Party Games. Playstation Move unisce in sé la presenza di una periferica ottica e il Motion Control, ed era pertanto implicito che la prima prova su strada si debba tenere su un Party Game appositamente studiato: ecco quindi Start the Party.
Si tratta essenzialmente di una collezione di mini-giochi che ricorda molto da vicino i primi EyeToy Play, ma in cui naturalmente a fare da padrone é la sfera luminosa del Move, che si tramuta volta per volta in spada, spazzola, rasoio, ventola, pennello e quant'altro. Il titolo é strutturato in modo tale che non vi serva nient'altro che un singolo controller (oltre, ovviamente, alla telecamera) sia se affrontato in singolo sia in fino a quattro giocatori, visto che ciascuna prova é affrontata a turno.
In modalità libera potrete cimentarvi in uno dei vari giochi cercando di ottenere il punteggio più alto possibile, che verrà memorizzato in classifica insieme alla vostra foto/avatar. Le prove vanno dal più classico “riproduci il disegno” con il Move utilizzato a mo' di pennello, a giochi in cui utilizzando ventole o ventagli dobbiamo spingere degli oggetti verso un bersaglio, fino a prove di “forza” (ma sarebbe meglio dire velocità) in cui dovremo schiacciare le talpe, abbattere insetti volanti a bucare palloncini con un arpione.
La risposta della telecamera agli input del controller é a dir poco immediata: se sia ai tempi dell'Eye Toy sia in certe applicazioni di PSEye (chi ha detto Eye of Judgement?) siamo stati abituati ad una certa tollerabile latenza, Move non ci chiede neanche questa pazienza. Evidentemente, il fatto che gli sforzi del PSEye siano concentrati in uno specifico punto focale, ossia la sfera luminosa del Move, fa si che la mole di calcolo si snellisca considerevolmente e con essa i tempi di latenza, fino a ridursi al disotto della soglia di percezione visiva.
Contemporaneamente, la posizione del controller nello spazio viene percepita in maniera altrettanto immediata, e sullo schermo assistiamo all'esperienza di trovarci allo specchio, ma con in mano volta per volta un oggetto diverso che segue alla perfezione i nostri movimenti. Essere scettici nei confronti delle novità é proprio della natura umana (tutti sappiamo che fidarsi é bene ma non fidarsi é meglio), ma la risposta di Move alle nostre sollecitazioni ha immediatamente disgregato qualsiasi nostro scetticismo!
L'abbiamo visto alle fiere e alle convention, provato fugacemente alle presentazioni e studiato su vari trailer: adesso, finalmente, abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima nell'intimità della nostra redazione. Stiamo parlando del Playstation Move, il nuovo Motion Controller di Sony, che ha raggiunto questa nomenclatura dopo vari nomi temporanei (Wand, Lollipop, addirittura Ice Cream).
Il controller, per chi ancora non lo sapesse, é composto da uno stick ergonomico, da assicurare al polso con un laccetto (wiimote docet?), contenente al suo interno un giroscopio e un accelerometro, dispositivi atti a determinare sia la l'inclinazione dell'oggetto nello spazio, sia la sua eventuale velocità di spostamento. In cima alla periferica fa la sua bella vista una sfera in gomma dura che durante il gioco si illumina: la presenza di questa sfera viene registrata dalla telecamera di PS3, il PlaystationEye (indispensabile per poter utilizzare Move), e permette alla console di registrare anche la posizione della periferica nello spazio e la sua distanza dallo schermo.
Nella parte frontale del controller trovano posto ben sei tasti. Cinque di questi li conosciamo già: si tratta dei canonici Cerchio, Quadrato, Croce e Triangolo, in versione più ridotta rispetto agli standard del Sixaxis ma comunque tutti facilmente raggiungibili dal pollice, e il tasto Playstation, incassato in modo da non essere erroneamente premuto durante il gioco. L'ultimo tasto é una novità, e porta il nome della periferica: la posizione é studiata in modo che il pollice vi trovi naturale collocazione, ed é indubbiamente il tasto principale per i titoli studiati per Move.
I due tasti Start e Select, anch'essi ridotti e incassati, si trovano ai lati destro e sinistro, e in linea di massima andrebbero premuti con la mano “libera”. Sul retro del Move trova posto invece il secondo nuovo comando, ossia il tasto “T” che sta per “Trigger”: come il nome lascia intuire si tratta di un grilletto analogico da comandare tramite l'indice, e insieme col grosso tasto frontale copre la maggior parte delle applicazioni della periferica, soprattutto in contesti di mira/fuoco o quando si tratta di simulare l'afferrare un oggetto, magari per poi lanciarlo.
La periferica si completa con un'unità secondaria, denominato Navigation Controller, che mette nella mano sinistra (a meno che non siate mancini, ovvio) del giocatore uno stick analogico, una croce direzionale, una duplicazione di Croce e Cerchio e, sul retro, un secondo Trigger. Questa periferica secondaria é comunque totalmente opzionale e nei giochi in cui é necessario il doppio supporto può essere semplicemente sostituita dal classico Sixaxis (per quanto ovviamente la comodità ne risenta). Tutta l'apparecchiatura é completamente wireless e dotata di batterie ricaricabili e rumble, ed anche se forse non trasmette una sensazione di particolare robustezza, di certo mantiene una leggerezza invidiabile. Ok, voi direte: queste cose le sapevamo già... ma come funziona il tutto? Abbiamo avuto modo di passare un po' di tempo con le prime due applicazione “da lancio”, vale a dire Start the Party e Sport Champions.
START THE PARTY
Il destino primario delle periferiche ottiche (Eye Toy e PlaystationEye) e dei Motion Controller é, checché se ne dica, la semplicità, l'immediatezza e il coinvolgimento dei Party Games. Playstation Move unisce in sé la presenza di una periferica ottica e il Motion Control, ed era pertanto implicito che la prima prova su strada si debba tenere su un Party Game appositamente studiato: ecco quindi Start the Party.
Si tratta essenzialmente di una collezione di mini-giochi che ricorda molto da vicino i primi EyeToy Play, ma in cui naturalmente a fare da padrone é la sfera luminosa del Move, che si tramuta volta per volta in spada, spazzola, rasoio, ventola, pennello e quant'altro. Il titolo é strutturato in modo tale che non vi serva nient'altro che un singolo controller (oltre, ovviamente, alla telecamera) sia se affrontato in singolo sia in fino a quattro giocatori, visto che ciascuna prova é affrontata a turno.
In modalità libera potrete cimentarvi in uno dei vari giochi cercando di ottenere il punteggio più alto possibile, che verrà memorizzato in classifica insieme alla vostra foto/avatar. Le prove vanno dal più classico “riproduci il disegno” con il Move utilizzato a mo' di pennello, a giochi in cui utilizzando ventole o ventagli dobbiamo spingere degli oggetti verso un bersaglio, fino a prove di “forza” (ma sarebbe meglio dire velocità) in cui dovremo schiacciare le talpe, abbattere insetti volanti a bucare palloncini con un arpione.
La risposta della telecamera agli input del controller é a dir poco immediata: se sia ai tempi dell'Eye Toy sia in certe applicazioni di PSEye (chi ha detto Eye of Judgement?) siamo stati abituati ad una certa tollerabile latenza, Move non ci chiede neanche questa pazienza. Evidentemente, il fatto che gli sforzi del PSEye siano concentrati in uno specifico punto focale, ossia la sfera luminosa del Move, fa si che la mole di calcolo si snellisca considerevolmente e con essa i tempi di latenza, fino a ridursi al disotto della soglia di percezione visiva.
Contemporaneamente, la posizione del controller nello spazio viene percepita in maniera altrettanto immediata, e sullo schermo assistiamo all'esperienza di trovarci allo specchio, ma con in mano volta per volta un oggetto diverso che segue alla perfezione i nostri movimenti. Essere scettici nei confronti delle novità é proprio della natura umana (tutti sappiamo che fidarsi é bene ma non fidarsi é meglio), ma la risposta di Move alle nostre sollecitazioni ha immediatamente disgregato qualsiasi nostro scetticismo!
Playstation Move
Playstation Move
Il primo impatto “prolungato” con la nuova periferica Motion Controller di Sony é decisamente positivo: il Playstation Move soddisfa tutte le aspettative con una fluidità e una prontezza di risposta totalmente appaganti, sia nella applicazioni “su schermo” come i giochi di Star the Party, sia in utilizzi più delicati e complessi come quelli proposti in Sport Champions. Certamente, sarà la qualità dei titoli prodotti da adesso in poi a decretare il successo di questo nuovo controller, ma possiamo dire senza tema di essere smentiti che Sony ha svolto egregiamente il suo compito realizzando un hardware decisamente performante.