Pool Palace Academy
UNA STECCA PER LA UBISOFT.
Strana coincidenza, quella cui assistiamo questo mese. Due titoli di puro e semplice biliardo nel giro di un paio di giorni. Un concorrente europeo, alfiere di una disciplina, lo snooker, che é famosa soprattutto in Inghilterra e nel vecchio continente in generale, l'altro, protagonista di questa prova su versione preliminare, che incarna l'approccio giapponese ai tavoli verdi. Avendo ancora bene in mente il primo titolo é possibile, pur rimanendo focalizzati su questo Pool Palace Academy, fare qualche raffronto con World Championship Snooker e capire cosa distingue i due giochi e a quale pubblico si rivolgono. E' infatti vero che sono entrambi giochi di biliardo, ma non sono affatto la stessa cosa
LA VIA GIAPPONESE DEL BILIARDO
Pool Palace Academy é sviluppato dalla giapponese Sunsoft e, nella terra del sol levante, é stato distribuito dal colosso dell'editoria, elettronica e non, Ask Kodansha. La sua estrazione orientale risulta chiara fin dalle prime battute del filmato introduttivo, presentando quest'ultimo still frame marchiati a fuoco da alcuni spaventosi ideogrammi e un testimonial, campione di biliardo nipponico, dai connotati non propriamente occidentali. Rispetto al concorrente World Championship Snooker l'aspetto generale é più accattivante. Elaborati i menu, ricchi di animazioni tridimensionali applicati a testo e a opzioni, ricordano lo stile particolare delle schermate preliminari di Ghost in the Shell, e rendono più piacevole la "navigazione"
Il concorrente World Championship Snooker, ad onor del vero, pur presentando menu squadrati, ordinari, quasi contabili, nello stile europeo delle simulazioni sportive, proponeva senza dubbio un numero maggiore di voci. Nei menu di Pool Palace Academy le voci sono veramente poche, ma interessanti. Il menu opzioni é in realtà un jukebox dentro il videogioco: con l'audio test possiamo selezionare uno tra i numerosi brani di sottofondo presenti durante le partite e goderceli regolando il volume a piacimento. E' presente anche un indicatore del picco con tanto di vu-meter. Questa opzione non conterebbe un granchése i brani non fossero degni di nota e, non c'é il minimo dubbio, quelli di Pool Palace Academy lo sono. Siete dei fan di blues, Rhytm and Bass, Slow Rock?
Se la risposta é sì preparate un nastro perchévorrete portarvi questi brani in auto o in vacanza. Ricordiamo che l'avversario World Championship Snooker rinuncia quasi del tutto al commento musicale, preferendo seguire la scelta di una rigorosa ambientazione televisiva, a discapito, a dir la verità, dell'intrattenimento, dato che un pò di musica aiuta a colmare i tempi morti di questa disciplina. Ma un' opzione in particolare rivela che, pur trattandosi di biliardo, lo spirito dei designer nipponici rimane invariato anche in questo gioco: parlo della modalità artistic, veramente ingegnosa. Ci viene offerta, in pratica, la possibilità di eseguire tutti quei tiri spettacolari, opportunamente preparati con una precisa disposizione delle bilie sul tavolo, proprio quelli che, eseguiti da esperti campioni, terminano col far finire tutte le palle in buca in stile domino, non senza aver assistito nel frattempo a qualche centinaio di rimbalzi. Grandioso!
In questa modalità veniamo piazzati direttamente di fronte alla palla da colpire per innescare la reazione a catena, ci basta dosare opportunamente la forza, scegliere bene l'inclinazione della stecca e assistere a una decina di buche, una dietro l'altra. Dopo aver eseguito il colpo potremo guardare il replay di questo tiro visto dal vero, eseguito da un campione. Questo significa sfruttare la caratteristiche che il mezzo elettronico ci mette a disposizione riuscendo a divertire anche i profani
Strana coincidenza, quella cui assistiamo questo mese. Due titoli di puro e semplice biliardo nel giro di un paio di giorni. Un concorrente europeo, alfiere di una disciplina, lo snooker, che é famosa soprattutto in Inghilterra e nel vecchio continente in generale, l'altro, protagonista di questa prova su versione preliminare, che incarna l'approccio giapponese ai tavoli verdi. Avendo ancora bene in mente il primo titolo é possibile, pur rimanendo focalizzati su questo Pool Palace Academy, fare qualche raffronto con World Championship Snooker e capire cosa distingue i due giochi e a quale pubblico si rivolgono. E' infatti vero che sono entrambi giochi di biliardo, ma non sono affatto la stessa cosa
LA VIA GIAPPONESE DEL BILIARDO
Pool Palace Academy é sviluppato dalla giapponese Sunsoft e, nella terra del sol levante, é stato distribuito dal colosso dell'editoria, elettronica e non, Ask Kodansha. La sua estrazione orientale risulta chiara fin dalle prime battute del filmato introduttivo, presentando quest'ultimo still frame marchiati a fuoco da alcuni spaventosi ideogrammi e un testimonial, campione di biliardo nipponico, dai connotati non propriamente occidentali. Rispetto al concorrente World Championship Snooker l'aspetto generale é più accattivante. Elaborati i menu, ricchi di animazioni tridimensionali applicati a testo e a opzioni, ricordano lo stile particolare delle schermate preliminari di Ghost in the Shell, e rendono più piacevole la "navigazione"
Il concorrente World Championship Snooker, ad onor del vero, pur presentando menu squadrati, ordinari, quasi contabili, nello stile europeo delle simulazioni sportive, proponeva senza dubbio un numero maggiore di voci. Nei menu di Pool Palace Academy le voci sono veramente poche, ma interessanti. Il menu opzioni é in realtà un jukebox dentro il videogioco: con l'audio test possiamo selezionare uno tra i numerosi brani di sottofondo presenti durante le partite e goderceli regolando il volume a piacimento. E' presente anche un indicatore del picco con tanto di vu-meter. Questa opzione non conterebbe un granchése i brani non fossero degni di nota e, non c'é il minimo dubbio, quelli di Pool Palace Academy lo sono. Siete dei fan di blues, Rhytm and Bass, Slow Rock?
Se la risposta é sì preparate un nastro perchévorrete portarvi questi brani in auto o in vacanza. Ricordiamo che l'avversario World Championship Snooker rinuncia quasi del tutto al commento musicale, preferendo seguire la scelta di una rigorosa ambientazione televisiva, a discapito, a dir la verità, dell'intrattenimento, dato che un pò di musica aiuta a colmare i tempi morti di questa disciplina. Ma un' opzione in particolare rivela che, pur trattandosi di biliardo, lo spirito dei designer nipponici rimane invariato anche in questo gioco: parlo della modalità artistic, veramente ingegnosa. Ci viene offerta, in pratica, la possibilità di eseguire tutti quei tiri spettacolari, opportunamente preparati con una precisa disposizione delle bilie sul tavolo, proprio quelli che, eseguiti da esperti campioni, terminano col far finire tutte le palle in buca in stile domino, non senza aver assistito nel frattempo a qualche centinaio di rimbalzi. Grandioso!
In questa modalità veniamo piazzati direttamente di fronte alla palla da colpire per innescare la reazione a catena, ci basta dosare opportunamente la forza, scegliere bene l'inclinazione della stecca e assistere a una decina di buche, una dietro l'altra. Dopo aver eseguito il colpo potremo guardare il replay di questo tiro visto dal vero, eseguito da un campione. Questo significa sfruttare la caratteristiche che il mezzo elettronico ci mette a disposizione riuscendo a divertire anche i profani