Pro Evolution Soccer 2011

di Davide Bartoccelli
PES é tornato. E non é il solito annuncio che ogni anno segue le prime anticipazioni sul nuovo titolo calcistico Konami. PES 2011, pad alla mano, sembra essere finalmente uscito da quel guscio involutivo che ne ha caratterizzato il suo difficile debutto sulle console next-gen, datato ormai più di 3 anni fa. E anche se il nuovo titolo di Pro Evolution Soccer continuerà ad essere sviluppato per Playstation 2, ancora la console più gettonata per i calciatori virtuali di PES, il primo hands on effettuato su un codice recente di PES 2011 per PS3 ha finalmente dato la sensazione di novità e di freschezza tecnologica che ci si aspettava dalla serie. Questo primo contatto, seppur preliminare, ci ha sorpreso in positivo, a cominciare dalla voglia di rinnovamento da parte di Konami, ben consapevole del bisogno dare una scossa ad un titolo amatissimo, ma in sorprendente declino negli ultimi anni.



Negli accoglienti studi milanesi di Halifax, abbiamo avuto l'occasione di mettere le mani sopra una delle creature più attese del prossimo autunno, specialmente in Italia, patria di santi, navigatori e giocatori di PES. Sebbene il codice che abbiamo provato si attestava poco sopra il 50% dello sviluppo definitivo, le decantate novità di gameplay sono saltate subito all'occhio, costringendoci a cambiare l'approccio tradizionale che ogni giocatore di lunga data di PES ha consolidato negli anni.

Ci siamo trovati di fronte a un PES nuovo di zecca, probabilmente il primo episodio della gloriosa saga Konami ideato, realizzato e pensato per una console di nuova generazione, che sfrutta le possibilità di gameplay e di spettacolo visivo offerte da PS3 e Xbox 360. E così la giocabilità a cui siamo stati abituati negli anni cessa di esistere ed é tempo provare nuovi schemi, nuove soluzioni. Qui sta il cambiamento radicale di PES 2011, il vero debutto di Konami nella nuova generazione di console.
Un progetto iniziato nel 2009, parallelo allo sviluppo di PES 2010, che si svelerà completamente con il prossimo capitolo e darà vita ad un nuovo ciclo per il calcio made in Konami.

Il controllo di palla adesso é totalmente a 360 e senza le canoniche otto direzioni dovremmo abituarci ai nuovi movimenti dei calciatori, implementati dopo migliaia di ore di motion capture con giocatori professionisti e trasportati in gioco grazie a centinaia di nuove animazioni dei calciatori virtuali. La ricerca e il grande ritorno di Konami alla simulazione é subito visibile dopo il primo passaggio sbagliato: il nuovo sistema di gestione dei passaggi di PES 2011 ci obbliga a cambiare approccio alla partita e alla manovra di gioco, in quanto anche gli appoggi più semplici non saranno più direzionati in automatico sui piedi del compegno di squadra, ma seguiranno un'asse indipendente dal giocatore. Ciò vuol dire massima libertà di pensiero e di azione e la possibilità di inventare un assist decisivo da qualsiasi posizione, non solo con il passaggio filtrante, ma anche con il semplice passaggio corto.





La novità é rappresentata graficamente con una barra della potenza a forma di mezzaluna, posta sotto la sagoma del calciatore in uso. Qualsiasi passaggio di PES 2011 avrà una potenza variabile indicata dalla nuova barra, che comunque potrà anche essere resa invisibile sullo schermo dal menu opzioni. Così ogni rimessa laterale, ogni colpo di testa, ogni passaggio lungo e ogni tocco dipenderà dalla potenza, oltre che dalla precisione dell'impatto con la palla e dal baricentro del corpo del giocatore. Anche la rinnovata fisica del pallone avrà un'influenza decisiva su ogni tocco di palla, risultando credibile e accurato. Sia chiaro che le novità sono circoscritte al titolo Konami, in quanto abbiamo già visto come sia attualmente possibile realizzare una simulazione calcistica con tali caratteristiche tecniche . Ma se si pensa solo alla storia di PES, questa é una grande conquista e un necessario punto di partenza per il futuro del calcio Konami. Tornare al passato e all'approccio simulativo di PES 5 e sfruttare la tecnologia per perseguire il realismo e la libertà di una partita di calcio.

Oltre ad un imponente upgrade grafico, anche la gestione delle telecamere ha subito un restyling molto deciso: adesso ogni partita sarà ripresa con un sistema di telecamere attive in stile televisivo e seguirà l'azione con veloci spostamenti di camera e leggeri zoom, grazie ad un lavoro improntato ad una maggiore spettacolarizzazione dell'azione di gioco e ad un coinvolgimento nell'atmosfera dello stadio. Tutti gli stadi presenti nel gioco saranno personalizzabili a piacimento con striscioni da posizionare in ogni settore delle tribune e ci sono grandi novità anche nei menu prepartita, decisamente occidentalizzati. In questo settore c'é la sorpresa probabilmente più vistosa, che farà probabilmente storcere il naso ai puristi di PES: va in pensione il classico menu con i titolari allineati in lista e fa il suo esordio nella storia della serie un menu drag & drop disegnato come un campo di calcio, con un cursore analogico a forma di freccia da muovere con lo stick analogico, che funge da mouse . I titolari sono disposti nella propria zona di competenza del rettangolo di gioco e per sostituirli si deve selezionare il titolare e trasportarlo con il cursore fuori dal campo al posto del panchinaro. Dopo lo shock iniziale, dobbiamo ammettere che il nuovo menu pre-partita non perde in praticità e da una ventata di freschezza ad un aspetto del gioco che non ha mai subito modifiche dalla prima edizione del titolo calcistico giapponese. All'interno del menu abbiamo anche visto all'opera il nuovo sistema di finte, che consente di selezionare fino a quattro tipi di dribbling e effettuarli in partita uno dopo l'altro, costruendosi da sé la propria combo di finte preferite.

Sul campo PES 2011riesce a divertire alzando il livello di simulazione e se i retaggi con il passato sono ancora in parte visibili, la giocabilità é senza dubbio tornata su livelli di realismo. Per chi invece preferisce uno stile più arcade e frenetico, c'é la possibilità di settare la velocità di gioco tra cinque diversi livelli anche nel corso di una partita, opzione che fa il suo ritorno nella serie dopo una lunga assenza. Si potranno sempre sfruttare a proprio favore le percussioni dirompenti dei fuoriclasse e gli anticipi dei difensori più fisici, ma si sente viva la sensazione di poter contrastare il gioco avversario con nuove contromosse e capovolgere le sorti di una partita con una giocata collettiva. In altre parole, c'é la tensione e l'imprevedibilità di una partita di calcio. E in casa Konami sanno bene quanto sia importante...