Pro Evolution Soccer 4

di Luca 'Airluck' Airoldi

Ebbene è così: il mitico, pluridecorato, attesissimo e amatissimo Pro Evolution Soccer di Konami sta per tornare sulle nostre console, pronto a sbaragliare ancora una volta la sempre più agguerrita concorrenza e sicuro di conquistare un posto di favorito nel cuore di tutti gli amanti del calcio videoludico. Come ogni anno Konami ripropone quel mix di giocabilità e realismo che da sempre ha costituito l'elemento vincente della serie Pro Evolution, andando inoltre a limare, perfezionare ed arricchire qua e là diversi elementi, siano essi riferibili all'aspetto grafico, al comparto sonoro o a livello di gameplay. In questo quarto episodio il feeling e l'estremo realismo, uniti all'ottima giocabilità, vengono riproposti in maniera decisiva: bastano soltanto pochi minuti per potersi ritrovare con estrema gioia nelle meccaniche di gioco che da sempre hanno contraddistinto la serie, sia a livello di gioco e di tattiche sia per quanto riguarda i movimenti in campo. Tutto quello che si può fare nella realtà del calcio lo si può davvero mettere in atto anche in Pro Evolution: passaggi filtranti in profondità, aperture, cambi di gioco repentini, fiondate smarcanti, dribbling mozzafiato, contrasti duri e tocchi maliziosi. Tutto, si può fare davvero tutto. Ogni azione intrapresa sarà diversa da quella precedente, anche soltanto di poco, ma quel poco che nel calcio può fare la differenza per andare in gol. Stupendo.


Ma ciò che colpisce ancor più è il fatto che in Pro Evolution Soccer 4 la profonda giocabilità si lega in maniera indissolubile all'estremo realismo. Sarà perché i movimenti dei giocatori sono stati ancora migliorati, sarà perché le animazioni sono aumentate ancor più, sarà perché la palla si muove e viene deviata in maniera ancor più convincente, sarà per tantissimi altri piccoli tocchi di classe che gli sviluppatori hanno sparso qua e là... sta di fatto che l'esperienza di gioco rimane pressoché unica. Proprio a livello di animazioni è stato condotto un ottimo lavoro da parte di Konami: i giocatori si muovono e controllano la palla in maniera molto disinvolta e fluida, mentre i contrasti e le cadute a terra sono davvero realistiche. La fluidità di gioco è qualcosa di strabiliante: tutto quanto fila liscio come l'olio, capovolgimenti di fronte e fiondate in avanti si alternano senza il benché minimo tentennamento, cosa che ancora una volta rende l'esperienza di gioco altamente coinvolgente. Tra le più importanti novità introdotte a livello di gioco in campo sono da sottolineare la presenza dell'arbitro e dei suoi assistenti che hanno di molto migliorato il metro di giudizio: tanto per fare un esempio saranno ora molto più calibrate e meno frustranti le situazioni di norma del vantaggio, nelle quali l'arbitro porrà grande attenzione, proprio come accade ultimamente nella realtà. Molto interessanti anche le novità apportate in caso di infortuni durante la partita: se il contrasto non sarà eccessivamente duro, il giocatore contuso potrà usufruire dei servizi medici a bordocampo per poi rientrare in partita non appena possibile. In tal modo potranno essere frequenti momenti in cui in campo ci saranno solo dieci giocatori, esattamente come avviene spesso nella realtà. Se poi l'infortunio occorso al giocatore dovesse persistere allora diverrebbe necessaria la sostituzione.
Altra novità riguarda i calci piazzati: sono stati introdotti infatti anche i calci di punizione di seconda, che affiancheranno così le punizioni dirette. In caso di punizione indiretta sarà possibile decidere se crossare in area, se farsi toccare la sfera da un compagno per calciare direttamente a rete oppure se mettere in atto una finta. Elementi come quelli appena descritti, insieme a numerosi altri spunti innovativi, contribuiscono in maniera decisiva alla creazione di un'atmosfera senza eguali che cattura il giocatore catapultandolo nel fascino irresistibile del gioco del calcio. Vi sono poi alcune altre finezze tra cui la possibilità di rendere trasparente il radar del campo di gioco, così che sia meno ingombrante sullo schermo di gioco, la comunicazione di vari dati atmosferici come temperatura, umidità relativa, direzione ed intensità del vento e gli annunci da parte dello speaker dello stadio delle sostituzioni avvenute. Tutte le altre opzioni di gioco, siano esse relative ai momenti di pausa che alle situazioni di azione in movimento, sono rimaste pressoché invariate. Troveremo così le classiche impostazioni relative alla formazione da mettere in campo, ai giocatori da schierare e alle tattiche da attuare: tutte le varie opzioni sono come al solito molto approfondite e attentamente studiate.

Ma le novità introdotte non si fermano soltanto alle fasi di gioco: tutti noi ben sappiamo che il punto forse più dolente della serie è sempre ricaduto nell'assenza di licenze ufficiali per le squadre di club. Ebbene, Konami ha ora acquisito i diritti per poter chiamare con i loro effettivi nomi le squadre di diversi campionati europei, tra i quali figura per nostra immensa gioia anche il campionato italiano! Basta con nomi assurdi inventati, ma tutte le nostre squadre con i loro giocatori aggiornati alla stagione corrente! Niente di più spettacolare. Ottime sono anche le funzioni di editing dei giocatori: essi sono completamente customizzabili, persino per quello che riguarda le taglie della divisa e il colore degli scarpini. Il fatto di aver acquisito le licenze e i diritti per nominare i calciatori con i loro nomi reali ha appunto comportato uno spostamento delle caratteristiche editabili verso l'"equipaggiamento" dei giocatori stessi, visto e considerato anche l'ottimo lavoro compiuto da Konami a livello di modellamento fisico e facciale: i vari calciatori sono infatti perfettamente riconoscibili, tanto che risulterà effettivamente inutile andarli a ritoccare nelle opzioni di editing. Interessante anche il fatto di poter cambiare i nomi agli stadi, così da poterli nominare a seconda della loro controparte reale.