Project Eden

Un tempo la letteratura era divisa in generi con confini rigidi, cui ogni autore doveva attenersi; poi, dalla fine dell'800, tutte le regole sono saltate, rendendo impossibile, per esempio, dividere "commedia" e "tragedia". Nei videogiochi é stato lo stesso: negli anni '80 le adventure escludevano rigorosamente i combattimenti e gli shoot 'em up i dialoghi: negli ultimi anni qualsiasi giocatore ha potuto sperimentare di persona quanto questi confini siano diventati obsoleti, complice lo sviluppo della tecnologia. L'action-adventure é un chiaro esempio di multi-genere, in cui si alternano dialoghi, combattimenti ed enigmi: Project Eden fa parte di questa nuova categoria di gioco, ovviamente in 3D, con due visuali opzionali, soggettiva o in terza persona

MULTIGENERE: SCELTA CREATIVA O COMMERCIALE?
Nelle altre forme d'arte la commistione di generi o, meglio ancora, l'abbattimento dei confini stabiliti tra un genere e l'altro, é un segno della ricerca di nuove forme espressive, più dinamiche e flessibili; nel caso delle action-adventure, invece, spesso la componente "action" é introdotta per rendere il prodotto più commerciale e immediatamente appetibile al grande pubblico, sacrificando di riflesso, rispetto alle avventure tradizionali, la profondità della storia e dei personaggi. Ma non sono da escludere casi di videogiochi in cui la presenza di elementi eterogenei sia attribuibile al fine di approfondire il gameplay, per dare al giocatore la possibilità di interagire con il mondo a più livelli, pacificamente o bellicosamente; per esempio la lezione dei GdR online come Ultima si riflette anche sui giochi single player, in cui ultimamente si cerca di ricreare quanto più possibile un mondo vivo e pulsante, profondamente interattivo. L'esperienza del multyplayer incide su giochi di diversa natura: ecco un esempio di come i videogiochi siano una forma d'arte più dinamica rispetto al passato, aperta a varie influenze
Project Eden é dello stesso team che ha sviluppato Tomb Raider, ma sembra essere molto diverso dal troppo noto gioco tutto silicio e silicone, in cui personaggi e blocchi di pietra erano accomunati dalla stessa ricchezza psicologica: Project Eden, assicurano, disporrà della profondità di un mondo verosimile e articolato