Project Eden
di
Redazione
LA STORIA
Il background sembra piuttosto coinvolgente, "adulto", ispirato: l'ambientazione é in mega città del futuro, costruite a livelli verticali, in cui i più ricchi possono beneficiare dell'aria "pulita" e della luce del sole nei piani alti, mentre gli emarginati sono reclusi nei vicoli oscuri dei primi livelli. Il cielo e il benessere é loro negato: lo scenario, piuttosto tetro, ricorda immediatamente le atmosfere di Blade Runner, in cui convivono alta tecnologia e degrado urbano. Il paesaggio di Project Eden é quindi caratterizzato dal buio, dall'antiestetico metallo che si avviluppa ovunque, dalle strade di connessione tra un grattacielo e un altro e dai tunnel che congiungono i vari livelli cittadini. Già da questi elementi, per il fatto di rappresentare i quartieri bassi come abitati da i derelitti di un cinico futuro e non come terreno da ripulire armati con un fucile a plasma, si potrebbe cogliere una maggiore attenzione al background e una maggiore profondità nell'ambientazione. I personaggi che incontreremo nei bassifondi, infatti, non saranno tutti da eliminare pedissequamente, ma potranno anche aiutare i protagonisti o essere semplicemente indifferenti alla missione. La "downtown" é ovviamente evitata dai benestanti, ad eccezione di gruppi di ingegneri, come quelli della "real meat factory", il cui nome già fa pensare a un mondo in cui non viene dato per scontato che la carne sia vera e "naturale". Il team di questa fabbrica é scomparso ed é stato chiamato a indagare in merito un party della Urban Protection Agency, composto da un capo, un esperto di computer e un androide. Il giocatore potrà guidare il gruppo come in un Gioco di Ruolo, ma passando da un corpo all'altro: i tre personaggi hanno abilità diverse, utili per le diversissime azioni che il gioco dovrebbe consentire, tra cui l'hackering di computer e la riparazione di cavi elettrici (come in System Shock)
Sappiamo, però, che i valori di tali abilità non sono soggette ad aumentare nel gioco, in quanto gli sviluppatori hanno preferito che ad aumentare sia esclusivamente l'abilità del giocatore nello sfruttare al meglio le caratteristiche dei personaggi. Questi, giunti nella fabbrica, scopriranno che la scomparsa del team é solo una parte di un problema più grande, che rivela l'esistenza di un'oscura minaccia: di essa non é stato rivelato ancora nulla, ma ci auguriamo non si tratti di qualche soprannaturale presenza, come gli scontatissimi demoni di The Nomad Soul, titolo molto simile a Project Eden per l'ambientazione e soprattutto per il sistema eterogeneo di gioco. La ricostruzione di un mondo dinamico sembra essere in ogni aspetto l'obiettivo primario degli sviluppatori, che assicurano la presenza di bande criminali, tribù primitive, mutazioni genetiche con cui l'interazione andrà oltre il solito "nota il punto rosso sul radar, avvista il mostro e uccidilo"
Il background sembra piuttosto coinvolgente, "adulto", ispirato: l'ambientazione é in mega città del futuro, costruite a livelli verticali, in cui i più ricchi possono beneficiare dell'aria "pulita" e della luce del sole nei piani alti, mentre gli emarginati sono reclusi nei vicoli oscuri dei primi livelli. Il cielo e il benessere é loro negato: lo scenario, piuttosto tetro, ricorda immediatamente le atmosfere di Blade Runner, in cui convivono alta tecnologia e degrado urbano. Il paesaggio di Project Eden é quindi caratterizzato dal buio, dall'antiestetico metallo che si avviluppa ovunque, dalle strade di connessione tra un grattacielo e un altro e dai tunnel che congiungono i vari livelli cittadini. Già da questi elementi, per il fatto di rappresentare i quartieri bassi come abitati da i derelitti di un cinico futuro e non come terreno da ripulire armati con un fucile a plasma, si potrebbe cogliere una maggiore attenzione al background e una maggiore profondità nell'ambientazione. I personaggi che incontreremo nei bassifondi, infatti, non saranno tutti da eliminare pedissequamente, ma potranno anche aiutare i protagonisti o essere semplicemente indifferenti alla missione. La "downtown" é ovviamente evitata dai benestanti, ad eccezione di gruppi di ingegneri, come quelli della "real meat factory", il cui nome già fa pensare a un mondo in cui non viene dato per scontato che la carne sia vera e "naturale". Il team di questa fabbrica é scomparso ed é stato chiamato a indagare in merito un party della Urban Protection Agency, composto da un capo, un esperto di computer e un androide. Il giocatore potrà guidare il gruppo come in un Gioco di Ruolo, ma passando da un corpo all'altro: i tre personaggi hanno abilità diverse, utili per le diversissime azioni che il gioco dovrebbe consentire, tra cui l'hackering di computer e la riparazione di cavi elettrici (come in System Shock)
Sappiamo, però, che i valori di tali abilità non sono soggette ad aumentare nel gioco, in quanto gli sviluppatori hanno preferito che ad aumentare sia esclusivamente l'abilità del giocatore nello sfruttare al meglio le caratteristiche dei personaggi. Questi, giunti nella fabbrica, scopriranno che la scomparsa del team é solo una parte di un problema più grande, che rivela l'esistenza di un'oscura minaccia: di essa non é stato rivelato ancora nulla, ma ci auguriamo non si tratti di qualche soprannaturale presenza, come gli scontatissimi demoni di The Nomad Soul, titolo molto simile a Project Eden per l'ambientazione e soprattutto per il sistema eterogeneo di gioco. La ricostruzione di un mondo dinamico sembra essere in ogni aspetto l'obiettivo primario degli sviluppatori, che assicurano la presenza di bande criminali, tribù primitive, mutazioni genetiche con cui l'interazione andrà oltre il solito "nota il punto rosso sul radar, avvista il mostro e uccidilo"