Project IGI
La base operativa del gruppo di simpaticoni guerrafondai é situata, naturalmente, nell'ex Unione Sovietica, e sarà lì che avranno luogo gli avvenimenti principali di Project IGI. Chiaramente, il furto delle armi atomiche é solo il pretesto alla vera minaccia ordita dai terroristi, le cui vere intenzioni saranno svelate con il prosieguo del gioco, incontrando nuovi personaggi non giocanti e risolvendo le missioni che di volta in volta ci verranno proposte. In nostro aiuto, oltre al solito arsenale da perfetto cittadino americano, arriverà anche un piccolo Global Positioning System (GPS) tascabile e perennemente linkato alla nostra base operativa. Qual é la vera utilità dell'oggettino in questione?
In parole povere, sfruttando il GPS potremo osservare in qualunque momento i movimenti del nemico e l'ambiente circostante, elaborando le migliori strategie di approccio alle postazioni avversarie. Sì perché, se non fosse ancora evidente, lo schema di gioco del titolo Eidos é basato interamente sull'infiltrazione, con il nostro simpatico "faccia di pietra" Jones in posizione di costante inferiorità numerica per tutta la durata dell'avventura. Gingilli tecnologici a parte, il grosso dell'azione si svolgerà con i classici ferri del mestiere come fucili, pistole, ordigni esplosivi, armi bianche (particolarmente utili data la natura stealth del gioco) e perfino veicoli, utilizzabili sia direttamente che tramite la cooperazione con gli NPC (personaggi non giocanti). Annunciata, per ora, la presenza di jeep, carri armati, APC, di un treno e perfino di un elicottero
LA SPIA VENUTA DAL CIELO
Il velivolo appena nominato ci porta direttamente all'aspetto tecnico del titolo sviluppato da Innerloop. Il motore grafico di Project IGI deriva, infatti, da quello creato tempo fa per un simulatore di volo (gli sviluppatori non hanno fatto alcun nome, ma é facile intuire che si tratti di Joint Strike Fighter, la loro precedente fatica) e offre, perlomeno sulla carta, una serie di caratteristiche inedite per i giochi d'azione. La più importante di queste cosiddette "feature" é la vastità degli ambienti, che saranno riprodotti sull'ampia scala dei simulatori di volo più moderni, con intere distese che si apriranno davanti ai nostri occhi al momento di debuttare in una nuova zona di operazione. Una tale distanza visiva non andrà sprecata in brillanti, ma inutili, velleità estetiche, ma servirà da supporto all'aspetto chiave del gioco: la sua fortissima componente strategica
In parole povere, sfruttando il GPS potremo osservare in qualunque momento i movimenti del nemico e l'ambiente circostante, elaborando le migliori strategie di approccio alle postazioni avversarie. Sì perché, se non fosse ancora evidente, lo schema di gioco del titolo Eidos é basato interamente sull'infiltrazione, con il nostro simpatico "faccia di pietra" Jones in posizione di costante inferiorità numerica per tutta la durata dell'avventura. Gingilli tecnologici a parte, il grosso dell'azione si svolgerà con i classici ferri del mestiere come fucili, pistole, ordigni esplosivi, armi bianche (particolarmente utili data la natura stealth del gioco) e perfino veicoli, utilizzabili sia direttamente che tramite la cooperazione con gli NPC (personaggi non giocanti). Annunciata, per ora, la presenza di jeep, carri armati, APC, di un treno e perfino di un elicottero
LA SPIA VENUTA DAL CIELO
Il velivolo appena nominato ci porta direttamente all'aspetto tecnico del titolo sviluppato da Innerloop. Il motore grafico di Project IGI deriva, infatti, da quello creato tempo fa per un simulatore di volo (gli sviluppatori non hanno fatto alcun nome, ma é facile intuire che si tratti di Joint Strike Fighter, la loro precedente fatica) e offre, perlomeno sulla carta, una serie di caratteristiche inedite per i giochi d'azione. La più importante di queste cosiddette "feature" é la vastità degli ambienti, che saranno riprodotti sull'ampia scala dei simulatori di volo più moderni, con intere distese che si apriranno davanti ai nostri occhi al momento di debuttare in una nuova zona di operazione. Una tale distanza visiva non andrà sprecata in brillanti, ma inutili, velleità estetiche, ma servirà da supporto all'aspetto chiave del gioco: la sua fortissima componente strategica