Project Spark

di Massimiliano Balistreri
Project Spark rappresenta un interessante progetto, sviluppato dal team Dakota di Microsoft, che nasce con l'intenzione di permettere ai gamer di maneggiare un tool di sviluppo videoludico visuale, semplice ed intuitivo, che permetta di creare mondi di gioco e popolarli di personaggi ed eventi per poi condividerli su Xbox Live, in modo da permettere agli altri giocatori di poterne fruire.

L'idea non é del tutto originale, visto che già nel 1987 ci aveva pensato il SEUCK (Shoot'Em'Up Construction Kit) a far passare i gamer, almeno per una volta, dall'altra parte della barricata. Si trattava infatti di un semplice strumento di sviluppo, votato principalmente alla creazione di semplici sparatutto bidimensionali, pubblicato da Outlaw per Commodore 64, Amiga e Atari ST. I più stagionati tra i nostri lettori, diciamo over 30, certamente lo ricorderanno con una lacrimuccia di nostalgia.

L'idea di Project Spark non é molto diversa, anche se ovviamente può beneficiare dei passi da gigante che la tecnologia ha fatto in tutti questi anni. Il progetto trova le sue basi in un tool, il Kodu Game Lab, rilasciato nel Giugno 2009 sulla piattaforma Xbox Live ed utilizzabile sia su Windows che su Xbox 360. L'idea é quella di creare un ambiente di sviluppo semplice, che permetta di fare praticamente tutto col joypad (supportato nativamente anche su Windows 8.1) e che guidi il giocatore/programmatore nella creazione semplificata di un ambiente ludico credibile, curandone, oltre all'aspetto estetico, le meccaniche e tutti gli altri dettagli che ci si aspetterebbe di trovare in un gioco fatto e finito.




Tutorial

Come é lecito aspettarsi la beta ci introduce nel gioco per mezzo di un ampio tutorial, che ci prende per mano e ci porta a comporre con molta semplicità ogni aspetto del nostro gioco.
Tutto é immediato ed intuitivo: potremmo cominciare scegliendo tra una discreta varietà di tipologie di terreni, per pavimentare l'area su cui stiamo lavorando; potremo creare depressioni e rilievi, rifinirli a nostro piacimento, inserire fiumi e laghi, il tutto con pochi e semplici movimenti degli stick analogici e pressione di pochi pulsanti. Una volta definito l'ambiente passeremo alla creazione del nostro eroe, perché ovviamente c'é un eroe in ogni gioco che si rispetti, e decideremo come farlo muovere e quali azioni associare alla pressione dei vari pulsanti del pad.

Tutto avviene aggiungendo delle azioni, decidendo il pulsante associato, il modo in cui si interagisce col comando e l'effetto che il comando porterà nello scenario di gioco: tutto semplice come bere un bicchier d'acqua. Creato l'eroe avremo bisogno di un nemico, come il classico goblin, che ci verrà ad ostacolare nel nostro scorazzare nel mondo appena creato. Detto fatto, pochi rapidi movimenti et voilà, il nemico é servito. Analogamente potremmo inserire tesori da raccogliere, piazzandoli dove ci aggrada, magari nascosti dietro alberi e cespugli, di varie dimensioni o su cime quasi irraggiungibili, a meno di non compiere salti precisissimi. Il canovaccio é praticamente pronto: possiamo quindi salvare il nostro mondo e riprenderlo successivamente, per impreziosirlo con sempre nuovi elementi, personaggi e qualunque altra cosa la nostra fantasia sia in grado di far scaturire.



Visivamente Parlando

Dal punto di vista estetico Project Spark, nonostante sia ancora in fase di beta, appare realizzato molto bene e si muove senza incertezze sulla macchina che abbiamo utilizzato per il test. Gli elementi inseribili nei mondo creati sono vari e credibili, modellabili in una serie praticamente infinita di varianti e una volta messo in modalità Play, tutto si muove in modo fluido e convincente.

Condivisione

Uno degli aspetti più interessanti messi a disposizione dalla tecnologia, e di cui ovviamente Project Spark giova, é rappresentato dalla possibilità di condividere le proprie creazioni con la comunità online, in modo da permettere agli altri non solo di giocare nei nostri mondi ma anche, volendo, di prenderli in mano ed operare i loro aggiustamenti e modifiche. Analogamente anche noi potremo ovviamente giocare nei mondi degli altri, anche se il tutto avrà un costo.
Project Spark prevede infatti l'utilizzo di token che potranno essere acquisiti, sia progredendo nel gioco vero e proprio, sia comprandoli con soldi veri, tramite microtransazioni ingame.
Per mezzo di questi token si potranno acquistare degli oggetti particolari da utilizzare ed implementare nei propri mondi oppure del tempo da spendere giocando nei mondi creati dagli altri. Il modello del free to play adottato potrà far storcere il naso a più di una persona, soprattutto agli hardcore gamer di vecchia data, ma volenti o nolenti é in questa direzione che spinge il mercato e Project Spark a quanto sembra non é immune ad una filosofia del genere.


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