Il primo episodio prende il nome di "The Chtinid War" e riprende la storia da dove il giocatore l'aveva lasciata in Quake II: in seguito all'esplosione della navicella, il protagonista viene scaraventato su un pianeta alieno dove, sciaguratamente, viene catturato dai suoi abitanti (gli Chtinid, per l'appunto). Dapprima l'obbiettivo é quello di scappare dal pianeta ostile ma dopo esser venuti a sapere che gli Chtinid sono in procinto di invadere la Terra, la priorità cambierà radicalmente e diventerà di placare la sete di conquista dei futuri invasori (con l'unica maniera conosciuta: la violenza). Questo primo atto si compone di cinque differenti mappe (la cui ambientazione varia molto l'una dall'altra) per un totale di circa sette ore di gioco In questa parte di livello, lo stile gotico regna sovrano Il secondo episodio prende invece il nome di "Stroggos Revenge" e precede il terzo, denominato invece "My Revenge". Per quanto riguarda la trama, questa non può essere ovviamente svelata in questa sede, in quanto rovinerebbe i mille colpi di scena e le mille sorprese architettate dal team di sviluppo. Si può però anticipare un ritorno degli Stroggos, più infuriati che mai, nuovi mostri ancora più terrificanti e, soprattutto, un grande colpo di scena che richiamerà in causa addirittura LO sparatutto per eccellenza, il capostipite della saga: DooM. Per quanto riguarda il lato più tecnico, si possono invece citare i numeri del secondo episodio: le mappe che lo compongono sono ben quattro e per essere completate richiederanno circa quattro ore e mezza di gioco AL BUIO, IN PERICOLO Si é accennato in precedenza alle ambientazioni: come potete anche vedere dalle immagini, l'ambiente di gioco é stato piuttosto ben caratterizzato, il che comporta grande diversità tra una zona e l'altra del gioco. In alcune predomina una particolare luce blu che trasmette una intrigante sensazione di brivido e paranormale, mentre in altre predominano toni decisamente più caldi. Inoltre, mentre in alcune vi é una ambientazione dai tratti futuristici, in altre lo stile dell'ambiente strizza l'occhio all'originale Quake III Arena, con gustose sfumature gotiche. In questi livelli suggestivi, il giocatore avrà a che fare con una serie di nemici che vanno dal semplice soldato all'apparentemente imbattibile boss di fine livello. Anche in questo caso, l'aiuto del capo progetto di Revenge, ci é stato prezioso per farci un'idea più chiara riguardo i mostri: per quanto riguarda quelli di basso livello, si trovano il soldato leggero, il soldato e il soldato di supporto
Dalle premesse, Revenge pare un progetto davvero interessante: regalare a Quake III Arena la dimensione del single player. Il lavoro svolto fino a questo momento non è poco e tra l'altro il tutto è stato portato avanti con grande passione ed impegno. La strada da fare, tuttavia, è ancora lunga e solo il team ha il potere di decidere se rendere Revenge un vero e proprio capolavoro oppure solo "uno dei tanti mod che popolano la rete". Dal canto nostro, non possiamo che incrociare le dita e rimanere in attesa.
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