Quake III Revolution

La seconda motivazione principale (e tesi a tratti scricchiolante) per cui è stato eliminato il supporto ai mouse USB è direttamente legata allo sviluppo del gioco: secondo Bullfrog Quake III Revolution ha subito delle leggere ma significative modifiche alle strutture dei livelli, per far si che il ritmo di gioco e il feeling generale di Quake III Arena rimanesse intatto anche utilizzando il pad. Così facendo però, il gioco si sarebbe rivelato troppo semplice per chi avesse utilizzato un mouse. Se, al contrario, non fosse stata apportata alcuna modifica e si fosse trasposto il gioco "pari-pari" da PC a PS2, gli utenti che avessero voluto giocare con il pad avrebbero trovato il tutto troppo macchinoso e difficile... Sarà..

Il lato positivo della cosa risiede comunque nell'ottimo sviluppo e strutturazione del sistema di controllo. I due joystick analogici vengono utilizzati per muovere la testa (quindi la mira) e per muovere gambe e direzione, funzione che può essere anche utilizzata tramite la croce digitale (effettivamente più comoda in questo caso). I tasti dorsali vengono utilizzati per sparare e saltare, mentre i tasti principali sono deputati al cambio delle armi. L'intera assegnazione dei tasti è comunque configurabile a proprio piacere, tanto che è anche possibile bloccare gli assi di una delle due levette analogiche. Se quindi vogliamo che il joystick dedicato al movimento della testa si muova solo sull'asse Y (quindi solo relativamente all'altezza) e ignori invece ogni movimento accidentale sull'asse X, è tutto facilmente impostabile nell'apposita schermata delle opzioni
Già dopo una manciata di minuti anche i più accaniti amanti di Quake III in versione "mouse+tastiera" riescono ad adattarsi alla situazione e a gradire
Dal punto di vista tecnico Quake III Revolution si presenta decisamente bene: il gioco in single player vede protagonista un dettaglio davvero alto, una risoluzione di gran fattura e soprattutto un frame rate inchiodato ai 60 fotogrammi al secondo, incapace di rallentare per qualsivoglia motivo. Passando invece al gioco in split screen per due e quattro giocatori si perde in dettaglio (anche per le ridotte dimensioni delle finestre) e in costanza del frame rate che, per quanto comunque accettabilissimo e onorevole, rimane un pallido parente di quello visto nella modalità in single. E questo nonostante le rassicuranti boutadé del buon David Ratcliff ("il frame rate nel gioco in singolo e nel multiplayer è assolutamente identico")