Quantum Theory

di Tommaso Alisonno
Dal 2006, anno di Gears of War, gli shooter basati sulla meccanica della “copertura” si sono moltiplicati: abbiamo avuto ottimi prodotti che sfruttavano questa filosofia di gioco (Uncharted) e titoli meno convincenti (Dark Void), anche in base alla fantasia e all'innovazione che al concept venivano applicate. Stavolta é Tecmo a provarci, ambientando la vicenda in un ipotetico, drammatico futuro nel quale la Terra é sull'orlo del baratro: la razza umana é stata quasi totalmente annichilita da una sostanza misteriosa denominata Diablosis che corrompe e tramuta in orrende mostruosità tutto ciò che ne viene a contatto, ma che sembra anche celare un enorme potere.



Nonostante sull'orlo dell'estinzione, l'umanità riesce a mettere insieme una milizia pesantemente armata da mandare contro la misteriosa Torre da cui il Diablosis sembra avere origine: é lì che i soldati incontrano Syd, un combattente solitario che é intenzionato a distruggere totalmente la Torre. Per il momento non ci é dato sapere quali siano le motivazioni che lo guidano: a giudicare da alcuni elementi del suo aspetto (come la cicatrice sulla fronte e gli occhi arrossati) e da alcune scene filmate, é possibile che sia stato toccato dal Diablosis e cerchi in questo modo di salvarsi, o viceversa di vendicarsi prima di diventare un mostro. Certo é che nelle prime battute di gioco Syd incontrerà la sua controparte, la bella e angelica Filena, un'altra guerriera solitaria intenzionata a distruggere la Torre, tra l'altro dotata di vita propria.

É sull'iterazione tra i due protagonisti e la Torre stessa che Quantum Theory getta le sue fondamenta nel tentativo di costruire qualcosa di “nuovo”, a monte di un intreccio di trama suggestivo o di una realizzazione tecnica dalle tinte cupe e smorte, dove l'armatura argentea di Filena risplende come un faro. Syd - di fatto il personaggio che utilizzeremo - può naturalmente correre a destra e a manca, saltare e gettarsi in schivate a capriola, il tutto mentre scarica contro i nemici un impressionante volume di fuoco, ma non disdegnerà di stordirli temporaneamente sfruttando la forza d'urto del suo guanto; come accennato però, sarà fondamentale sfruttare l'ambiente circostante per ottenere copertura, eventualmente anche accovacciandosi dietro un muro e sporgendosi per sparare in relativa sicurezza.




Le cose si complicano quando la Torre, che é a tutti gli effetti una creatura vivente (presumibilmente alimentata dal Diablosis), cambierà conformazione nel bel mezzo dell'azione di gioco. Muri che si alzano o si abbassano, varchi prima invisibili che si aprono rivelando nuovi avversari o trappole perfettamente celate sono solo la punta dell'iceberg: abbiamo visto intere sezioni di ponti e di porticati svilupparsi serpeggiando o staccarsi per svolazzare da una parte all'altra, muniti di ali appositamente generate, in barba persino alle scale del dormitorio di Hogwarts (quelle a cui “piace cambiare”). Immaginate Syd abbarbicato ad una di queste strutture mentre sfreccia tra i solai zeppi di nemici e avrete una mezza idea di cosa ci aspetta in QT.

Filena, dal canto suo, brilla per agilità ed é equipaggiata con un'arma “leggendaria” denominata Lumiere in grado di assumere forma di spada o di pistola a lungo raggio. Nella maggior parte dei casi, Filena si limiterà a svolgere un ruolo di supporto e copertura, ma in certe situazioni il suo intervento diretto si renderà molto utile, per non dire indispensabile: Syd é infatti in grado di proiettarla a distanza in modo che lei esegua un attacco letale contro un singolo nemico o un colpo stordente ad area: certe aree (segrete o meno) potranno essere raggiunte solo con questa strategia, ed é scontato che negli scontri boss essa vada necessariamente affiancata agli attacchi standard.

Ciò che comunque suscita molto interesse in QT é innegabilmente l'ambientazione: un connubio techno-fantasy-horror che sembra attingere a piene mani da pellicole come Alien, Starship Troopers o The Thing, con come nemici principali gli umani mutati dal Diablosis, i quali andranno dal classico Space Marine mostruoso con fucile d'assalto standard al bruto alto tre metri dotato di mitragliatore a canne rotanti; a questi si aggiungo ovviamente tutte le altre creature spaventose che un'ambientazione così flessibile ha permesso agli sviluppatori di inserire.

Dulcis in fundo, per quanto non sia prevista assolutamente una modalità co-op (Filena é stata specificamente dichiarata un personaggio di supporto IA), é invece stato presentato il MultiPlayer online fino a otto giocatori nelle modalità Deathmatch, Team Deathmatch e Guardian: in quest'ultima ciascuna squadra deve proteggere il proprio leader. Nessuna di queste modalità brilla, sulla carta, per innovazione, ma é innegabile che gli sviluppatori avessero per prima cosa in mente la campagna in Singolo.

Riassumendo: ambientazione molto flessibile, trama dalla classica base post-apocalittica ma con interessanti spunti, sistema di gioco apparentemente semplice e frenetico, studio dei livelli dinamici, abilità di coppia e supporto MultiPlayer. Questo é il Quantum Theory che dobbiamo aspettarci per il prossimo 12 novembre, e questo é tutto quello che possiamo dirvi in attesa di provare con mano una versione definitiva.