R: Racing Evolution

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R: Racing Evolution

Forte dei successi ottenuti durante l'era playstation, la Namco rispolvera la sua fortunata serie e per la seconda volta la porta sulle console di nuova generazione. Ma se Ridge Racer V era un vezzo che al tempo solo la PS2 poteva vantare, stavolta mamma Namco tenta la carta del multiformato. R: Racing Evolution (da ora RRE) è però un inversione di rotta rispetto ai suoi illustri predecessori, incentrati tutti su uno stile di guida puramente arcade. Stavolta la strada imboccata è quella della simulazione, passando per la porta principale: 14 piste, 8 differenti stili di guida, le licenze di alcune case automobilistiche (Audi, Alfa Romeo, Lotus, Nissan, Mazda, Honda. Bentley...), la possibilità di ricevere informazioni via radio e un IA dei piloti avversari rivoluzionaria. Le premesse non si fermano certo qui, ma da quanto finora detto emergono particolari interessanti che potrebbero far storcere il naso ai cultori della serie, oppure destare l'attenzione di quelli oramai studi della solita solfa.


Il modello da imitare non è più RR, ma Gran Turimo, col suo stile di guida realistico e incentrato più sulla realisticità che sulla spettacolarità. A conti fatti RRE, con arco e frecce in mano punta verso il bersaglio della simulazione, ma sbagliando goffamente il colpo al momento di scoccare la freccia. Per quanto visto finora il sistema di guida lascia molto a desiderare, soprattutto durante le frenate e le derapate. E' indubbio che smanettando tra i menu, per ora incomprensibili perché in lingua giapponese, sia possibile ovviare a certi "difettucci", che però passano in secondo piano visto che il gioco risulta troppo lento e il senso di velocità assente. E se è vero il detto che andando a 100 orari su una Mercedes senti poco la velocità, è anche vero che qua sembra di essere a bordo di macchine parcheggiate. Altro problema riscontrato riguarda la fisica stessa dei veicoli, ben lontana dalla realtà sia per le fastidiose sterzate a scatti, sia per la struttura totalmente rigida delle vetture, che negli scontri con le altre auto ha modo di mostrarci tutta la sua ridicolezza, facendole rimbalzare l'una sull'altra in maniera rigida, senza possibilità alcuna di assistere a tamponamenti quantomeno convincenti. Per non parlare poi dei danni, totalmente assenti sia dal lato visivo che da quello pratico. Si può tranquillamente asserire che le auto hanno una risposta ai comandi e dei moti molto simili a quelli dei primi capitoli della saga di corse Namco.

R: Racing Evolution

R: Racing Evolution

Nella speranza utopistica che i numerosi problemi riscontrati in questa versione giapponese vengano risolti con la conversione europea, R Racing Evolution rischia di deludere sia i fan della serie abituati a tutt'altro tipo di racing game, sia l'utenza occasionale, per via di un prodotto non proprio esaltante. Rimane sempre la speranza che qualche cambiamento ci faccia ricredere. Le aspettative non sono alle stelle, qualche rifinitura è possibile, ma la spina dorsale è debole, esile, fragile. Da mamma Namco ci si aspetta ben altro.

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