R.U.S.E.
di
Walter Paiano
Gli strategici invadono le console di casa. Con risultati non sempre eccezionali: vuoi per la gestione dei comandi di gioco non sempre azzeccatissima, vuoi perché il pubblico di Xbox360 e PS3 vuole piombo e sangue e non omini che marciano compatti verso la distruzione del nemico, o la propria morte, vuoi perché anche i fan del genere ormai sono abituati a giocare questo tipo di giochi davanti allo schermo del pc.
La strada da percorrere é quella dell'innovazione, di cui EndWar si fa capostipite con l'introduzione dei comandi vocali, e magari di una componente più di derivazione action (prendere il controllo diretto di alcuni mezzi da battaglia ci piacerebbe, diciamocelo), dato che sul fronte dei ritocchi o si fanno solo piccoli passi in avanti r si finisce per mettere in evidenza più le mancate opportunità (innovazioni nel gameplay che sfoggiano i concorrenti e che il gioco che ti ritrovi davanti non ha) che il resto. Cosa promette RUSE, rts in cantiere presso Ubisoft?
IrisZoom technology é il modo più tecnico per chiamare il sistema di visuale usato da RUSE, che ha il grande pregio nella versatilità con cui é possibile passare dalla visuale ravvicinata del campo di battaglia ad una più tattica, dove le armate in movimento sono rappresentate come segnalini da gioco da tavolo, con tanto di bandiere a distinguere la fazione a cui appartengono.
Finché si rimane sul primo livello di zoom, quello in 3D, l'effetto é eccezionale, e difficilmente é possibile vedere in altri titoli una tale possibilità di alzarsi ad una tale altezza dal campo di battaglia e poi di ravvicinarla al centro dell'azione, il che dona alle nostre manovre una sensazione di libertà di movimento che manca a tanti concorrenti.
Nelle mani dei giocatori più interessati al lato tattico della guerra si materializzano inoltre questi strumenti di gioco particolari, carte o poteri speciali che dir si voglia, che possono darci un grosso vantaggio se sapientemente usati. Si tratta di strumenti capaci di nascondere, di rubare al nemico o di diffondere false informazioni, simulando quell'attività di controspionaggio finora poco implementata nei giochi di strategia.
In ogni partita avremo a disposizione tre di questi poteri, presumibilmente ricaricabili dopo un certo intervallo dal loro ultimo uso, di cui uno é sempre affidato a caso e gli altri due sono scelti da una rosa che si amplierà col progredire delle missioni della campagna principale.
Se l'uso delle carte come elemento di gioco non é un qualcosa di estremamente inedito, lo sono gli effetti del loro uso: alcune di esse faranno vedere al nemico le nostre unità di carri leggeri come pesanti, altre materializzeranno strutture militari fittizie per attirare l'artiglieria nemica, altre ancora riveleranno i piani di battaglia del nemico e altre nasconderanno un gruppo di unità che poi potremo usare per azioni precise e mirate contro obiettivi sensibili del nemico.
La coerenza di tali innovazioni é tutta da valutare, dato che RUSE é ambientato durante la seconda guerra mondiale e in particolare, ci é parso di capire, durante l'ultima fase, quella della vittoriosa avanzata alleata, resa possibile dalla disfatta nazista a Stalingrado e nel Nord Africa degli anni 42-43 e poi dalla buona riuscita dello sbarco in Normandia.
Massimo riserbo é stato mantenuto su molti altri aspetti del gioco, dalle unità messe in campo, al multiplayer,
Dalle prime immagini trapelate la resa grafica é valutabile solo da una altezza ragguardevole dal campo si battaglia (sarà un caso?) e non ci sbilanciamo ulteriormente. Certo é che il tutto ricorda molto World in Conflict, compreso il realismo grafico ben lontano dal look cartonesco tipico, ad esempio, di RED ALERT 3. Questo per chi ricerca una simulazione di guerra divertente ma fedele alla realtà non può che essere una buona notizia. L'uscita é prevista per l'autunno 2009.
La strada da percorrere é quella dell'innovazione, di cui EndWar si fa capostipite con l'introduzione dei comandi vocali, e magari di una componente più di derivazione action (prendere il controllo diretto di alcuni mezzi da battaglia ci piacerebbe, diciamocelo), dato che sul fronte dei ritocchi o si fanno solo piccoli passi in avanti r si finisce per mettere in evidenza più le mancate opportunità (innovazioni nel gameplay che sfoggiano i concorrenti e che il gioco che ti ritrovi davanti non ha) che il resto. Cosa promette RUSE, rts in cantiere presso Ubisoft?
IrisZoom technology é il modo più tecnico per chiamare il sistema di visuale usato da RUSE, che ha il grande pregio nella versatilità con cui é possibile passare dalla visuale ravvicinata del campo di battaglia ad una più tattica, dove le armate in movimento sono rappresentate come segnalini da gioco da tavolo, con tanto di bandiere a distinguere la fazione a cui appartengono.
Finché si rimane sul primo livello di zoom, quello in 3D, l'effetto é eccezionale, e difficilmente é possibile vedere in altri titoli una tale possibilità di alzarsi ad una tale altezza dal campo di battaglia e poi di ravvicinarla al centro dell'azione, il che dona alle nostre manovre una sensazione di libertà di movimento che manca a tanti concorrenti.
Nelle mani dei giocatori più interessati al lato tattico della guerra si materializzano inoltre questi strumenti di gioco particolari, carte o poteri speciali che dir si voglia, che possono darci un grosso vantaggio se sapientemente usati. Si tratta di strumenti capaci di nascondere, di rubare al nemico o di diffondere false informazioni, simulando quell'attività di controspionaggio finora poco implementata nei giochi di strategia.
In ogni partita avremo a disposizione tre di questi poteri, presumibilmente ricaricabili dopo un certo intervallo dal loro ultimo uso, di cui uno é sempre affidato a caso e gli altri due sono scelti da una rosa che si amplierà col progredire delle missioni della campagna principale.
Se l'uso delle carte come elemento di gioco non é un qualcosa di estremamente inedito, lo sono gli effetti del loro uso: alcune di esse faranno vedere al nemico le nostre unità di carri leggeri come pesanti, altre materializzeranno strutture militari fittizie per attirare l'artiglieria nemica, altre ancora riveleranno i piani di battaglia del nemico e altre nasconderanno un gruppo di unità che poi potremo usare per azioni precise e mirate contro obiettivi sensibili del nemico.
La coerenza di tali innovazioni é tutta da valutare, dato che RUSE é ambientato durante la seconda guerra mondiale e in particolare, ci é parso di capire, durante l'ultima fase, quella della vittoriosa avanzata alleata, resa possibile dalla disfatta nazista a Stalingrado e nel Nord Africa degli anni 42-43 e poi dalla buona riuscita dello sbarco in Normandia.
Massimo riserbo é stato mantenuto su molti altri aspetti del gioco, dalle unità messe in campo, al multiplayer,
Dalle prime immagini trapelate la resa grafica é valutabile solo da una altezza ragguardevole dal campo si battaglia (sarà un caso?) e non ci sbilanciamo ulteriormente. Certo é che il tutto ricorda molto World in Conflict, compreso il realismo grafico ben lontano dal look cartonesco tipico, ad esempio, di RED ALERT 3. Questo per chi ricerca una simulazione di guerra divertente ma fedele alla realtà non può che essere una buona notizia. L'uscita é prevista per l'autunno 2009.
R.U.S.E.
R.U.S.E.
L'uso delle carte é una novità? Certamente no, ma rimane difficile a questo livello dare giudizi, tanto più che tanti fattori del gioco non sono stati rivelati. Si é vero, potremo ingannare il nemico, ci sarà più attenzione all'azione, la visuale del campo di battaglia é molto estesa... E poi? Attendiamo altre indiscrezioni, ricordando che un gioco é più della semplice somma di fattori, e il tocco di realismo dato a mezzi e terreno di gioco é un ottima cornice sulla quale costruire qualcosa di interessante.