Rainbow Six: Raven Shield


Il passaggio non ha solo sortito un notavole miglioramento grafico, potendo gestire una quantità di poligoni nettamente superiore e una pulizia generale senza precendenti, ma anche perché ha potuto portare all'interno della saga una gestione notevolmente migliorata dei punti d'impatto e delle leggi fisiche applicate ai modelli dei giocatori, fattori di realismo fondamentali in un titolo del genere. Sarà difficile quindi, assistere agli errori visti nei titoli precedenti, quando ad esempio un giocatore morto poteva rimanere sospeso a mezz'aria, anziché pendere da un ripiano rialzato. Adesso, grazie al calcolo del peso delle differenti parti corporee (il torso ad esempio pesa più della parte inferiore del corpo), un corpo che si sporge troppo tenderà a cadere, anziché rimanere sospeso in posizione rigida. Un effetto già visto appunto in UT2k3 ma che in Raven Shield trova realmente un'applicazione più consona e di sicuro effetto. Entrando più direttamente nello specifico, Raven Shield mostra tutte le sue migliorie fin dalle prime schermate.

Gli aficionados della serie non potranno rimanere piacevolmente colpiti dalle prime fasi della pianificazione della strategia di gioco, potendo contare oltre che sulla tradizionale mappa su cui predisporre le unità da far muovere sul campo, anche l'immagine di quello che effettivamente vedranno i vostri uomini. Ovviamente potrete tracciare il percorso che seguiranno le vostre squadre per portare a compimento la missione, tenendo sempre ben presente che in qualsiasi momento dell'azione, potrete ordinare loro di fermarsi e attendere ordini, di avanzare o richiamarli a raccolta e riunire quindi la squadra. Inutile dire che anche sul campo le cose sono andate in maniera egregia.

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Finalmente all'interno della serie R6 si possono vedere anche le armi impugnate dal vostro personaggio, aumentando il fattore realismo, i vostri avversari saranno dotata di una intelligenza artificiale finalmente all'altezza delle aspettative, anche se con qualche reazione ancora da rivedere (delle volte tendono a non nascondersi efficacemente sebbene sotto il tiro delle nostre armi), ma sono nel complesso credibili, rendendo l'esperienza di gioco ancora più coinvolgente. I modelli poligonali dei vostri compagni, così come quelli dei vostri avversari sono tutti di ottima fattura, realizzati con un elevato numero di poligoni e sono mossi da animazioni fluide , il tutto inserito in ambienti di gioco ricchi di texture dettagliate e mappe vaste e ricche di ambienti interni ed esterni.

Durante la nostra prova (Athlon 2000 Xp e geforce4), la fluidità di gioco è rimasta sempre su valori alti anche in situazioni complessi e siamo ragionevolmente sicuri che le stesse caratteristiche saranno mantenute anche con sistemi di inferiore entità. Altra piccola chicca inserita in RASH (così come viene già chiamato dai membri della community) è l'apertura delle porte che in questo caso, al contrario delle precedenti versioni, è graduale. Con la rotella del mouse potrete decidere di quanti gradi aprire la porta per scorgere gli eventuali nemici per "portarvi avanti" con il lavoro prima di una vera e propria irruzione. Per quanto riguarda invece l'arsenale vero e proprio, la struttura e la varietà delle missioni, vi rimandiamo direttamente alla recensione vera e propria che non tarderà a venire, visto che ormai RASH è in dirittura d'arrivo. Per il momento è tutto, vi lasciamo agli screenshot presenti in preview, presi direttamente dalla demo a disposizione sulla nostra sezione download.

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