Rally Masters

Rally Masters
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Solo l'abilità del pilota nell'interpretare le traiettorie e nel settare nel modo corretto ed appropriato al tracciato il mezzo potrà decretare il successo, non più imputabile a differenti prestazioni tra modelli di auto diversi. I tracciati implementati nel gioco riescono ad esaltare la sfida testa a testa, con rettilinei paralleli su cui sfrecciare e sbirciare la posizione del nostro avversario e con il rischioso tracciato a "8", in cui l'elemento fatalità giocherà un ruolo determinante: qui infatti le traiettorie si incroceranno, dando inevitabilmente luogo a pericolosi scontri. Tutto sembra votato all'esaltazione della competizione diretta, a cominciare dai tracciati appunto, per finire con le modalità di gioco
Rally Masters
La consolle di gioco è completa: c'è persino l'icona dei danni subiti.

E' infatti possibile accedere al gioco singolo, ulteriormente ripartito in campionato, rally singolo o time attack, o intraprendere il Race of Champions, in cui saremo chiamati a gareggiare contro i più blasonati piloti del parco rally mondiale. La modalità single rally può vantare una felice suddivisione tra singola gara o singolo evento (Rally Masters Championship, Rally Masters Challenge Cup e Rally Masters Trophy). Le ambientazioni disponibili nella versione di prova del titolo erano limitate a cinque nazionalità (Inghilterra, Indonesia, Italia, Svezia e USA), mentre il parco auto annoverava marche quali Toyota, Peugeot, Lancia, Ford e Audi. Assenti purtroppo i marchi che dominano attualmente le scene dei rally, mi riferisco a Subaru, Mitsubishi, Seat..., sperando fiduciosamente di vederli implementati nella versione definitiva. Il delicato compromesso tra l'esigenza di riprodurre una fisica dinamica perfetta e quella di garantire un'esperienza di gioco intuitiva ed immediata trova in Rally Masters un sapiente interprete
L'ago della bilancia decentrato leggermente verso l'arcade elimina qualsiasi eventuale frustrazione propria di intransigenti simulazioni comportamentali. Unico neo del sistema di controllo é la durezza dei comandi e la scarsa reattività a repentini colpi di sterzo in derapata. La customizzazione del mezzo in uso é relativamente completa, lasciando spazio a lavori di fino esclusivamente su componenti essenziali quali gomme, sospensioni e rapporti del cambio, sintomo della forte impronta arcade che connota il titolo Digital Illusions. Scendendo sul piano tecnico e facendo accomodare sul banco degli imputati il motore grafico che spinge il gioco, non posso non esprimere il mio disappunto sulla scarsissima profondità visiva, colpevole di mettere in crisi il pilota, incapace (complice anche l'assenza del navigatore) di anticipare le curve o intuire tornanti o stretti passaggi nella cronica e persistente nebbia che avvolge l'orizzonte visivo

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