Ratchet and Clank: A Crack in Time
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L'ultima volta che abbiamo visto il nostro amato Ratchet, era completamente solo. Inutile quanti sforzi facesse, non é mai riuscito a ricordare chi fosse la sua vera famiglia. Non ha mai avuto nessuno al fianco, tant'é vero che fin da giovane fu costretto a guadagnarsi da vivere riparando rottami di ogni tipo, cosa che gli é sempre riuscita piuttosto bene. Clank, in quel triste quadro, é stato come un fulmine a ciel sereno. Chi poteva mai immaginare che, in un giorno noiosamente identico a tutti gli altri, l'arrivo sul pianeta di un semplice scarto di fabbrica potesse cambiargli in tal modo la vita? Fu proprio quel giorno di tanti anni fa che il famoso duo composto da Ratchet e Clank si unì per la primissima volta contro il male. Avventure su avventure si susseguirono: dalla lotta con il perfido Drek allo sterminio dei Protopet, dall'incontro con Nefarious alla vera e propria guerra su larga scala con Takyon, l'imperatore dei Cragmiti. Da semplici rifiuti della società, Ratchet e Clank diventarono ben presto le punte di diamante della giustizia intergalattica. Eppure, qualcuno riuscì lo stesso a dividere quell'affiatata coppia.
Armi di Distruzione tracciò l'inizio di questa nuova trilogia, destinata a concludersi con A Spasso nel Tempo. Una trilogia volta a far chiarezza sui Lombax, sul passato dello stesso Ratchet e su tutti gli altri quesiti rimasti irrisolti dal 2002 ad oggi. Il nostro eroe é davvero l'ultimo discendente di una stirpe ormai estinta? E se così non fosse, come mai i suoi simili non hanno mai provato a mettersi in contatto con lui? Le prime risposte non tardarono ad arrivare: alla fine di Armi di Distruzione, il piccolo Takyon ammise di aver messo in fuga i Lombax in un mondo parallelo creato da loro stessi, mentre allo stesso tempo Clank veniva rapito dagli Zoni, misteriose entità robotiche di cui si ignorano provenienza e obbiettivi. Ratchet, prima abbandonato dalla propria razza, ha ora perso anche il suo unico amico. Perché Clank, per lui, non era un semplice strumento pronto ad aiutarlo nei momenti di difficoltà. No, era come un inestimabile tesoro. E non vuole tornare solo. Non più.
La ricerca del tesoro diede ben presto i suoi frutti e, una volta aver messo fine alle scorribande piratesche del capitano Slag, ecco la rivelazione: gli Zoni altro non sono che semplici marionette al comando di un unico, grande burattinaio. Dopo anni e anni passati a girovagare nello spazio infinito, il redivivo Dottor Nefarious e il suo fido maggiordomo Lawrence hanno riaperto i propri laboratori, chissà per quali malefici scopi. E Clank sembra esserne il piatto forte, oltre che un ingranaggio chiave per il compimento di un piano ancora imperscrutabile.
“I nostri fans ci hanno sommerso di domande sul passato dei due fin da quando é iniziata la saga”, ha infatti detto Brian Allgeier, direttore creativo. “Siamo davvero felici di poterli finalmente soddisfare. Abbiamo creato una trama capace di stupire tutti. Il nostro scopo é costruire una storia che abbia il carico emotivo di un qualunque film Pixar. Rivelazioni inaspettate sugli eventi passati, per di più, saranno accompagnate da un cast irresistibile di personaggi, tra vecchie e nuove conoscenze”.
Ad esempio, poteva mai mancare il Capitano Qwark, il supereroe più buffo e montato di testa dell'intero universo? É ormai uno dei marchi della saga, un po' come lo fu anche Nefarious per il terzo capitolo. Non dimentichiamo poi che quest'ultimo e l'omaccione in calzamaglia verde sono nemici di vecchia data. Insomma, una rimpatriata in cui sicuramente se ne vedranno delle belle. Tra le facce nuove, invece, possiamo citare Azimuth, un Lombax prima prigioniero e che ora accompagnerà Ratchet nel suo cammino verso la verità. E non solo é il primo esemplare di Lombax che Ratchet, all'infuori di sé stesso, abbia mai visto, ma sembra essere addirittura un pezzo grosso. O, almeno, così le nostre supposizioni ci hanno portato a pensare. Vi ricordiamo, dopotutto, che Azimuth era anche il nome della cittadella capitale dell'impero Lombax. Che sotto questo appellativo ci sia ben più di una lontana assonanza, allora?
Sebbene i milioni di chilometri che li separano, i due protagonisti hanno comunque un solo intento: ricongiungersi al partner, stavolta ricorrendo alle proprie forze. A questo giro, la parola d'ordine sarà “vastità”. Se già in passato ci era stata data la possibilità di esplorare estese zone di terra, anche grazie all'ausilio di svariati mezzi di trasporto, in A Spasso nel Tempo le carte in tavola saranno ulteriormente rimescolate. Abbandonati i pianeti con struttura lineare, Insomniac ha voluto sottolineare ancora una volta come innumerevoli biforcazioni siano ora all'ordine del giorno, con chilometri e chilometri di luoghi percorribili. Le tecnologie più avanzate possono rattoppare ogni mancanza, persino quella di Clank; ecco quindi entrare in scena un Ratchet rinnovato, mai così carico di gadget strambi come in questo episodio.
Tra i tanti, l'ultimo modello di scarponi anti-gravità, capaci di salti e sprint oltre ogni umana comprensione. Ovviamente, anche le armi avranno un ruolo fondamentale nello scoppiettante mix. Che si parli di Ratchet o di Resistance poco importa, perché gli sviluppatori hanno saputo dimostrare in entrambi i casi come una fantasiosa gamma di strumenti di morte basta a creare un divertimento spensierato e, soprattutto, immediato. Vediamo cosa offre oggi la casa. Tra le novità, come non citare il CryoMine Glove? Come suggerisce il nome, é un guanto capace di lanciare mine intelligenti con all'interno una grossa quantità di azoto liquido. In parole povere, queste bombe seguono automaticamente il bersaglio per poi congelarli al solo contatto. Non solo una soluzione d'offesa, ma anche di difesa, considerando il vantaggio dato dal combattere un nemico limitato nei movimenti.
Per gli amanti delle battaglie a lunga distanza, invece, ecco il Plasma Striker. Questo fucile da cecchino (che poi é più simile ad una balestra) é la risposta definitiva a chi, troppo spaventato dalla vista del proprio sangue, preferisce bucherellare creature di ogni tipo da una posizione di favore. Un'apposita modalità, per giunta, permetterà ai più precisi di colpire l'avversario direttamente nei suoi punti deboli, infliggendogli così un danno critico. I veri uomini non si disperino, hanno pensato anche a loro. In sette episodi abbiamo visto di tutto, da trasmutatori pecorini a sfere stroboscopiche assassine, ma probabilmente ora si é raggiunto l'apice della genialità (o della pazzia, non c'é così tanta differenza). Il Sonic Eruptor altro non é che un vero e proprio esserino organico collegato ad un'apparecchiatura artificiale. Se stimolato, questo “palloncino” stracolmo di gas fa partire un rutto assordante capace di arrecare gravi danni a chiunque sia nelle vicinanze. Può causare assuefazione ed altri effetti collaterali, vietato l'utilizzo nelle gare giù al bar con gli amici.
Oltre ai viaggi appiedati, anche quelli interplanetari hanno subìto “qualche” ritocco. Le virgolette sono d'obbligo, visto che parliamo di quella che forse é una delle introduzioni più interessanti dell'intero filone. Se una volta gli spostamenti tra i vari mondi si limitavano a noiose schermate di caricamento, adesso toccherà a noi prendere le redini della mitica navetta Aphelion. E non si tratterà solo di tirar giù qualche veicolo nemico, come già accadeva in passato, ma di un'esplorazione dello spazio stesso mai assaporata prima. Scoprire nuove civiltà, atterrare su piccole lune semi-nascoste, collezionare extra su extra: sembra proprio che di missioni da portare a termine ce ne saranno a bizzeffe. Deragliare dalla campagna principale per lanciarsi verso l'ignoto ci aiuterà anche a guadagnare preziosi punti esperienza, utili per potenziare il protagonista ed il suo mezzo di trasporto.
“Il controllo del tempo é stato uno dei perni portanti degli ultimi capitoli”, ha continuato Allgeier. “In A Spasso nel Tempo, come suggerito dal nome stesso, questo concetto verrà portato su un gradino ancora più alto. Non per nulla Nefarious é alla ricerca di questo potere”. E come dargli torto? Un esempio palese sono gli immancabili livelli costruiti su misura per Clank. Grazie agli Zoni, infatti, era capace di manipolare lo scorrere del tempo a suo piacimento, rallentando il mondo circostante e regalandosi così dei benefici nelle sezioni platform e combattive. Adesso, però, non sarà tutto così semplice. Alle abilità già conosciute andranno ad unirsene altre, come il poter prelevare copie di sé stessi da altre dimensioni per poi avvantaggiarsi nelle sfide più complesse. Ovviamente non parliamo solo di avere la meglio sugli enormi (almeno dalla prospettiva del robottino) nemici, ma anche e soprattutto di aiutarsi a vicenda per venire a capo degli articolati dedali artificiali in cui ci imbatteremo. “Gli enigmi non rappresenteranno mai una sfida insormontabile”, assicura Allgeier. “Tutto si baserà sul far entrare in gioco al momento giusto queste copie. Niente di eccessivamente difficile, ma comunque molto divertente. É una delle introduzioni di cui andiamo più fieri”.
“Il nostro scopo é costruire una storia che abbia il carico emotivo di un qualunque film Pixar”. Non é di certo la prima volta che sentiamo Insomniac pronunciare queste parole, e possiamo immaginarne anche il motivo. Con il passare delle generazioni, infatti, Ratchet non ha fatto altro che avvicinarsi sempre più ai lungometraggi in Computer Grafica che tanto ci piace guardare al cinema. Vero, un paragone simile é forse un po' azzardato, oltre che squilibrato, ma basta voltarsi un attimo indietro per capire cosa la saga rappresenti per PS3: una dimostrazione di forza bruta più unica che rara. Decine di nemici ed effetti speciali a schermo, pulizia senza eguali, frame-rate ineccepibile: nonostante Armi di Distruzione e Alla Ricerca del Tesoro non siano titoli propriamente nuovissimi, hanno comunque ben poco da invidiare ai prodotti recenti. Quando c'é un margine di miglioramento così basso, non si può far altro che andare a perfezionarne i vari aspetti. Ora abbiamo un A Spasso nel Tempo colorato e fluido come gli altri, ma decine di volte più vasto. Sinceramente, a noi può bastare.
Armi di Distruzione tracciò l'inizio di questa nuova trilogia, destinata a concludersi con A Spasso nel Tempo. Una trilogia volta a far chiarezza sui Lombax, sul passato dello stesso Ratchet e su tutti gli altri quesiti rimasti irrisolti dal 2002 ad oggi. Il nostro eroe é davvero l'ultimo discendente di una stirpe ormai estinta? E se così non fosse, come mai i suoi simili non hanno mai provato a mettersi in contatto con lui? Le prime risposte non tardarono ad arrivare: alla fine di Armi di Distruzione, il piccolo Takyon ammise di aver messo in fuga i Lombax in un mondo parallelo creato da loro stessi, mentre allo stesso tempo Clank veniva rapito dagli Zoni, misteriose entità robotiche di cui si ignorano provenienza e obbiettivi. Ratchet, prima abbandonato dalla propria razza, ha ora perso anche il suo unico amico. Perché Clank, per lui, non era un semplice strumento pronto ad aiutarlo nei momenti di difficoltà. No, era come un inestimabile tesoro. E non vuole tornare solo. Non più.
La ricerca del tesoro diede ben presto i suoi frutti e, una volta aver messo fine alle scorribande piratesche del capitano Slag, ecco la rivelazione: gli Zoni altro non sono che semplici marionette al comando di un unico, grande burattinaio. Dopo anni e anni passati a girovagare nello spazio infinito, il redivivo Dottor Nefarious e il suo fido maggiordomo Lawrence hanno riaperto i propri laboratori, chissà per quali malefici scopi. E Clank sembra esserne il piatto forte, oltre che un ingranaggio chiave per il compimento di un piano ancora imperscrutabile.
“I nostri fans ci hanno sommerso di domande sul passato dei due fin da quando é iniziata la saga”, ha infatti detto Brian Allgeier, direttore creativo. “Siamo davvero felici di poterli finalmente soddisfare. Abbiamo creato una trama capace di stupire tutti. Il nostro scopo é costruire una storia che abbia il carico emotivo di un qualunque film Pixar. Rivelazioni inaspettate sugli eventi passati, per di più, saranno accompagnate da un cast irresistibile di personaggi, tra vecchie e nuove conoscenze”.
Ad esempio, poteva mai mancare il Capitano Qwark, il supereroe più buffo e montato di testa dell'intero universo? É ormai uno dei marchi della saga, un po' come lo fu anche Nefarious per il terzo capitolo. Non dimentichiamo poi che quest'ultimo e l'omaccione in calzamaglia verde sono nemici di vecchia data. Insomma, una rimpatriata in cui sicuramente se ne vedranno delle belle. Tra le facce nuove, invece, possiamo citare Azimuth, un Lombax prima prigioniero e che ora accompagnerà Ratchet nel suo cammino verso la verità. E non solo é il primo esemplare di Lombax che Ratchet, all'infuori di sé stesso, abbia mai visto, ma sembra essere addirittura un pezzo grosso. O, almeno, così le nostre supposizioni ci hanno portato a pensare. Vi ricordiamo, dopotutto, che Azimuth era anche il nome della cittadella capitale dell'impero Lombax. Che sotto questo appellativo ci sia ben più di una lontana assonanza, allora?
Sebbene i milioni di chilometri che li separano, i due protagonisti hanno comunque un solo intento: ricongiungersi al partner, stavolta ricorrendo alle proprie forze. A questo giro, la parola d'ordine sarà “vastità”. Se già in passato ci era stata data la possibilità di esplorare estese zone di terra, anche grazie all'ausilio di svariati mezzi di trasporto, in A Spasso nel Tempo le carte in tavola saranno ulteriormente rimescolate. Abbandonati i pianeti con struttura lineare, Insomniac ha voluto sottolineare ancora una volta come innumerevoli biforcazioni siano ora all'ordine del giorno, con chilometri e chilometri di luoghi percorribili. Le tecnologie più avanzate possono rattoppare ogni mancanza, persino quella di Clank; ecco quindi entrare in scena un Ratchet rinnovato, mai così carico di gadget strambi come in questo episodio.
Tra i tanti, l'ultimo modello di scarponi anti-gravità, capaci di salti e sprint oltre ogni umana comprensione. Ovviamente, anche le armi avranno un ruolo fondamentale nello scoppiettante mix. Che si parli di Ratchet o di Resistance poco importa, perché gli sviluppatori hanno saputo dimostrare in entrambi i casi come una fantasiosa gamma di strumenti di morte basta a creare un divertimento spensierato e, soprattutto, immediato. Vediamo cosa offre oggi la casa. Tra le novità, come non citare il CryoMine Glove? Come suggerisce il nome, é un guanto capace di lanciare mine intelligenti con all'interno una grossa quantità di azoto liquido. In parole povere, queste bombe seguono automaticamente il bersaglio per poi congelarli al solo contatto. Non solo una soluzione d'offesa, ma anche di difesa, considerando il vantaggio dato dal combattere un nemico limitato nei movimenti.
Per gli amanti delle battaglie a lunga distanza, invece, ecco il Plasma Striker. Questo fucile da cecchino (che poi é più simile ad una balestra) é la risposta definitiva a chi, troppo spaventato dalla vista del proprio sangue, preferisce bucherellare creature di ogni tipo da una posizione di favore. Un'apposita modalità, per giunta, permetterà ai più precisi di colpire l'avversario direttamente nei suoi punti deboli, infliggendogli così un danno critico. I veri uomini non si disperino, hanno pensato anche a loro. In sette episodi abbiamo visto di tutto, da trasmutatori pecorini a sfere stroboscopiche assassine, ma probabilmente ora si é raggiunto l'apice della genialità (o della pazzia, non c'é così tanta differenza). Il Sonic Eruptor altro non é che un vero e proprio esserino organico collegato ad un'apparecchiatura artificiale. Se stimolato, questo “palloncino” stracolmo di gas fa partire un rutto assordante capace di arrecare gravi danni a chiunque sia nelle vicinanze. Può causare assuefazione ed altri effetti collaterali, vietato l'utilizzo nelle gare giù al bar con gli amici.
Oltre ai viaggi appiedati, anche quelli interplanetari hanno subìto “qualche” ritocco. Le virgolette sono d'obbligo, visto che parliamo di quella che forse é una delle introduzioni più interessanti dell'intero filone. Se una volta gli spostamenti tra i vari mondi si limitavano a noiose schermate di caricamento, adesso toccherà a noi prendere le redini della mitica navetta Aphelion. E non si tratterà solo di tirar giù qualche veicolo nemico, come già accadeva in passato, ma di un'esplorazione dello spazio stesso mai assaporata prima. Scoprire nuove civiltà, atterrare su piccole lune semi-nascoste, collezionare extra su extra: sembra proprio che di missioni da portare a termine ce ne saranno a bizzeffe. Deragliare dalla campagna principale per lanciarsi verso l'ignoto ci aiuterà anche a guadagnare preziosi punti esperienza, utili per potenziare il protagonista ed il suo mezzo di trasporto.
“Il controllo del tempo é stato uno dei perni portanti degli ultimi capitoli”, ha continuato Allgeier. “In A Spasso nel Tempo, come suggerito dal nome stesso, questo concetto verrà portato su un gradino ancora più alto. Non per nulla Nefarious é alla ricerca di questo potere”. E come dargli torto? Un esempio palese sono gli immancabili livelli costruiti su misura per Clank. Grazie agli Zoni, infatti, era capace di manipolare lo scorrere del tempo a suo piacimento, rallentando il mondo circostante e regalandosi così dei benefici nelle sezioni platform e combattive. Adesso, però, non sarà tutto così semplice. Alle abilità già conosciute andranno ad unirsene altre, come il poter prelevare copie di sé stessi da altre dimensioni per poi avvantaggiarsi nelle sfide più complesse. Ovviamente non parliamo solo di avere la meglio sugli enormi (almeno dalla prospettiva del robottino) nemici, ma anche e soprattutto di aiutarsi a vicenda per venire a capo degli articolati dedali artificiali in cui ci imbatteremo. “Gli enigmi non rappresenteranno mai una sfida insormontabile”, assicura Allgeier. “Tutto si baserà sul far entrare in gioco al momento giusto queste copie. Niente di eccessivamente difficile, ma comunque molto divertente. É una delle introduzioni di cui andiamo più fieri”.
“Il nostro scopo é costruire una storia che abbia il carico emotivo di un qualunque film Pixar”. Non é di certo la prima volta che sentiamo Insomniac pronunciare queste parole, e possiamo immaginarne anche il motivo. Con il passare delle generazioni, infatti, Ratchet non ha fatto altro che avvicinarsi sempre più ai lungometraggi in Computer Grafica che tanto ci piace guardare al cinema. Vero, un paragone simile é forse un po' azzardato, oltre che squilibrato, ma basta voltarsi un attimo indietro per capire cosa la saga rappresenti per PS3: una dimostrazione di forza bruta più unica che rara. Decine di nemici ed effetti speciali a schermo, pulizia senza eguali, frame-rate ineccepibile: nonostante Armi di Distruzione e Alla Ricerca del Tesoro non siano titoli propriamente nuovissimi, hanno comunque ben poco da invidiare ai prodotti recenti. Quando c'é un margine di miglioramento così basso, non si può far altro che andare a perfezionarne i vari aspetti. Ora abbiamo un A Spasso nel Tempo colorato e fluido come gli altri, ma decine di volte più vasto. Sinceramente, a noi può bastare.