Rayman Origins

di Paolo Mulas
Non ce ne vogliano Sam Fisher o Ezio Auditore, ma nonostante gli ultimi anni passati un po' in sordina, la mascotte per eccellenza di Ubisoft rimane comunque Rayman. Il simpatico “uomo melanzana”, nato nel 1995 dalla fervida mente di Michael Ancel, ha raggiunto con ogni probabilità l'apice della sua fama con il secondo episodio del 1999, convertito praticamente su tutte le piattaforme esistenti, e che puntualmente ritorna sotto mentite spoglie, come di recente é avvenuto per il lancio del 3DS. Dopo il terzo episodio del 2003, la serie si é trovata nella generazione attuale di fronte ad una crisi d'identità, e da protagonista assoluto Rayman si é ritrovato ben presto a recitare il ruolo di comprimario dinanzi allo strapotere dei pestiferi Rabbids.



Le richieste dei fan che ne reclamavano a gran voce il ritorno non potevano però rimanere ancora per troppo tempo inascoltate, e complice il revival dei platform 2d (anche grazie al successo stratosferico di New Super Mario Bros. Wii), ed anche per celebrare al meglio il 25 compleanno di Ubisoft, ecco Rayman Origins. Come si può facilmente evincere dal nome, si tratta appunto di un ritorno all'origine per la serie, che dopo il primo episodio aveva abbandonato le due dimensioni, per trasferirsi con successo in un mondo tridimensionale. Nell'anno intercorso tra l'E3 2010 e l'edizione successiva, sono fioccate numerose novità su Rayman Origins; dapprima il titolo sembrava esclusivamente diretto verso il mercato digital delivery, e solo di recente é stato “promosso” a titolo “fisico”.




Inoltre poco prima della fiera losangelina il titolo era apparso anche nei listini del Wii, rovinando quella che a detta di Ubisoft sarebbe dovuto essere uno degli annunci a sorpresa della fiera. Sempre l'E3 2011 é stata l'occasione per vedere Michael Ancel giocare in cooperativa assieme al capo degli sviluppatori David Punset. Proprio il gioco in coppia é una delle novità per la serie, ed i due protagonisti (Rayman e Globox, ma ci potrebbe essere anche qualche new entry), potranno aiutarsi vicendevolmente, caricandosi uno sulle spalle dell'altro, o dandosi una spinta extra per poter saltare più alto.



I livelli comunque sono strutturati in maniera tale da poter essere giocati indifferentemente sia in singolo e sia in multiplayer. Già da questione versione preliminare (ma non troppo) abbiamo potuto apprezzare l'ottima varietà che sembra caratterizzare Rayman Origins, non solo per quel che riguarda le ambientazioni, ma soprattutto per le diverse situazioni di gioco proposte. Fasi platform che richiedono una discreta dose di precisione, altri che si prestano a sessioni “speed & run”, esplorazioni subacquee, fughe da giganteschi boss, sessioni da sparatutto e così via.

Gli stage sono inoltre infarciti di oggetti da raccogliere (tra cui i classici lum che per l'occasione potranno essere utilizzati anche per potenziare il protagonista) e soprattutto ricchi di elementi con cui interagire che fanno apparire i livelli davvero vivi. Graficamente il titolo appare decisamente curato, uno dei migliori 2D mai visti, che riesce comunque ad offrire anche una spettacolare sensazione di profondità. Previsto per la fine dell'anno Rayman Origins é un titolo su cui Ubisoft pare decisa a puntare molto; un platform che si ispira al primo episodio della serie ma senza rinunciare a tanti spunti originali.