Red Dead Redemption

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C'é stato un tempo in cui i film western sembravano essere l'unico genere sfornato da quell'immensa fabbrica dei sogni che é Hollywood, contribuendo anche alla nascita di numerose e sfavillanti carriere di famosi attori. Se invece provate a pensare allo stesso genere applicato all'ambiente video ludico, i titoli dedicati si possono veramente contare sulle dita di una sola, soprattutto se avete buona memoria. Uno di questi titoli é stato proprio Red Dead Revolver, un gioco che ha cercato di riportare su console il Selvaggio West, riuscendoci anche discretamente bene.

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Cinque anni e una generazione di console dopo, abbiamo finalmente un seguito: Red Dead Redemption. Quanto abbiamo potuto vedere direttamente negli studi londinesi di Rockstar riprende molte delle meccaniche precedenti ma riesce ad andare oltre, superando le barriere tecnologiche imposte dalla precedente versione. Dimenticatevi però del West visto nel precedente episodio perché quanto visto in Redemption é un ambiente completamente diverso dall'originale. L'azione di gioco si svolge all'interno di una città dilaniata dalla Guerra Civile ma nel pieno di una rivoluzione industriale in pieno corso. In Red Dead Redemption vestirete i panni di John Marston, un ex-fuorilegge, che quasi a dispetto del suo passato, giunge in città per garantire invece il pieno rispetto della legalità. Insomma, c'é un nuovo sceriffo ed é arrivata l'ora di sfoderare le vostre pistole!

Quello che Rockstar San Diego ha costruito é un classico gioco “sand box” alla GTA, ma non é un GTA “skinnato” in stile western. Certo, c'é la minimappa disposta in basso a sinistra e il sistema di targeting é praticamente lo stesso già visto a Liberty City, ma le cose non sono cosi semplici. Quello che si può notare fin dalle primissime battute é che Redemption é un gioco dal look decisamente raffinato, che sfrutta una versione avanzata del RAGE e del suo corrispettivo motore fisico: l'Euphoria. L'ottima combinata dei due motori riesce a catturare al meglio l'aspetto “polveroso e soleggiato” del west visto anche sul grande schermo, con tanto di cactus spinosi che creano al meglio l'ambiente ormai impresso nell'immaginario collettivo.

La prima missione che abbiamo osservato vedeva il nostro John impegnato nel tentativo di salvare una sua giovane amica da parte di alcuni criminali, asserragliati all'interno di una piccola cittadini e pronti a tendere una trappola mortale a John e al suo gruppo di “giustizieri”. Ovviamente lo scopo della missione era duplice, ovvero quello di sfuggire alla trappola dei criminali e al contempo salvare la ragazza dalla barbara impiccagione organizzata solo per lei. Come già detto in precedenza, il sistema di targeting e l'utilizzo delle armi funziona in modo quasi identico a quello già visto in GTA IV ma offrirà in più la possibilità di cercare un degno riparo dietro qualsiasi oggetto sia sufficientemente grande da proteggervi, siano essi barili o cavalli ormai passati a miglior vita. Come ormai prassi in molti shooter nextgen, una volta colpiti dal fuoco nemico la vista si annebbierà virando verso il rosso, presagio di morte imminente. Niente paura, però, perché per recuperare in toto le forze, al nostro pistolero basterà prendersi qualche secondo al riparo dal fuoco avversario.




Red Dead Redemption vede il ritorno di un vecchio cavallo di battaglia della saga, ovvero il “Dead Eye”, il particolare meccanismo di Bullet Time che permette di rallentare il tempo, sparare con una certa accuratezza e soprattutto portare a termine uccisioni spettacolari e assolutamente efficaci. Rockstar ha comunque voluto differenziare il Dead Eye, dedicandone uno specificatamente per l'utilizzo delle pistole e uno per i fucili. Utilizzando le pistole, John potrà selezionare le parti vitali dei propri avversari, mirando strategicamente specifici bersagli mentre per il fucile l'attenzione sarà incentrata maggiormente sulla precisione, permettendo anche un adeguato livello di zoom. Le reazioni dei nostri avversari ai nostri colpi é assolutamente verosimile, soprattutto quando questi sono in groppa ai loro cavalli. La rappresentazione delle ferite e del sangue é assolutamente credibile così come il ragdoll che consente di rappresentare le sequenze di morte in modo veritiero. Ovviamente una software house notoriamente senza scrupoli come Rockstar non si é privata del sottile, quanto crudele, piacere di poter decidere di eliminare gli avversari sparando direttamente ai loro cavalli, con risultati per tanto efficaci quanto stilisticamente belli da vedere.

Dopo qualche decina di banditi morti e il salvataggio della ragazza, sarete finalmente pronti per esplorare gli sterminati scenari posti sullo schermo da Rockstar. Il gioco é infatti suddiviso in tre enormi macro aree: La frontiera Americana, Messico e le Grandi Pianure, ognuna di esse contraddistinte da scenari appropriati e interamente esplorabili. Per aiutarvi nella perlustrazione delle aree potrete disporre di uno dei tanti treni che attraverseranno regolarmente le regioni, saltandoci letteralmente al volo oppure, logicamente con il vostro cavallo. Rockstar ha riposto particolare attenzione a riprodurre realisticamente il vostro fido compagno di viaggio non solo da un punto di vista strettamente tecnico, ma dotandolo anche di una certa intelligenza artificiale che vi sarà molto utile anche negli scontri a fuoco. Ad ogni modo, in groppa al vostro cavallo potrete raggiungere i punti più degli scenari godendovi scenari mozzafiato. Ammirare le immense distese offerte dal gioco non sono una vera gioia per gli occhi ma é un elemento che contribuisce attivamente nel gameplay stesso perché ogni area, edificio o capanna vista dal punto d'osservazione sarà realmente visitabile e utile ai fini delle nostre missioni.

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Red Dead Redemption

Mettiamo da parte la fredda patina di giornalisti "seri" e ci esponiamo: Red Dead Redemption ci piace. Anzi, di più: ci ha conquistato. Le (purtroppo) poche ore passate in compagnia dell'ultimo nato in casa Rockstar ci hanno convinto appieno e siamo convinti che Redemption sarà il prossimo, ennesimo, successo della casa di GTA.

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