Resident Evil 3: Nemesis
di
Redazione
Ciò che é rimasto del tutto invariato, é invece il sistema di inventario. Il classico schermo con la segnalazione dei battiti cardiaci della nostra eroina non sembra voler cedere il passo a un eventuale rinnovamento, così come l'intera struttura di gestione. Gli strascichi del passato si sostanziano anche nel sistema di salvataggio, che mantiene la forma della macchina da scrivere e dei noti Ink Ribbon
LA RIVOLUZIONE TECONOLOGICA
Nel bene e nel male, la saga di Resident Evil rimane inconfondibile per aver affermato un'impostazione grafica ai tempi originale, ma che ora si rivela del tutto inadeguata. Rimane invariata, infatti, una struttura fatta di fondali pre renderizzati, sui quali si muovono personaggi poligonali e sono posti gli oggetti di rilievo. Se al momento della sua prima uscita una decisione in questo senso era giustificata da un hardware inadeguato a gestire un calcolo in tempo reale, ai tempi odierni non si può che storcere il naso nel vedere assolutamente inutilizzata tutta la potenza di calcolo delle attuali schede grafiche. Certo, si tratta pur sempre di un porting da PlayStation, eppure a fatica si accetterà una soluzione ormai del tutto sorpassata. Per di più, il design di alcune locazioni subisce delle concrete cadute di tono, né gli spazi aperti sono funzionali alla creazione di un'atmosfera che avrebbe potuto sopperire a queste carenze
La versione di prova, per di più, accusa una resa grafica scadente alle risoluzioni più elevate, denunciando parti dello schermo variamente sgranate e poco precise: sono bug che dovranno essere assolutamente risolti. Anche i personaggi avrebbero meritato qualche poligono in più, esigenza legittimata da texture mal realizzate e fortemente "traballanti". Insomma, il comparto tecnico mal si adatta ad una realtà fatta di tecnologie sempre più all'avanguardia e schede sempre più veloci e potenti. Quel che rimane é il classico Resident Evil che ormai tutti conoscono: attendere con ansia questo nuovo episodio o snobbarne con tranquillità l'uscita dipenderà dai gusti del videogiocatore. I più attaccati alla serie non potranno di certo farne a meno, ma i più "rivoluzionari" gireranno senz'altro altrove i loro interessi
LA RIVOLUZIONE TECONOLOGICA
Nel bene e nel male, la saga di Resident Evil rimane inconfondibile per aver affermato un'impostazione grafica ai tempi originale, ma che ora si rivela del tutto inadeguata. Rimane invariata, infatti, una struttura fatta di fondali pre renderizzati, sui quali si muovono personaggi poligonali e sono posti gli oggetti di rilievo. Se al momento della sua prima uscita una decisione in questo senso era giustificata da un hardware inadeguato a gestire un calcolo in tempo reale, ai tempi odierni non si può che storcere il naso nel vedere assolutamente inutilizzata tutta la potenza di calcolo delle attuali schede grafiche. Certo, si tratta pur sempre di un porting da PlayStation, eppure a fatica si accetterà una soluzione ormai del tutto sorpassata. Per di più, il design di alcune locazioni subisce delle concrete cadute di tono, né gli spazi aperti sono funzionali alla creazione di un'atmosfera che avrebbe potuto sopperire a queste carenze
La versione di prova, per di più, accusa una resa grafica scadente alle risoluzioni più elevate, denunciando parti dello schermo variamente sgranate e poco precise: sono bug che dovranno essere assolutamente risolti. Anche i personaggi avrebbero meritato qualche poligono in più, esigenza legittimata da texture mal realizzate e fortemente "traballanti". Insomma, il comparto tecnico mal si adatta ad una realtà fatta di tecnologie sempre più all'avanguardia e schede sempre più veloci e potenti. Quel che rimane é il classico Resident Evil che ormai tutti conoscono: attendere con ansia questo nuovo episodio o snobbarne con tranquillità l'uscita dipenderà dai gusti del videogiocatore. I più attaccati alla serie non potranno di certo farne a meno, ma i più "rivoluzionari" gireranno senz'altro altrove i loro interessi