Resident Evil 6

di Tommaso Alisonno
Resident Evil, tra trasformazioni varie, é in procinto di arrivare al sesto capitolo della serie numerica, ma già da tempo si é discostato dal limitato teatro di Raccoon City (di cui é uscito recentemente lo spin-off spiccatamente multy) per espandere le sue infezioni nel mondo intero. Così, tra T-virus, G-virus e Las Plagas, gli zombie e gli altri mostri dell'universo Capcom hanno ormai assunto l'aspetto che, in effetti, hanno sempre rivestito nella mente dell'Umbrella Corporation: armi biologiche da scatenare su altre nazioni.
Arriviamo pertanto a Resident Evil 6, appunto, il quale proporrà al giocatore ben tre campagne indipendenti da giocare nell'ordine preferito, ambientate inizialmente in tre angoli ben distanti del globo ma destinate a ricongiungersi nel climax finale. Protagonisti differenti e ambientazioni differenti, dunque, ma non solo: anche stili di gioco completamente diversi stando alle dichiarazioni della software house in quel del Captivate 2012. Diamo pertanto uno sguardo a quanto finora si é visto delle future avventure di Chris, Jake e Leon.




Il primo non dovrebbe aver bisogno di presentazioni: é sin dal primo RE che conosciamo Chris Redfield, a suo tempo membro della S.T.A.R.S., ma da sei mesi a capo di una speciale task-force BSAA che si recherà nella città cinese (fittizia) di Lanshiang dove é stato liberato un nuovo ceppo del bio-hazard, il C-virus - una sorta di mix dei tre succitati. Questo ha caratteristiche mutagene e rigenerative particolarmente spiccate: quando colpisce l'organismo, inizialmente lo tramuta in una crisalide da cui successivamente emerge il corpo mutato. Per quanto la maggior parte degli infetti si tramuti ancora una volta nel classico zombie senza cervello, capace tutt'al più di utilizzare semplici armi, alcuni evolvono fino ad uno stadio superiore, denominati J'Avo.
Stando alle dichiarazioni di Capcom, l'incontro con un J'Avo porterà ogni volta a scenari differenti: questo perché l'organismo sarà in grado di rigenerare i danni applicando volta per volta nuove mutazioni, col risultato che all'amputazione di un arto, per esempio, potrà seguire la crescita di un nuovo elemento assolutamente inaspettato, come un artiglio o un tentacolo. La campagna di Chris sarà particolarmente “action” ed incentrata pertanto sui combattimenti, afferma il Game Director Eiichiro Sasaki, ma non mancheranno le situazioni titpicamente horror che contraddistinguono da tempo immemore l'intera saga. Compagno di Redfield sarà Piers Nivens, personaggio introdotto col nome di Beards Nevence nel manga del brand: i due condividono un non-meglio-specificato episodio svoltosi sei mesi prima del gioco (sarà mostrato nel prologo), qualcosa che ha influenzato seriamente il modo di vedere il mondo e la personalità di Chris.



Da tutt'altra parte del globo terracqueo, più precisamente in Europa dell'Est, troviamo il nuovo personaggio Jake Muller, fino a pochi giorni fa noto semplicemente come “un mercenario più interessato ai soldi che non agli ideali”, ma che abbiamo scoperto essere nientemeno che Albert Wesker Jr. Il suo retaggio paterno lo rende particolarmente interessante dal punto di vista medico, visto che il T-virus e il G-virus non hanno su di lui effetti devastanti ma esclusivamente potenzianti; inoltre, il suo sangue costituisce certamente la base per trovare una cura contro il nuovo C-virus.
Inutile dire che un simile esemplare da laboratorio desta l'interesse di più di una superpotenza, e il “povero” Jake/AlbertJr si troverà braccato e costantemente in fuga, il tutto nello scenario della guerra civile che si sta svolgendo in Idonia (altro luogo fittizio). Sasaki afferma che questo permette di introdurre elementi horror di tipo totalmente differente rispetto alle altre storie: al momento non é però noto quali elementi di gameplay caratterizzeranno la sua campagna, essendo questo un asso che Capcom non intende calare fino al prossimo E3. Ad un personaggio nuovo viene accostata una vecchia faccia, anche se definire “vecchia” Sherry Birkin é quanto meno irrispettoso: la bambina di RE2 é cresciuta sotto la custodia del governo US per poi diventarne un agente speciale. La sua naturale immunità agli effetti del Virus la rende molto simile a Jake, e la loro accoppiata costituisce una sorta di inarrestabile squadra super-umana.
Terzo personaggio, terzo continente: Leon Kennedy inizia la sua avventura, forse la più “classica” nell'universo di Resident Evil, negli Stati Uniti, e più precisamente nel campus universitario Tall Oaks. Guarda caso, il campus viene preso di mira per un attacco terroristico proprio quando vi si trova il Presidente degli Stati Uniti, col risultato di trasformarlo in Zombie e non lasciando a Leon altra scelta se non quella di sopprimerlo. Comincia a quel punto la sua fuga dal campus in compagnia dell'agente speciale Helena Harper, già membro della scorta del fu-Presidente.



Leon, ci rivela il produttore Hiroyuki Kobayashi, é in un certo senso ancora il personaggio di riferimento per la serie. Laddove Chris guida una lotta senza frontiere né mezzi termini e Jake é guidato dal puro istinto di autoconservazione, Leon incarna ancora una volta una sorta di “paladino” che cerca prima di tutto di salvare gli altri - tant'é vero che rinuncerà ad un'ottima possibilità di salvezza per rimanere nel Campus in cerca della figlia di altri sopravvissuti. L'atmosfera tesa e l'impossibilità di sapere “quando i cadaveri si risolleveranno sui loro piedi” cercano di ricreare l'ansia e gli elementi horror propri del primo RE, confermando che quello di Leon é probabilmente il capitolo più “classico”.
E' limitatamente in questo episodio che si svolge la prima Demo portata da Capcom al Captivate, in cui Leon prende in mano la pistola solo dopo circa quindici minuti di filmati e cut-scene. Dopo la trasformazione e la morte del Presidente, Leon ed Helena tentano la fuga solo per incontrare un membro della scorta, in cui tra l'altro l'infezione sta avendo il suo corso, che cerca di speratamente la figlia: é per salvare questa che Leon rinuncia alla fuga (nonostante le proteste di Helena). La ricerca della ragazza li porterà ben presto in un parcheggio dove il terzo incomodo completerà la sua trasformazione, e dove piomberanno i primi zombie in quantità importante: giusto un assaggino del nuovo sistema di combattimento in cui, per la gioia dei tanti che l'hanno richiesto, sarà finalmente possibile prendere la mira e muoversi contemporaneamente - ma la Demo termina subito dopo.
Capcom, nelle parole di Sasaki, afferma che ciascuna delle avventure di Resident Evil 6 avrà una durata di poco inferiore a RE5, ma che naturalmente la presenza di tre di esse porterà ad una giocabilità totale di circa 30 ore. É pur vero che, come accennato, le storie tenderanno a riunirsi in quel della Cina nei capitoli finali, e pertanto alcuni ambienti saranno “ricalcati” da due di esse o anche da tutte e tre, ma come più volte garantito, ciascuna delle tre manterrà sempre uno spirito e delle caratteristiche uniche, differenti dalle altre due.



Avrete sicuramente notato che in tutte le situazioni al protagonista sarà affiancato un comprimario (Chris-Piers, Jake-Sherry, Leon-Helena): questo perché Resident Evil 6 permetterà di giocare le tre campagne in modalità cooperativa insieme ad un altro giocatore, tra l'altro con un sistema di drop-in/drop-out che non obbligherà a organizzare sessioni multiplayer apposite. Oltre a questa modalità, il multy sarà garantito da una nuova modalità “Mercenari” su cui però Capcom non si é sbottonata: si parla comunque di missioni cooperative fino a 6 giocatori simultaneamente. L'ultima notizia dal Captivate é la già segnalata variazione della data di release, che dal 22 Novembre anticipa fino al 2 Ottobre. Come già si sa, il prossimo appuntamento sarà all'E3 di Giugno con Jake Muller, mentre la Demo arriverà a Luglio su Xbox360 e a Settembre su PSN - ma solo per chi possiederà il coupon contenuto nella confezione di Dragon's Dogma.
Fino a questi appuntamenti, gli screenshot e il nuovo trailer sono tutto ciò che ci resta da offrirvi su Resident Evil 6: stay tuned!