Resident Evil: Code Veronica

Proseguendo nell'esplorazione di Code Veronica é impossibile non soffermarsi sul suo eccellente aspetto grafico: a partire dalle inquadrature che non intralciano mai l'azione, per proseguire con la cura realizzativa delle ambientazioni (desolate, tetre, ma allo stesso tempo ricche di particolari) e per finire con alcuni dei migliori modelli 3D mai visti sui nostri schermi. Code Veronica ha un taglio molto più cinematografico dei suoi predecessori, un po' per l'uso della regia dinamica, ma soprattutto per la massiccia presenza di intermezzi animati (realizzati con lo stesso motore grafico del gioco) ad arricchire la narrazione. Unici difetti riscontrati, le ombre dei personaggi, ancorate al classico "cerchio nero" di tutti i Resident Evil (bruttissimo a vedersi) e il gameplay, identico a tutti gli altri episodi, macchine da scrivere comprese

Nel caso qualcuno si aspetti un qualche stravolgimento, é bene chiarire che l'impostazione di gioco é sempre la solita ricerca/fuga attraverso "stanze" di varie dimensioni (sì, le porte tra un locale e l'altro ci sono ancora) vista in tutti i precedenti capitoli, il che non é necessariamente un male, come ha dimostrato il successo dell'ottimo Dino Crisis. Inoltre, non sono da sottovalutare aspetti di rilievo come la realizzazione grafico/sonora, la lunghezza dell'avventura (un GD per ognuno dei due protagonisti, Claire e Chris) e le numerose varianti che verranno inserite nel titolo completo, dai finali alternativi alla scoperta di nuovi personaggi giocabili tra cui, si vocifera, Leon Kennedy di Resident Evil 2 e Rebecca Chambers, vista nel primo capitolo della serie. Tutti questi aspetti, se "mixati" a dovere, andranno a costituire un gioco di avventura senza precedenti (almeno su Dreamcast) e un degno successore degli apprezzatissimi vecchi episodi. Per dirla in parole semplici, si può affermare che, una volta provata questa demo, tutti i dubbi sulla prossima uscita di Resident Evil vengono svaniti, e credo che basti questo per concludere degnamente la preview e rimandare il giudizio definitivo alla fatidica data del 3 Febbraio 2000.