Resident Evil: Revelations
di
L'uscita di Resident Evil: Revelations su Nintendo 3DS é stato uno di quei momenti che i fan della saga aspettavano e sognavano da tanto tempo. Il capitolo portatile dell'horror videoludico per eccellenza, ha infatti segnato il ritorno a quegli elementi survival che in molti avevamo lamentato come mancante nel quinto capitolo ufficiale.
Lamentele che in buona parte si sono intensificate dopo l'arrivo nei negozi di Resident Evil 6, titolo in grado di segnare in maniera ancora più netta (eccezione fatta in parte per la campagna di Leon) una deriva totalmente action. Proprio per questo motivo, gli sviluppatori di Capcom hanno deciso di portare su Xbox360, PS3, PC e WiiU il capitolo portatile, realizzando un porting che abbiamo avuto modo di provare nella sua natura PC. In questo articolo vi raccontiamo le nostre sensazioni.
Gli zombie si trasferiscono in salotto!
Trattandosi di un porting a tutti gli effetti, parlare della trama risulta in parte superfluo. La storia raccontata in questo capitolo ci narra di TerraGrigia, una città quasi utopica creata nel Mar Mediterraneo in collaborazione tra UE e USA. Una metropoli in grado di dimostrare come l'energia verde e rinnovabile sia sufficiente per creare un ambiente eco sostenibile. Tutto degenererà ovviamente nel momento in cui un gruppo terroristico non solo attaccherà la città, portandola al collasso, ma cercherà di progettare anche un attacco biologico inquinando le acque con un nuovo virus chiamato: T-abyss.
Nel corso dei dodici capitoli che compongono l'avventura principale, saggiamente suddividisi come puntate di un telefilm con tanto di riepilogo delle puntate precedenti, a turno impersoneremo Chris, Jill e altri nuovi personaggi. Il tutto in un contesto che, sopratutto nelle sezioni di Jill ambientate sulla nave da crociera Queen Zenobia, ricorda molto da vicino gli albori della serie e la famigerata magione. Chiavi con forme particolari, enigmi, suspense e atmosfera, sono solo alcuni degli elementi che con molta saggezza gli sviluppatori di Capcom hanno deciso di reinserire all'interno di questo capitolo. L'azione stessa risulterà più solitaria, compassata e decisamente meno frenetica; tranne rarissimi casi, infatti, difficilmente ci troveremo a dover affrontare orde di zombie.
Evitando ulteriori discorsi sulla trama che lasciamo come approfondimento per la recensione futura, é giusto analizzare quello che gli sviluppatori su riusciti a tirare furi dall' MT Framework nel passaggio da 3DS a PC e console casalinghe.
La prima novità che balza subito all'occhio é ovviamente una cura nei modelli poligonali dei protagonisti e relativi partner decisamente appagante. Sotto questo aspetto sia la mole poligonale che le definizione delle texture é stata implementata in maniera corretta e il passaggio ad una potenza di calcolo maggiore ha giovato nettamente in positivo.
Discorso leggermente diverso per quanto riguarda il contesto di gioco. Se infatti il colpo d'occhio é d'impatto e valido sotto la maggior parte degli aspetti, é proprio guardando questo elemento che si scopre la vera natura tecnica del titolo. Un occhio attento non farà, infatti, fatica a notare texture in bassa definizione o slavate, qualche pixel sgranato e altre piccole imperferzioni. Tutti segni di un passaggio che comunque bisogna lodare vista la base di partenza tecnica (ottima su 3DS, ma decisamente inferiore alle console casalinghe) e che dimostra sotto più di un aspetto l'estrema maleabilità del motore grafico.
La versione da noi testata, essendo PC nelle impostazioni di gioco ci ha inoltre permesso di andare ad attivare ulteriori filtri di anti aliasing e di mantenere il frame rate stabile sui 60 fps (era possibile selezionare anche 30 o 120). Queste scelte hanno reso il gioco decisamente più fluido e pulito visivamente, snellendo in maniera consistente anche il gameplay, che paragonato alla versione originale risulta vistosamente meno legnoso.
Sotto l'aspetto audio, invece, segnaliamo la presenza anche in questo codice preliminare della lingua italiana che come già sottolineato nella nostra recensione 3DS offre al giocatore un doppiaggio totale nella lingua del Bel Paese con una scelta a livello di doppiatori particolarmente azzeccata, in grado di coinvolgere e dare profondità ai dialoghi tra i diversi personaggi.
Raid in compagnia
Oltre a buona parte della campagna, la versione preview del codice ci ha permesso di mettere le mani su una modalità aggiuntiva che ha l'onere e l'onore di allungare la longevità del prodotto una volta completata la campagna principale. In questa modalità di gioco dovremo, in compagnia di un altro amico, cercare di portare a termine diversi compiti all'interno di livelli di gioco già visitati durante la campagna (20 in tutto). Le due modalità di gioco “fosso” e “baratro” trasformano in sostanza in una sorta di modalità arcade frenetica e cooperativa la natura più compassata del titolo. A questo si aggiunge un ulteriore stimolo dato dalla presenza di una forte componente di personalizzazione. Sia giocando la modalità - oppure semplicemente progredendo nella storia - si acquisiranno dei PB che si potranno spendere all'interno di uno shop per sbloccare nuove armi, attachments per quelle già sbloccate e diversi tipi di potenziamenti. Non bisogna inoltre dimenticare che si potranno scegliere diversi tipi di personaggi e ognuno di essi avrà un livello di crescita in termini di esperienza che livello dopo livello offrirà nuove caratteristiche da poter sfruttare a proprio favore.
Sebbene la possibilità di testarlo in cooperativa non ci é stata possibile, anche affrontare qualche livello in solitaria ci ha divertito, grazie soprattutto ad una frenesia e un grado di sfida decisamente superiore alla campagna.
Insomma, come avrete sicuramente notato, questo primo contatto ravvicinato e prolungato con il porting per home console di Resident Evil: Revelations ci ha colpito in maniera netta e decisa. Seppur gli elementi che richiamo alla versione portatile si notano con un minimo di occhio clinico, nel complesso non si può che complimentarsi con Capcom per quanto offre ai giocatori. Un prodotto che punta decisamente al cuore dei nostalgici delle origini della saga. Appuntamento a fine maggio per il verdetto finale.
Lamentele che in buona parte si sono intensificate dopo l'arrivo nei negozi di Resident Evil 6, titolo in grado di segnare in maniera ancora più netta (eccezione fatta in parte per la campagna di Leon) una deriva totalmente action. Proprio per questo motivo, gli sviluppatori di Capcom hanno deciso di portare su Xbox360, PS3, PC e WiiU il capitolo portatile, realizzando un porting che abbiamo avuto modo di provare nella sua natura PC. In questo articolo vi raccontiamo le nostre sensazioni.
Gli zombie si trasferiscono in salotto!
Trattandosi di un porting a tutti gli effetti, parlare della trama risulta in parte superfluo. La storia raccontata in questo capitolo ci narra di TerraGrigia, una città quasi utopica creata nel Mar Mediterraneo in collaborazione tra UE e USA. Una metropoli in grado di dimostrare come l'energia verde e rinnovabile sia sufficiente per creare un ambiente eco sostenibile. Tutto degenererà ovviamente nel momento in cui un gruppo terroristico non solo attaccherà la città, portandola al collasso, ma cercherà di progettare anche un attacco biologico inquinando le acque con un nuovo virus chiamato: T-abyss.
Nel corso dei dodici capitoli che compongono l'avventura principale, saggiamente suddividisi come puntate di un telefilm con tanto di riepilogo delle puntate precedenti, a turno impersoneremo Chris, Jill e altri nuovi personaggi. Il tutto in un contesto che, sopratutto nelle sezioni di Jill ambientate sulla nave da crociera Queen Zenobia, ricorda molto da vicino gli albori della serie e la famigerata magione. Chiavi con forme particolari, enigmi, suspense e atmosfera, sono solo alcuni degli elementi che con molta saggezza gli sviluppatori di Capcom hanno deciso di reinserire all'interno di questo capitolo. L'azione stessa risulterà più solitaria, compassata e decisamente meno frenetica; tranne rarissimi casi, infatti, difficilmente ci troveremo a dover affrontare orde di zombie.
Evitando ulteriori discorsi sulla trama che lasciamo come approfondimento per la recensione futura, é giusto analizzare quello che gli sviluppatori su riusciti a tirare furi dall' MT Framework nel passaggio da 3DS a PC e console casalinghe.
La prima novità che balza subito all'occhio é ovviamente una cura nei modelli poligonali dei protagonisti e relativi partner decisamente appagante. Sotto questo aspetto sia la mole poligonale che le definizione delle texture é stata implementata in maniera corretta e il passaggio ad una potenza di calcolo maggiore ha giovato nettamente in positivo.
Discorso leggermente diverso per quanto riguarda il contesto di gioco. Se infatti il colpo d'occhio é d'impatto e valido sotto la maggior parte degli aspetti, é proprio guardando questo elemento che si scopre la vera natura tecnica del titolo. Un occhio attento non farà, infatti, fatica a notare texture in bassa definizione o slavate, qualche pixel sgranato e altre piccole imperferzioni. Tutti segni di un passaggio che comunque bisogna lodare vista la base di partenza tecnica (ottima su 3DS, ma decisamente inferiore alle console casalinghe) e che dimostra sotto più di un aspetto l'estrema maleabilità del motore grafico.
La versione da noi testata, essendo PC nelle impostazioni di gioco ci ha inoltre permesso di andare ad attivare ulteriori filtri di anti aliasing e di mantenere il frame rate stabile sui 60 fps (era possibile selezionare anche 30 o 120). Queste scelte hanno reso il gioco decisamente più fluido e pulito visivamente, snellendo in maniera consistente anche il gameplay, che paragonato alla versione originale risulta vistosamente meno legnoso.
Sotto l'aspetto audio, invece, segnaliamo la presenza anche in questo codice preliminare della lingua italiana che come già sottolineato nella nostra recensione 3DS offre al giocatore un doppiaggio totale nella lingua del Bel Paese con una scelta a livello di doppiatori particolarmente azzeccata, in grado di coinvolgere e dare profondità ai dialoghi tra i diversi personaggi.
Raid in compagnia
Oltre a buona parte della campagna, la versione preview del codice ci ha permesso di mettere le mani su una modalità aggiuntiva che ha l'onere e l'onore di allungare la longevità del prodotto una volta completata la campagna principale. In questa modalità di gioco dovremo, in compagnia di un altro amico, cercare di portare a termine diversi compiti all'interno di livelli di gioco già visitati durante la campagna (20 in tutto). Le due modalità di gioco “fosso” e “baratro” trasformano in sostanza in una sorta di modalità arcade frenetica e cooperativa la natura più compassata del titolo. A questo si aggiunge un ulteriore stimolo dato dalla presenza di una forte componente di personalizzazione. Sia giocando la modalità - oppure semplicemente progredendo nella storia - si acquisiranno dei PB che si potranno spendere all'interno di uno shop per sbloccare nuove armi, attachments per quelle già sbloccate e diversi tipi di potenziamenti. Non bisogna inoltre dimenticare che si potranno scegliere diversi tipi di personaggi e ognuno di essi avrà un livello di crescita in termini di esperienza che livello dopo livello offrirà nuove caratteristiche da poter sfruttare a proprio favore.
Sebbene la possibilità di testarlo in cooperativa non ci é stata possibile, anche affrontare qualche livello in solitaria ci ha divertito, grazie soprattutto ad una frenesia e un grado di sfida decisamente superiore alla campagna.
Insomma, come avrete sicuramente notato, questo primo contatto ravvicinato e prolungato con il porting per home console di Resident Evil: Revelations ci ha colpito in maniera netta e decisa. Seppur gli elementi che richiamo alla versione portatile si notano con un minimo di occhio clinico, nel complesso non si può che complimentarsi con Capcom per quanto offre ai giocatori. Un prodotto che punta decisamente al cuore dei nostalgici delle origini della saga. Appuntamento a fine maggio per il verdetto finale.