Resident Evil: The Darkside Chronicles
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Il recente successo di Umbrella Chronicles ha riaperto una strada che in tanti credevano (o speravano) fosse ormai definitivamente chiusa dopo i clamorosi flop di Gun Survivor e Dead Aim, sparatutto su binari sulla falsariga del capostipite The House of Dead, che sfruttavano il popolare marchio di Resident Evil. Ripartendo dalle più che buone premesse del suo predecessore, anche in Resident Evil: The Darkside Chronicles, ci sarà ampio spazio tra una sparatoria e l'altra, per l'aspetto narrativo che cercherà di far luce (o di mostrarci un nuovo punto di vista) su alcuni degli avvenimenti più importanti degli episodi della serie principale, in questo caso Code Veronica e Resident Evil 2.
Proprio su quest'ultimo si basava il primo livello della versione preliminare da noi esaminata; selezionando Claire Redfield o Leon Kennedy abbiamo potuto rivivere le concitate fasi relative al loro arrivo a Raccon City e la fuga verso l'apparente sicura stazione di polizia. Accanto però al piacere (ed al brivido) di ripercorrere i primi passi dell'accoppiata Claire/Leon, abbiamo avuto modo di scendere diverse migliaia di chilometri più a sud, per scoprire più da vicino l'operazione Javier, che vede coinvolto oltre che Leon anche Krauser (il mercenario già apparso in Resident Evil 4). Questa inedita sezione sarà ambientata in un villaggio sudamericano letteralmente invaso dal fango, da zombie, e da altre creature paludose poco raccomandabili.
Il sistema di controllo abbastanza similmente ad Umbrella Chronicles, si affida esclusivamente al Wii Remote, meglio ancora se alloggiato all'interno della Wii Zapper per una maggiore comodità d'utilizzo. Puntando il “telecomando” verso lo schermo tv avremo modo di prendere la mira con una precisione decisamente più accurata rispetto ad un classico pad. Il tasto B funge da grilletto, mentre mediante la croce digitale avremo modo di cambiare arma, una rapida scossa del Wii Mote equivarrà a ricaricare, e se eseguita premendo il pulsante A brandiremo il nostro fido coltello, spesso ultima risorsa contro un non morto in rapido avvicinamento. Durante l'azione dovremo concentrarci non solo sui numerosi nemici che in alcuni casi ci si proietteranno addosso a vere e proprie ondate, ma anche a particolari elementi con cui interagire o ad oggetti da recuperare.
Come nel più classico degli fps un buon colpo verso un bidone esplosivo ci farà risparmiare un buon quantitativo di preziosi proiettili, e così soprattutto al livello di difficoltà più alto bisognerà cercherà di sfruttare le risorse che l'ambiente offre per avere la meglio con meno patemi. L'attenzione del giocatore dovrà essere rivolta anche verso eventuali spray medici o erbe curative, che in taluni casi appariranno per qualche secondo davanti ai nostri occhi per poi sparire per sempre se non recuperate con tempismo. A differenza di Umbrella Chronicles, almeno nelle sezioni che abbiamo potuto provare, il ritmo di gioco pare leggermente inferiore per dare un tocco di maggior realismo all'azione ed alla narrazione. Saranno molti i dialoghi tra i due personaggi, che ricordiamo agiranno sempre in coppia, ed i filmati di intermezzo, ma anche durante le sessioni di gioco capiterà per esempio di inciampare e di dover quindi sparare per qualche secondo da terra da posizione tutt'altro che ottimale.
Uno dei punti di forza di Darkside sarà sicuramente legato all'aspetto cooperativo, dato che basterà un altro Wii Remote (senza necessità di Nunchuck) per giocare insieme ad un amico, divedendosi onori ed oneri. Graficamente il titolo necessità ancora di una messa a punto, sulla stabilità del frame rate non si discute, ma gli ambienti (nonostante contengano un maggior numero di elementi d'interazione) non vantano ancora quella pulizia e quel livello di dettaglio che si aspetta da una produzione Capcom.
Previsto per la fine di novembre, The Darkside Chronicles dovrà affrontare una coraggiosa sfida, riproporre ed ampliare la formula del suo predecessore cercando nel contempo di coniugare i favori degli amanti della serie “classica”
Proprio su quest'ultimo si basava il primo livello della versione preliminare da noi esaminata; selezionando Claire Redfield o Leon Kennedy abbiamo potuto rivivere le concitate fasi relative al loro arrivo a Raccon City e la fuga verso l'apparente sicura stazione di polizia. Accanto però al piacere (ed al brivido) di ripercorrere i primi passi dell'accoppiata Claire/Leon, abbiamo avuto modo di scendere diverse migliaia di chilometri più a sud, per scoprire più da vicino l'operazione Javier, che vede coinvolto oltre che Leon anche Krauser (il mercenario già apparso in Resident Evil 4). Questa inedita sezione sarà ambientata in un villaggio sudamericano letteralmente invaso dal fango, da zombie, e da altre creature paludose poco raccomandabili.
Il sistema di controllo abbastanza similmente ad Umbrella Chronicles, si affida esclusivamente al Wii Remote, meglio ancora se alloggiato all'interno della Wii Zapper per una maggiore comodità d'utilizzo. Puntando il “telecomando” verso lo schermo tv avremo modo di prendere la mira con una precisione decisamente più accurata rispetto ad un classico pad. Il tasto B funge da grilletto, mentre mediante la croce digitale avremo modo di cambiare arma, una rapida scossa del Wii Mote equivarrà a ricaricare, e se eseguita premendo il pulsante A brandiremo il nostro fido coltello, spesso ultima risorsa contro un non morto in rapido avvicinamento. Durante l'azione dovremo concentrarci non solo sui numerosi nemici che in alcuni casi ci si proietteranno addosso a vere e proprie ondate, ma anche a particolari elementi con cui interagire o ad oggetti da recuperare.
Come nel più classico degli fps un buon colpo verso un bidone esplosivo ci farà risparmiare un buon quantitativo di preziosi proiettili, e così soprattutto al livello di difficoltà più alto bisognerà cercherà di sfruttare le risorse che l'ambiente offre per avere la meglio con meno patemi. L'attenzione del giocatore dovrà essere rivolta anche verso eventuali spray medici o erbe curative, che in taluni casi appariranno per qualche secondo davanti ai nostri occhi per poi sparire per sempre se non recuperate con tempismo. A differenza di Umbrella Chronicles, almeno nelle sezioni che abbiamo potuto provare, il ritmo di gioco pare leggermente inferiore per dare un tocco di maggior realismo all'azione ed alla narrazione. Saranno molti i dialoghi tra i due personaggi, che ricordiamo agiranno sempre in coppia, ed i filmati di intermezzo, ma anche durante le sessioni di gioco capiterà per esempio di inciampare e di dover quindi sparare per qualche secondo da terra da posizione tutt'altro che ottimale.
Uno dei punti di forza di Darkside sarà sicuramente legato all'aspetto cooperativo, dato che basterà un altro Wii Remote (senza necessità di Nunchuck) per giocare insieme ad un amico, divedendosi onori ed oneri. Graficamente il titolo necessità ancora di una messa a punto, sulla stabilità del frame rate non si discute, ma gli ambienti (nonostante contengano un maggior numero di elementi d'interazione) non vantano ancora quella pulizia e quel livello di dettaglio che si aspetta da una produzione Capcom.
Previsto per la fine di novembre, The Darkside Chronicles dovrà affrontare una coraggiosa sfida, riproporre ed ampliare la formula del suo predecessore cercando nel contempo di coniugare i favori degli amanti della serie “classica”