Resistance 2

di Davide Ottagono
Che Resistance sia un First Person Shooter di punta, almeno nel panorama di PS3, non ci piove. Converrete con noi che la prima fatica in prima persona targata Insomniac abbia avuto una grande fortuna sul nuovo monolito Sony, grazie a tanti fattori. Fantasia, carisma, direzione artistica e, magari, anche l'essere una scelta obbligatoria per tutti i neo-acquirenti di PS3 hanno fatto in modo di innalzarlo a successo di critica e di pubblico.

Non é stata una sorpresa, quindi, l'annuncio che l'insonne team capitanato da Ted Price fosse già al lavoro su un seguito, nonostante i vari progetti ancora in corso (Ratchet&Clank in primis). Così, in un periodo in cui sollazzarsi con Quest for Booty e in cui sognare un Resistance versione portatile non é più frutto della nostra immaginazione, ci ritroviamo a parlare di quella che si preannuncia essere la vera rivoluzione del genere in questo fiammeggiante 2008 (sempre a scanso di fastidiosi ritardi).



Forti dell'esperienza acquisita col nuovo hardware, Insomniac ci mostra un tripudio di azione, effetti speciali e tanta genialità. Come ripetuto più volte da questi, lo stesso Resistance, a causa della fretta imposta agli sviluppatori, é stato messo in commercio come una versione castrata di quello che all'inizio era un enorme progetto. La dimostrazione? Resistance 2, dopo una profonda analisi, ci appare luminoso come lo sparatutto che avremo sempre desiderato ma che mai abbiamo potuto giocare, quasi come fosse un insistente sogno che arrogante ci richiama alle armi. Sergente Nathan Hale, sveglia: le armi sono proprio le tue, é ora di imbracciarle per la seconda volta. I Chimera sono tornati!

“Il mio nome é Nathan Hale... e mi rimangono 19 ore da vivere”

Ecco il modo in cui il nostro eroe si presenta al pubblico, dopo quasi un anno di assenza dalla scena video ludica: cambiato, risoluto, distrutto e... morente. Purtroppo é così, nemmeno il tempo di riabbracciarlo che già siamo destinati a perderlo nuovamente, questa volta per sempre. Cosa costringa il prode Nathan Hale a dover sopravvivere per sole altre 19 ore é un mistero che sicuramente sveleremo pad alla mano, ma l'idea di un suo ultimo, eroico sacrificio già permea i nostri cuori. Sarà il virus Chimera, precedentemente entratogli in corpo, a corroderlo dall'interno? O magari le motivazioni saranno legate alla nuova trama adibita per questo sequel? Sono ancora poche le certezze, nonostante l'uscita sia ormai imminente. L'unica sicurezza che abbiamo é che il nostro bel soldatino, rapito (come ben sappiamo) da un esercito di uomini in nero, sarà costretto ad abbandonare il Regno Unito che ha fatto da sfondo al capitolo originale per essere portato di peso nelle più ventilate lande dell'Islanda e ad unirsi alle “Sentinelle”, un gruppo segreto di cui non sappiamo scopi e moventi.

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State pur certi però che, sebbene la minaccia Chimera sia stata sventata nei territori bretoni, il ceppo virulento protagonista delle vicende tornerà alla riscossa più forte e numeroso che mai: per mezzo del nuovo copione, inoltre, ci ritroveremo catapultati in affascinanti scenografie da Nuovo Continente. La grandiosità di San Francisco o di Chicago, forti delle loro riconoscibilissime strutture, ci faranno dimenticare ben presto le desolate radure del Somerset o i grigissimi vicoletti cittadini di Manchester, siatene certi. Ottima anche l'idea di spostare la narrazione agli occhi di Hale: gettata l'idea delle diapositive consunte con voce fuoricampo che tanto abbiamo odiato nel capitolo precedente, ora il tutto ci coinvolge con un ritmo più hollywoodiano e una maggiore immedesimazione, fattore che faticava ad emergere in precedenza a causa della rigida impostazione dello sceneggiato.

“Sì, siamo riusciti a fermare l'ondata. Ma... Che diavolo é quel coso?!?”

Proprio prima parlavamo di Chicago: é esattamente Chicago il primo campo di battaglia mostratoci nella demo rilasciata, purtroppo ancora non pubblica. Lo stile di Resistance e dei suoi pazzoidi creatori é rimasto praticamente intatto, già solo partendo dall'armamentario. Non per niente il pelosissimo Ratchet é oggi famoso per i suoi fantasiosi strumenti di morte. Insomniac già una volta decise di trasportare ancora una volta il suo marchio di fabbrica nel nuovo sparatutto per PS3, e nemmeno con questo sequel ci sono stati cambi di rotta.

Affiancati alle usuali armi umane (ricordiamoci che si tratta di periodo post-Seconda Guerra Mondiale), troveremo ancora una volta il felino Bulls-Eye (capace di attaccare un segnalino al nemico permettendoci di non sbagliare colpo), il mortale Auger (chi non ha mai sognato un'arma trapassa-pareti?) e chi più ne ha più ne metta. Come ben sa chi ha giocato al primo capitolo, se in un normale FPS sparare é d'obbligo, farlo in Resistance é un piacere: Resistance 2 non sarà di certo l'eccezione alla regola. Equipaggiatosi così una versatile carabina, il buon Price ci mostra di cosa é effettivamente capace la sua nuova creatura. L'azione si dimostra nuovamente forsennata e, finalmente, un pelino più varia. In pochi minuti passeremo da una nuotata in un laghetto stagnante infestato da coccodrilli Chimera alla disattivazione di torrette tattiche nemiche, dal cecchinaggio di fameliche bestie appostate sul palazzo di fronte ad una disperata lotta, spalle al muro, contro un'ondata pressocché infinita di Grigioni.