Resistance 2
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Insomma, l'acqua alla gola di certo non mancherà... anche perché questo é solo l'antipasto prima della “sua” impressionante apparizione. Di chi, vi chiederete? Del fantomatico boss di fine livello, prima grande innovazione apportata da Insomniac nella propria saga. Già tempo fa vi descrivemmo i mefistofelici piani del team di implementare aberrazioni assassine alte 20 piani e, che ci crediate o no, ora l'abbiamo finalmente davanti: una figura magnifica e possente, una visione massiccia che solo Fumito Ueda con il suo Shadow of the Colossus era riuscito fin'ora a regalarci. “Tutto fumo e niente arrosto”, mai proverbio é stato così azzeccato prima.
Diciamo questo perché se, da un lato, la comparsa di questo palazzo semovente lascia basiti, dall'altro la sensazione di evento completamente scriptato lascia l'amaro in bocca. C'é da precisare che, in ogni caso, la scena vera e propria di battaglia col boss é stata appositamente censurata per lasciare spazio esclusivamente a questa sorta di prologo, in cui verremo sballottolati da un palazzo all'altro, quasi come fossimo una pallina anti-stress con cui sollazzarsi.
“Capitano, ci sono novità dal fronte!”
(Spettacolare) demo a parte, Resistance 2 cosa promette di aggiungere? Troveremo migliorie già nel grado di difficoltà, precedentemente fin troppo sbilanciato in favore dei nemici: gli sviluppatori, infatti, promettono di ricalibrare la barra della vita e di abbandonare il sistema di recupero basato sui medikit, abbracciando così soluzioni più realistiche, come succede negli ultimi Call of Duty. Restando prettamente in campo single player, da citare la presenza di un nuovo letale veicolo, il Camaleonte. Il nome é tutto un programma: capace di mimetizzarsi con l'ambiente circostante - da qui il suo nome - questa versione potenziata dell'Errante (ebbene si, ancora più potenziata) rappresenta il principale baluardo di sfondamento della fanteria Chimera. Un mostro assassino sicuramente da non sottovalutare, soprattutto in quelle zone anguste che tanto vi fanno temere un'imboscata da infarto assicurato.
In ogni caso, le più grandi novità non sono da ricercare nella campagna single player, comunque limata, ma nell'online, fattore vitale per ogni gioco di nuova generazione che si rispetti. Per chi ha paura di fare i primi passi nel malvagio e competitivo mondo della rete, ci sarà una fantastica modalità cooperativa ad attenderli, capace di supportare fino allo strabiliante numero di 8 giocatori. Per venire incontro alla differente potenza di fuoco, gli sviluppatori hanno pensato bene non solo di aumentare il numero di nemici su schermo, ma soprattutto di allestire una campagna completamente differente da quella in singolo, giusto per incrementare la carne al fuoco.
Come se non bastasse, “lavoro di squadra” sarà la nuova parola d'ordine: solo la perfetta cooperazione tra tutti i membri del team e la sapiente unione delle differenti abilità permetterà al plotone di avanzare. Differenti abilità? Sì, avete capito bene. Prima di fiondarsi a sforacchiare crani Chimera in cooperativa, ci verrà chiesto di scegliere una tipologia di soldato tra le tre disponibili: Soldato Pesante, Soldato Speciale e Medico. Il primo sarà capace di trasportare un armamentario da far impallidire un body builder, utile nelle situazioni più concitate e adatto a chiunque voglia spargere sangue senza pensarci su due volte; il secondo, invece, sarà l'usuale combattente dalle statistiche bilanciate, veloce e mortale in egual modo.
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Dotato di un'arma con mirino telescopico potenziato, é consigliato ai giocatori che preferiscono rimanere fuori dalla lotta; ultimo, ma non per importanza, il medico, vitale (nel vero senso della parola) per ogni compagnia che si rispetti. Mietendo vittime, infatti, riempirà un apposito indicatore, pronto per essere svuotato in ogni commilitone in difficoltà per una sana pompata di energia. Riuscirete a farne a meno?
Il fattore online
Sebbene sembri impossibile da credere, la cooperativa a 8 giocatori era solo la punta di un iceberg ben più grosso, che a breve andremo a sciogliere. Questo paragrafo é dedicato a tutti coloro che godono nello spaccare il didietro di persone in carne ed ossa, a tutti quelli che aspirano a fama e gloria nell'unico mondo - quello virtuale - in cui é possibile rendere legale ogni nostra voglia più repressa: questo capitolo é dedicato agli amanti della competizione online nuda e cruda. Dopo gli eccellenti risultati del primo Resistance, di certo Insomniac non se ne sarebbe stata a guardare mentre la concorrenza sfornava ogni volta qualcosa di più alto livello.
Il team di sviluppo non rimane in silenzio. “Sessanta”. Sessanta giocatori contemporaneamente in una partita, grazie a dei server completamente dedicati? Un record (o un sogno?) che diventa realtà, insomma, e che solo il futuro M.A.G., annunciato al recente E3, promette di battere. Aggiungiamoci poi un sistema di lobby estremamente user friendly, la messaggistica online, le classifiche mondiali, un sistema di classi calibrato allo spasmo, medaglie da vincere grazie al nostro valore e server - come sempre - completamente gratuiti, e siamo praticamente a cavallo. Deathmatch, Deathmatch a squadre, Cattura la Bandiera, Assalto alle Basi: nonostante non si discostino dai canoni del genere, ce n'é davvero per tutti i gusti. Che sua maestà Halo 3 ed il neo-arrivato Call of Duty 4 vengano infine spodestati?
Il comparto tecnico
In veste di titolo di lancio, il Resistance originale - graficamente parlando - non era davvero niente male. Certo, rivedere oggi quello che fu il più grande successo della line-up iniziale di PS3 non é molto diverso dal contemplare l'immondizia sotto casa, colore compreso, ma di sicuro dopo tutto questo tempo qualche passo in avanti é stato fatto, no? Basta vedere il prodigioso Armi di Distruzione, forse il titolo che più di tutti oggigiorno lascia a bocca aperta (e non ce ne vogliano Uncharted o Gears of War) per comprendere in modo tangibile i passi avanti fatti dalla software house. Come ci si presenta quindi Resistance 2? Magari non al passo degli ultimi capolavori, ma di certo infinitamente migliore del suo diretto prequel.
Effetti particellari, vastità degli scenari, modellazione poligonale, definizione texturiale, nuovo sistema di illuminazione dinamica, frame rate costante: qualunque cosa, seppur più di una volta altalenante a causa di un codice ancora acerbo, si presenta al meglio ed in linea con l'alta qualità generale. Se poi ci aggiungiamo che può ancora essere migliorato nei mesi a venire, prima del suo approdo sugli scaffali, non possiamo che augurare a queste bestie da soma un buon lavoro, correlato da un applauso davvero meritato (la sola renderizzazione del boss é quanto di più bello si sia visto nell'ultimo periodo videoludico).
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Diciamo questo perché se, da un lato, la comparsa di questo palazzo semovente lascia basiti, dall'altro la sensazione di evento completamente scriptato lascia l'amaro in bocca. C'é da precisare che, in ogni caso, la scena vera e propria di battaglia col boss é stata appositamente censurata per lasciare spazio esclusivamente a questa sorta di prologo, in cui verremo sballottolati da un palazzo all'altro, quasi come fossimo una pallina anti-stress con cui sollazzarsi.
“Capitano, ci sono novità dal fronte!”
(Spettacolare) demo a parte, Resistance 2 cosa promette di aggiungere? Troveremo migliorie già nel grado di difficoltà, precedentemente fin troppo sbilanciato in favore dei nemici: gli sviluppatori, infatti, promettono di ricalibrare la barra della vita e di abbandonare il sistema di recupero basato sui medikit, abbracciando così soluzioni più realistiche, come succede negli ultimi Call of Duty. Restando prettamente in campo single player, da citare la presenza di un nuovo letale veicolo, il Camaleonte. Il nome é tutto un programma: capace di mimetizzarsi con l'ambiente circostante - da qui il suo nome - questa versione potenziata dell'Errante (ebbene si, ancora più potenziata) rappresenta il principale baluardo di sfondamento della fanteria Chimera. Un mostro assassino sicuramente da non sottovalutare, soprattutto in quelle zone anguste che tanto vi fanno temere un'imboscata da infarto assicurato.
In ogni caso, le più grandi novità non sono da ricercare nella campagna single player, comunque limata, ma nell'online, fattore vitale per ogni gioco di nuova generazione che si rispetti. Per chi ha paura di fare i primi passi nel malvagio e competitivo mondo della rete, ci sarà una fantastica modalità cooperativa ad attenderli, capace di supportare fino allo strabiliante numero di 8 giocatori. Per venire incontro alla differente potenza di fuoco, gli sviluppatori hanno pensato bene non solo di aumentare il numero di nemici su schermo, ma soprattutto di allestire una campagna completamente differente da quella in singolo, giusto per incrementare la carne al fuoco.
Come se non bastasse, “lavoro di squadra” sarà la nuova parola d'ordine: solo la perfetta cooperazione tra tutti i membri del team e la sapiente unione delle differenti abilità permetterà al plotone di avanzare. Differenti abilità? Sì, avete capito bene. Prima di fiondarsi a sforacchiare crani Chimera in cooperativa, ci verrà chiesto di scegliere una tipologia di soldato tra le tre disponibili: Soldato Pesante, Soldato Speciale e Medico. Il primo sarà capace di trasportare un armamentario da far impallidire un body builder, utile nelle situazioni più concitate e adatto a chiunque voglia spargere sangue senza pensarci su due volte; il secondo, invece, sarà l'usuale combattente dalle statistiche bilanciate, veloce e mortale in egual modo.
Dotato di un'arma con mirino telescopico potenziato, é consigliato ai giocatori che preferiscono rimanere fuori dalla lotta; ultimo, ma non per importanza, il medico, vitale (nel vero senso della parola) per ogni compagnia che si rispetti. Mietendo vittime, infatti, riempirà un apposito indicatore, pronto per essere svuotato in ogni commilitone in difficoltà per una sana pompata di energia. Riuscirete a farne a meno?
Il fattore online
Sebbene sembri impossibile da credere, la cooperativa a 8 giocatori era solo la punta di un iceberg ben più grosso, che a breve andremo a sciogliere. Questo paragrafo é dedicato a tutti coloro che godono nello spaccare il didietro di persone in carne ed ossa, a tutti quelli che aspirano a fama e gloria nell'unico mondo - quello virtuale - in cui é possibile rendere legale ogni nostra voglia più repressa: questo capitolo é dedicato agli amanti della competizione online nuda e cruda. Dopo gli eccellenti risultati del primo Resistance, di certo Insomniac non se ne sarebbe stata a guardare mentre la concorrenza sfornava ogni volta qualcosa di più alto livello.
Il team di sviluppo non rimane in silenzio. “Sessanta”. Sessanta giocatori contemporaneamente in una partita, grazie a dei server completamente dedicati? Un record (o un sogno?) che diventa realtà, insomma, e che solo il futuro M.A.G., annunciato al recente E3, promette di battere. Aggiungiamoci poi un sistema di lobby estremamente user friendly, la messaggistica online, le classifiche mondiali, un sistema di classi calibrato allo spasmo, medaglie da vincere grazie al nostro valore e server - come sempre - completamente gratuiti, e siamo praticamente a cavallo. Deathmatch, Deathmatch a squadre, Cattura la Bandiera, Assalto alle Basi: nonostante non si discostino dai canoni del genere, ce n'é davvero per tutti i gusti. Che sua maestà Halo 3 ed il neo-arrivato Call of Duty 4 vengano infine spodestati?
Il comparto tecnico
In veste di titolo di lancio, il Resistance originale - graficamente parlando - non era davvero niente male. Certo, rivedere oggi quello che fu il più grande successo della line-up iniziale di PS3 non é molto diverso dal contemplare l'immondizia sotto casa, colore compreso, ma di sicuro dopo tutto questo tempo qualche passo in avanti é stato fatto, no? Basta vedere il prodigioso Armi di Distruzione, forse il titolo che più di tutti oggigiorno lascia a bocca aperta (e non ce ne vogliano Uncharted o Gears of War) per comprendere in modo tangibile i passi avanti fatti dalla software house. Come ci si presenta quindi Resistance 2? Magari non al passo degli ultimi capolavori, ma di certo infinitamente migliore del suo diretto prequel.
Effetti particellari, vastità degli scenari, modellazione poligonale, definizione texturiale, nuovo sistema di illuminazione dinamica, frame rate costante: qualunque cosa, seppur più di una volta altalenante a causa di un codice ancora acerbo, si presenta al meglio ed in linea con l'alta qualità generale. Se poi ci aggiungiamo che può ancora essere migliorato nei mesi a venire, prima del suo approdo sugli scaffali, non possiamo che augurare a queste bestie da soma un buon lavoro, correlato da un applauso davvero meritato (la sola renderizzazione del boss é quanto di più bello si sia visto nell'ultimo periodo videoludico).