Return to Castle Wolfenstein
di
Redazione
Il gioco potrà poi avvalersi di molti eventi particolari, gestiti via script dal motore del gioco in maniera conforme alle mosse del giocatore. Per fare un esempio, giungendo in un particolare ambiente del sotterraneo del castello, ci accorgeremo che tra i soldati tedeschi e alcuni "esperimenti" non corre buon sangue... vedremo un soldato combattere, finire le munizioni e... lasciare questa valle di lacrime. Noi, in quel momento, potremo decidere se interventire o se aspettare (del resto si tratta pur sempre di un nemico in meno...)
ARMI E BAGAGLI
La realizzazione tecnica di Return to Castle Wolfenstein non lascia certo a desiderare! A parte le bellissime fotografie che abbiamo fino ad oggi avuto modo di vedere, a parte la magnificenza della grafica e dell'illuminazione dinamica degli ambienti, quello che colpisce é la cura maniacale che é stata riposta in ogni singola cosa. L'implementazione delle armi e il loro utilizzo sono certamente un valido esempio di questa attenzione
Ogni singola arma, infatti, non é stata solamente riprodotta con una grande fedeltà a livello grafico, ma sono state studiate tutte le caratteristiche dinamiche che comporta l'utilizzo di ogni pistola, mitragliatrice, fucile. Tenere premuto all'impazzata il tasto di fuoco, infatti, peggiorerà progressivamente la mira, visto che l'effetto rinculo e la stanchezza ad esso associata tenderà a rendere i colpi molto meno precisi. Questa cosa sarà visivamente riportata con l'allargamento del canonico mirino, a indicare che l'area di arrivo dei proiettili si é ampliata notevolmente. Utilizzando il fucile da cecchino, invece, vedremo spuntare un nuovo indicatore che indicherà l'intensità del respiro del nostro alter ego digitale: il fucile pesa e mirare non é facile, specie quando si é stanchi e si ansima! Sono stati studiati addirittura gli impatti dei proiettili delle varie armi sulle varie superfici e ogni impatto sarà dinamicamente e visivamente credibile e in tal senso il primo posto assoluto, secondo noi, va allo splendido lanciafiamme, l'arma più spettacolare che ci sia capitato di vedere da anni a questa parte
ARMI E BAGAGLI
La realizzazione tecnica di Return to Castle Wolfenstein non lascia certo a desiderare! A parte le bellissime fotografie che abbiamo fino ad oggi avuto modo di vedere, a parte la magnificenza della grafica e dell'illuminazione dinamica degli ambienti, quello che colpisce é la cura maniacale che é stata riposta in ogni singola cosa. L'implementazione delle armi e il loro utilizzo sono certamente un valido esempio di questa attenzione
Ogni singola arma, infatti, non é stata solamente riprodotta con una grande fedeltà a livello grafico, ma sono state studiate tutte le caratteristiche dinamiche che comporta l'utilizzo di ogni pistola, mitragliatrice, fucile. Tenere premuto all'impazzata il tasto di fuoco, infatti, peggiorerà progressivamente la mira, visto che l'effetto rinculo e la stanchezza ad esso associata tenderà a rendere i colpi molto meno precisi. Questa cosa sarà visivamente riportata con l'allargamento del canonico mirino, a indicare che l'area di arrivo dei proiettili si é ampliata notevolmente. Utilizzando il fucile da cecchino, invece, vedremo spuntare un nuovo indicatore che indicherà l'intensità del respiro del nostro alter ego digitale: il fucile pesa e mirare non é facile, specie quando si é stanchi e si ansima! Sono stati studiati addirittura gli impatti dei proiettili delle varie armi sulle varie superfici e ogni impatto sarà dinamicamente e visivamente credibile e in tal senso il primo posto assoluto, secondo noi, va allo splendido lanciafiamme, l'arma più spettacolare che ci sia capitato di vedere da anni a questa parte
Return to Castle Wolfenstein
Return to Castle Wolfenstein
Return to Castle Wolfenstein sicuramente rappresenta un must per tantissimi giocatori. Per quelli che sono stati ammaliati dal gioco originale e anche per i nuovi arrivati, che possono godere di un gioco divertente e allo stato dell'arte dal punto di vista tecnico. L'unico difetto, al momento, è rappresentato dall'attesa che ancora ci separa dall'uscita di questo indubbio capolavoro.