Risen 2: Dark Waters

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Per chi sarà più fortunato (o semplicemente più furbo) capiterà spesso di trovarsi tra le mani delle mappe del tesoro che, ovviamente, segneranno particolari punti dell'isola in cui andare a scavare sopra le classiche e rosse X, sempre che siate muniti di pala. Altrimenti potrete dedicarvi alla ricerca dell'oro grezzo, anche in questo caso solo se dotati di piccone, a voi la scelta. Annunciata anche una divertente aggiunta al gameplay che però non abbiamo avuto modo di provare, ovvero una scimmia ammaestrata che fungerà da compagno irrinunciabile nelle nostre avventure e che a quanto pare eseguirà ordini utili come rubare particolari oggetti senza che il giocatore debba esporsi di suo. Per chi volesse perdere tempo nelle cittadine, sono presenti anche divertenti minigiochi come tiro al poligono o gare a chi beve di più, i cui esiti riempiranno o svuoteranno le vostre tasche, mentre per chi si stuferà dell'isola in cui si trova potrà esplorare l'arcipelago con la sua nave, anche in questo caso però si parla di ciò che i produttori hanno in mente nella versione definitiva.



I nemici dal canto loro saranno sin da subito tosti e capaci di provocare umiliazioni uniche (per chi avesse dubbi, niente autolivellamenti simil Skyrim) oltre che un design a tratti lovecraftiano capace di inquietare con spiacevoli sorprese durante le nostre passeggiate nelle rovine native. Il bestiario si é rivelato vario e impegnativo, da mostri marini di varia natura a creature del sottosuolo veramente spregevoli, mentre sul fronte umano si ha a che fare per lo più con i Nativi dell'isola (pirati e soldati si limiteranno a semplici duelli senza vizio di forma) che si sono rivelati anche i nemici più tosti, dotati di mosse acrobatiche e stili tali da farli sembrare dei ballerini. L'attenzione é fondamentale ed il tempismo vitale se si vuole sopravvivere. Questo non significa che i Nativi siano tutti nemici, le 2 isole che abbiamo potuto esplorare hanno mostrato anche villaggi pacifici ed inclini all'aiuto ne nostri confronti, dove si può commerciare o intraprendere missioni ancora più interessanti che ci porteranno ad esplorare ogni metro quadrato delle ambientazioni.

Le missioni sono di varia natura, si passa dal liberare dei prigionieri (vediamo chi si ricorda un certo Largo) al fare da messaggeri tra le varie fazioni fino a ricerche disparate di personaggi scomparsi e addirittura ad una serie di azioni per farsi notare dal capitano dei pirati. La varietà sarà una costante, ma questo ha portato ad un cambiamento per quanto riguarda il primo capitolo. Dove infatti c'erano 3 fazioni principali con la propria storia e le proprie capacità che modificavano abbastanza radicalmente il gameplay del giocatore, in Dark Waters questa peculiarità é assente almeno per quanto visto finora. La cosa ha inevitabilmente portato ad una costruzione migliore del plot con una storia più interessante ed esplicita, oltretutto ad un certo punto é capitato che il giocatore dovesse scegliere con quale gruppo decidere di affrontare la fase finale di una missione, quindi non é detto che la scelta delle fazioni stesse sia stata tolta definitivamente.

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Sul fronte tecnico anche questo secondo capitolo é stato prima sviluppato su pc e successivamente portato su console, questo per chi si fosse spaventato riguardo alla notizia che il gioco non supporterà DX10 ed 11. E' stata una scelta diretta dei produttori che hanno preferito esplorare a fondo le vecchie librerie. Il risultato é encomiabile, nonostante manchino ancora diversi mesi all'uscita, l'aspetto visivo di Dark Waters é per certi versi splendido, fluido e soprattutto leggero. Gli effetti di luce dinamici saltano subito all'occhio e sanno dare una vitalità perfetta alla vegetazione, aspetto che ovviamente presenta qualche piccola magagna, ma il risultato attuale si é rivelato comunque veramente efficace. A livello di poligoni la qualità é ottima con ambientazioni e personaggi dettagliati, l'impressione che niente sia fuori posto é costante oltre che “viva”, uno studio approfondito dell'acqua e delle sue dinamiche ha infatti portato alla creazione di mari, laghi, torrenti e cascate assolutamente immersive e realistiche, con gli effetti delle onde e delle cascate veramente sublimi alla vista e all'udito.

L'ambientazione in generale risulta ben definita e poco colpita dagli effetti del pop up, anche se su questo fronte ci sono ancora dei lavori da fare, con la vegetazione che a volte si contrae in faccia al giocatore. Le animazioni hanno un set tutto nuovo preparato per l'occasione, dotate di un'impronta più realistica sono capaci di dare più verosimiglianza ai personaggi ed una maggiore vitalità ai centri abitati. Sonoro ben dotato allo stato attuale, con effetti piuttosto efficaci (alcuni ripescati per l'occasione del primo capitolo) e musiche molto orecchiabili, il doppiaggio in inglese si é dimostrato forse la parte migliore del comparto, molto espressivo e caratterizzato da un particolare uso degli accenti che si é rivelato molto efficace. Nonostante il codice provato sia full eng, la versione nostrana avrà il doppiaggio vocale in inglese e sarà sottotitolata completamente in italiano.
Risen 2: Dark Waters

Risen 2: Dark Waters

18 ore di gioco ed ancora tanta voglia di continuare. Oltre ad essere stata interrotta sul più bello, questa preview ha permesso un'occhiata a 360 sul seguito di Risen, e va detto che se manterrà lo stesso livello di profondità ed immersione allora si potrà parlare di capolavoro. Fino ad allora c'é ancora tempo per limare i difetti e migliorare ciò che ancora può essere migliorato, per il resto, appuntamento al 24 aprile