Risen
Sotto il vulcano
“Parigi val bene una messa”, diceva qualcuno (ehm...) e poter provare con le proprie mani il nuovo gioco di ruolo dei Piranha Bytes, val bene una trasferta nei pressi di Parigi. Siamo quindi volati tra le campagne dell'Ìle-de-France per esplorare il mondo di Risen e fare quattro chiacchiere con alcuni dei membri del team di sviluppo. In arrivo entro la fine del 2009 su Xbox 360 e pc, Risen rappresenta la nuova sfida per i ragazzi di Essen, dopo i più che pregevoli risultati ottenuti con i primi tre capitoli della saga di Gothic. Ma il tempo passa e, come é naturale aspettarsi, arriva il momento di staccarsi dai vecchi mondi per salpare verso nuovi lidi e approdare su isole inesplorate.
A dire la verità, mai metafora fu più adatta, visto che le nuove avventure proposte dal team tedesco cominciano proprio con il nostro naufragio sulle coste di un'isola sconosciuta. E come noi abbiamo cercato di scoprire il più possibile su questa futura avventura, abbiamo visto il protagonista della storia guardarsi in torno per cercare di capire dove fosse capitato. Osservare i resti della nave su cui si era imbarcati sparsi per la spiaggia, assieme ai corpi di quello che ne era l'equipaggio, non é certo una cosa piacevole, ma come sa ogni buon avventuriero, prima di tutto viene la sopravvivenza. Quantomeno, la nota positiva é la bella fanciulla che ci accoglie, fungendo a mo' di tutorial per muovere i primi passi vero l'ignoto.
Come nel più classico dei romanzi, da un naufragio può iniziare una storia ricca di contenuti e avventure: anzi, quello che abbiamo potuto vedere, farebbe impallidire il più intrepido dei Robinson Crusoe. Più che logico attendersi quantomeno la presenza di una popolazione indigena, ma il mondo che ci aspetta é estremamente più variegato e colmo di particolari. Infatti, grande importanza é stata data alla creazione di una trama credibile e con spunti innovativi, requisito indispensabile per elevarsi dalla massa di giochi di ruolo disponibili.
Cronaca di un naufragio
Ma, forse, “trama” non é la parola più adatta per descrivere le situazioni che andremo a vivere. Pensiamo più ad un intreccio di situazioni, ognuna con il suo peso nel corso degli avvenimenti, in una spirale che sembra formarsi come un enorme puzzle, dove anche i tasselli meno visibili potrebbero assumere una enorme importanza. Dopo le prime battute della nostra esplorazione, l'aria sembra farsi già pesante. Di paradisiaco, questa terra, ha soltanto la rigogliosa flora, per ampi tratti incontaminata.
Di ben altra natura é la situazione sociopolitica, che si presenta come un'intricata battaglia tra fazioni. Tutto pare gravitare attorno alla presenza di un enorme vulcano in attività, se non altro per la sua imponente figura che si staglia all'orizzonte. Il timore per le eruzioni ha dato alla gilda degli Inquisitori un buon motivo per imporsi sulla popolazione, con la scusa di dover mantenere l'ordine. Le regole sono ferree, al punto di comprendere persino un coprifuoco con tanto di incarcerazione per chi fosse tanto coraggioso (o stupido) da sfidare la legge.
Fortuna e divinità sembrano aver infatti chiuso i propri occhi davanti al destino dell'isola che, tra le altre cose, ha iniziato a brulicare di creature aggressive e molto pericolose. Logicamente, non tutti sono d'accordo con i metodi degli Inquisitori. Ma se gli abitanti del luogo non hanno né la forza né il coraggio per opporsi a quella che sembra essere una vera e propria dittatura, ai margini dei centri abitati ha preso forma il movimento dei Fuorilegge, un gruppo combattivo e bene armato pronto a vendere cara la pelle e, con un po' di fortuna, a ribaltare lo stato delle cose. Tra i personaggi principali per la nostra storia vi sono poi i Maghi, padroni del tempio dell'isola e capaci di utilizzare poteri ben al di sopra delle possibilità dei comuni mortali.
La storia siamo noi
Durante la nostra prova, non siamo riusciti a sviscerare ulteriormente il dipanarsi degli avvenimenti, ma abbiamo indubbiamente notato una pregevole cura nella ricerca di un background capace di stimolare l'interesse del giocatore. All'avventuriero virtuale andrà il compito di osservare e sopravvivere in questa nuova dimensione, cercando di carpire i meccanismi sociali: sarà infatti possibile schierarsi con una delle tre fazioni, sposandone la causa e acquisendone vantaggi e conoscenze. Se vi state interrogando sulla possibilità di essere buoni o cattivi, dobbiamo dirvi che non ci é ancora chiaro quanto sarà marcata la distinzione morale tra Maghi, Inquisitori e Fuorilegge. A dirla tutta, ogni fazione sembra avere la propria filosofia, non facilmente inquadrabile nei canoni di “bontà e cattiveria”. Praticamente, a quanto sembra, saremo chiamati a sposare uno stile di vita.
Non per nulla, “vita” é una parola che permea pienamente i poligoni di Risen. I Piranha Bytes hanno lavorato per ricreare un mondo in continua evoluzione, tanto nei personaggi che nella stessa conformazione geopolitica. Ogni persona che incontreremo avrà le sue occupazioni, andando a simulare un credibile ciclo vitale, fatto di lavoro, rapporti con gli altri e riposo (difficile vedere una bottega aperta in piena notte). Giorno e crepuscolo si alterneranno in maniera credibile, grazie ad un lavoro di programmazione atto a ricreare i vari momenti, sensibili persino di cambiamenti climatici (portate l'ombrello!). Noi stessi, scegliendo come comportarci e compiendo varie imprese, potremo cambiare la percezione altrui della nostra figura, senza contare qualche “scossone” negli equilibri delle vicende “socio-politiche”.
“Parigi val bene una messa”, diceva qualcuno (ehm...) e poter provare con le proprie mani il nuovo gioco di ruolo dei Piranha Bytes, val bene una trasferta nei pressi di Parigi. Siamo quindi volati tra le campagne dell'Ìle-de-France per esplorare il mondo di Risen e fare quattro chiacchiere con alcuni dei membri del team di sviluppo. In arrivo entro la fine del 2009 su Xbox 360 e pc, Risen rappresenta la nuova sfida per i ragazzi di Essen, dopo i più che pregevoli risultati ottenuti con i primi tre capitoli della saga di Gothic. Ma il tempo passa e, come é naturale aspettarsi, arriva il momento di staccarsi dai vecchi mondi per salpare verso nuovi lidi e approdare su isole inesplorate.
A dire la verità, mai metafora fu più adatta, visto che le nuove avventure proposte dal team tedesco cominciano proprio con il nostro naufragio sulle coste di un'isola sconosciuta. E come noi abbiamo cercato di scoprire il più possibile su questa futura avventura, abbiamo visto il protagonista della storia guardarsi in torno per cercare di capire dove fosse capitato. Osservare i resti della nave su cui si era imbarcati sparsi per la spiaggia, assieme ai corpi di quello che ne era l'equipaggio, non é certo una cosa piacevole, ma come sa ogni buon avventuriero, prima di tutto viene la sopravvivenza. Quantomeno, la nota positiva é la bella fanciulla che ci accoglie, fungendo a mo' di tutorial per muovere i primi passi vero l'ignoto.
Come nel più classico dei romanzi, da un naufragio può iniziare una storia ricca di contenuti e avventure: anzi, quello che abbiamo potuto vedere, farebbe impallidire il più intrepido dei Robinson Crusoe. Più che logico attendersi quantomeno la presenza di una popolazione indigena, ma il mondo che ci aspetta é estremamente più variegato e colmo di particolari. Infatti, grande importanza é stata data alla creazione di una trama credibile e con spunti innovativi, requisito indispensabile per elevarsi dalla massa di giochi di ruolo disponibili.
Cronaca di un naufragio
Ma, forse, “trama” non é la parola più adatta per descrivere le situazioni che andremo a vivere. Pensiamo più ad un intreccio di situazioni, ognuna con il suo peso nel corso degli avvenimenti, in una spirale che sembra formarsi come un enorme puzzle, dove anche i tasselli meno visibili potrebbero assumere una enorme importanza. Dopo le prime battute della nostra esplorazione, l'aria sembra farsi già pesante. Di paradisiaco, questa terra, ha soltanto la rigogliosa flora, per ampi tratti incontaminata.
Di ben altra natura é la situazione sociopolitica, che si presenta come un'intricata battaglia tra fazioni. Tutto pare gravitare attorno alla presenza di un enorme vulcano in attività, se non altro per la sua imponente figura che si staglia all'orizzonte. Il timore per le eruzioni ha dato alla gilda degli Inquisitori un buon motivo per imporsi sulla popolazione, con la scusa di dover mantenere l'ordine. Le regole sono ferree, al punto di comprendere persino un coprifuoco con tanto di incarcerazione per chi fosse tanto coraggioso (o stupido) da sfidare la legge.
Fortuna e divinità sembrano aver infatti chiuso i propri occhi davanti al destino dell'isola che, tra le altre cose, ha iniziato a brulicare di creature aggressive e molto pericolose. Logicamente, non tutti sono d'accordo con i metodi degli Inquisitori. Ma se gli abitanti del luogo non hanno né la forza né il coraggio per opporsi a quella che sembra essere una vera e propria dittatura, ai margini dei centri abitati ha preso forma il movimento dei Fuorilegge, un gruppo combattivo e bene armato pronto a vendere cara la pelle e, con un po' di fortuna, a ribaltare lo stato delle cose. Tra i personaggi principali per la nostra storia vi sono poi i Maghi, padroni del tempio dell'isola e capaci di utilizzare poteri ben al di sopra delle possibilità dei comuni mortali.
La storia siamo noi
Durante la nostra prova, non siamo riusciti a sviscerare ulteriormente il dipanarsi degli avvenimenti, ma abbiamo indubbiamente notato una pregevole cura nella ricerca di un background capace di stimolare l'interesse del giocatore. All'avventuriero virtuale andrà il compito di osservare e sopravvivere in questa nuova dimensione, cercando di carpire i meccanismi sociali: sarà infatti possibile schierarsi con una delle tre fazioni, sposandone la causa e acquisendone vantaggi e conoscenze. Se vi state interrogando sulla possibilità di essere buoni o cattivi, dobbiamo dirvi che non ci é ancora chiaro quanto sarà marcata la distinzione morale tra Maghi, Inquisitori e Fuorilegge. A dirla tutta, ogni fazione sembra avere la propria filosofia, non facilmente inquadrabile nei canoni di “bontà e cattiveria”. Praticamente, a quanto sembra, saremo chiamati a sposare uno stile di vita.
Non per nulla, “vita” é una parola che permea pienamente i poligoni di Risen. I Piranha Bytes hanno lavorato per ricreare un mondo in continua evoluzione, tanto nei personaggi che nella stessa conformazione geopolitica. Ogni persona che incontreremo avrà le sue occupazioni, andando a simulare un credibile ciclo vitale, fatto di lavoro, rapporti con gli altri e riposo (difficile vedere una bottega aperta in piena notte). Giorno e crepuscolo si alterneranno in maniera credibile, grazie ad un lavoro di programmazione atto a ricreare i vari momenti, sensibili persino di cambiamenti climatici (portate l'ombrello!). Noi stessi, scegliendo come comportarci e compiendo varie imprese, potremo cambiare la percezione altrui della nostra figura, senza contare qualche “scossone” negli equilibri delle vicende “socio-politiche”.
Risen
Risen
Come il vulcano che sovrasta l'isola del gioco, Risen sta solo aspettando il momento per scatenarsi e mostrare tutto quello che può portare nel mondo dei videogiochi. I Piranha Bytes hanno visibilmente lavorato per creare un mondo capace di unire il classico feeling dei giochi di ruolo con alcune interessanti novità di gameplay, il tutto condito con una ottima resa tecnica al passo con i tempi. Fulcro del tutto, sarà analizzare l'amalgama dei vari fattori, anche in rapporto con la trama e le possibilità di vistare liberamente l'area di gioco. Viste le premesse decisamente buone, non rimane che attendere il prodotto finale per comprendere se la “ricetta” scelta dagli sviluppatori saprà dare vita al risultato sperato. E se un'isola piena di misteri ci attende, non saremo certo noi a rifiutarci d'esplorarla...