Robin Hood
La scorsa stagione uscì un titolo di una giovane software house tedesca, la Spellbound. Causa lo scarso nome di quest'ultima il gioco uscì tra l'indifferenza generale e venne addittato, nei primissimi commenti, come spudorato clone del primo Commandos. Quando ci si accorse che non era proprio così era troppo tardi, perchè da lì a poco sarebbe uscito Commandos 2, che naturalmente godeva di tutt'altra visibilità.
In realtà Desperados è stata una della rivelazioni dell'anno passato. Una grafica di prim'ordine, un'ambientazione originale e molto affascinante e una ricchezza di possibilità di strategia superiori forse anche alla fortunatissima e più famosa serie di Piro Studios.
Ora questi arditi tedeschi tornano alla carica con un titolo che, a differenza del precedente, uscirà con grandissima curiosità.
Proprio così, perchè Robin Hood fa parte delle leggende che sentiamo praticamente da sempre. Qualcuno sostiene sia esistito veramente, qualcuno lo esclude; in ogni caso, per i pochi che vivono passeggiando sulle nuvole, vediamo di fare un briciolo di chiarezza.
Robin (Hood) di Locksley è un simpatico ragazzo sassone che parte per le Crociate dell'undicesimo secolo. Dopo una prigionia piuttosto lunga riesce a far ritorno in patria in qualche modo e qui si aspetta di trovare tutto come prima. Naturalmente non è così, anzi; il nostro eroe trova il suo maniero e le sue terre requisite del principe Giovanni Senza Terra, il malvagio fratello di Riccardo Cuor di Leone, anche lui partito per le Crociate in Terra Santa.
Da qui naturalmente parte la romantica storia del bandito che ruba ai ricchi per dare ai poveri, vive in qualche modo con la sua allegra banda di straccioni nell'intricata foresta di Sherwood e piano piano riconquisterà quello che gli era stato tolto, diventando una leggenda, più che un eroe.
Come detto prima, che sia la verità è molto difficile. O perlomeno è difficile che le cose siano andate davvero così. Ma in fondo quello che conta è la leggenda e quello che è arrivato a noi. Altrimenti, circa 1000 anni dopo, un gruppo di giovani programmatori tedeschi non avrebbe mai potuto basarci uno strategico, non vi pare?