Sacred 3

di Roberto Vicario
La storia della serie Sacred é alquanto particolare. Molti di voi molto probabilmente non sapranno che il capostipite uscì nel non troppo lontano 2004 sotto forma di gioco “economico” e con una distribuzione mainstream che contemplava persino le edicole ( ambiente sempre sfruttato dal mercato PC ).

Questa, azzeccata, scelta di marketing ha dato i suoi frutti facendo appassionare alla serie moltissimi giocatori che gli hanno assicurato un seguito, e come avrete ormai capito, anche un terzo capitolo annunciato proprio in quel di Colonia.

Grazie a Kock Media e Deep Silver abbiamo potuto presenziare ad un evento a porte chiuse che ci ha mostrato il nuovo corso di questo terzo capitolo che siamo sicuri farà discutere molto i fan.

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Scelte coraggiose?
Chi di voi é fan o ha comunque dimestichezza con la serie, si ricorderà sicuramente che uno dei punti di forza delle due precedenti produzioni era sicuramente il vastissimo open world che faceva da sfondo all'azione di gioco. Uno scenario di gioco talmente ampio da sembrare quasi dispersivo, ma comunque in grado di intrigare per via di innumerevoli segreti e obiettivi da portare a termine che potevamo trovare sparsi per la mappa di gioco.

Siamo quindi certi che la nuova scelta fatta dagli sviluppatori per questo terzo capitolo farà sicuramente discutere: limitare gli ambienti di gioco ad aree più ristrette. Per quello che abbiamo potuto vedere, le aree saranno decisamente più contenute sotto l'aspetto esplorativo e ci chiederanno di raggiungere determinati luoghi predefiniti per completare la missione. Una struttura di gioco che, manco a dirlo, ricorda molto il famoso e recente Diablo III.

Questa scelta, ci é stato spiegato, é stata dettata principalmente dal fatto che i ragazzi incaricati del progetto hanno deciso per questa terza incarnazione, di concentrarsi principalmente sul combattimento. Nella demo che ci é stata presentata abbiamo potuto, infatti, vedere la classe del Barbaro in azione. Un energumeno di colore che pensava unicamente a menare le mani, sapendo di avere dalla sua una forza brutale e dirompente, il tutto all'interno di un ambiente che richiamava molto le tipiche cattedrali musulmane nel deserto (vi ricordate quella di Indiana Jones ?). Nei pochi minuti di giocato abbiamo potuto effettivamente vedere come i nemici sullo schermo siano aumentati in maniera sensibile e soprattutto, come le animazioni e i pattern di attacco siano stati non solo totalmente riscritti, ma anche arricchiti da tantissime nuove mosse.



Inutile dirvi che ci sembra quindi palese che la scelta fatta dagli sviluppatori sia stata quella di vincolare al combattimento le nuove e più importanti caratteristiche di gioco. Combattimento che però ricordiamo sarà strettamente legato anche alle classi di gioco, che nella sua versione finale dovrebbe contenerne una decina, numero di tutto rispetto. Oltre al Barbaro di cui vi abbiamo parlato, abbiamo potuto vedere quello che poteva sembrare a tutti gli effetti un lanciere: una donna, dotata di lancia e armatura che oltre a poter sfruttare gli attacchi a lunga gittata, avrà in dote abilità difensive date dalla sua armatura.

Tutte queste caratteristiche spingono ovviamente verso un gameplay che potrebbe dare il meglio in multigiocatore. Purtroppo non sono stati snocciolati ne dati ne caratteristiche di queste modalità, ma trattandosi di un gioco che uscirà nel 2013, rimaniamo in attesa di scoprire qualcosa di più.

Concludiamo la nostra disamina sul comparto tecnico che ha riservato anche in questo caso qualche novità. Abbiamo infatti notato che lo stile scelto dagli sviluppatori si allontana da quello serio e quasi realistico dei primi due capitoli per avvicinarsi di più ad uno stile fumettoso. Insomma tante scelte coraggiose che pur stravolgendo il titolo, portandolo verso una direzione che potrebbe far storcere il naso ai puristi, lo rendono comunque un prodotto da tenere decisamente sott'occhio.

Con un'uscita fissata, come detto, per i primi mesi del 2013, Sacred 3 é riuscito sicuramente a stupire. Positivo o negativo? questo ce lo saprà dire solamente il tempo.