Sakura Taisen 3
Novembre 1998. Lancio del Dreamcast sul mercato. Dibattiti e polemiche sulle capacità di marketing di Sega, sulle potenzialità effettive del NEC PowerVR2, il comitato mondiale anti Bill Gates lancia invettive di fuoco contro l'accordo con Microsoft e la compatibilità del Dreamcast con Windows CE. Mentre in molti sprecavano fiato, i fan della Sega che avevano seguito fino all'ultimo le pubblicazioni nipponiche per Saturn sapevano che il lancio del Dreamcast significava una cosa sola: ci sarebbe stato un altro episodio di Sakura Taisen!
In occidente l'immagine del Saturn é sempre stata legata a giochi di qualità mediocre, a tragiche versioni del basket o dell'hockey EA, a qualche inguardabile clone di Doom e pochi sanno cosa le software house giapponesi sono riuscite a fare per il 32-bit Sega fino a tutto il 1998
Pochi sanno che nel 1996, quando il Saturn era già sul viale del tramonto in Europa e negli States, il primo capitolo di Sakura Taisen, adventure-strategico prodotto dalla Red Company e dal dream team capeggiato da Hiroi Ouji si contendeva a colpi di centinaia di migliaia di copie vendute il titolo di best seller in Giappone alla pari con Final Fantasy VII divenendo, di fatto, la vera killer application per il 32-bit Sega
Dopo aver venduto milioni di copie prima con Sakura Taisen e dopo con il seguito Sakura Taisen 2 "Kimi, shinita mou koto nagare" a partire dal marzo 1998, Red Company sta ora preparando l'ingresso della saga di Ichiro Oogami, Sakura Shinguuji e il resto dell'Hanagumi sulle console a 128-bit (per ora, solo Dreamcast)
Per chi non avesse mai visto o sentito parlare di Sakura Taisen, si tratta di una miscela esplosiva di molti generi videoludici diversi tra cui l'adventure, lo strategico a turni e il dating simulator tutti riuniti in quello che si può definire il più colossale anime game di tutti i tempi. Il profilo artistico di Sakura Taisen é di altissimo livello, a parte Hiroi Ouji che ha lavorato ad importanti RPG/Adventure nipponici come Far East Of Eden, lo staff della Red Company si é avvalso della musica di Kohei Tanaka e di altri musicisti e parolieri, della recitazione di uno stuolo di doppiatori e dei disegni del mangaka Kousuke Fujishima, autore di fumetti come Taiho Shichau zo! ("Sei in Arresto" in Italia) e Aa! Megamisama! ("Oh Mia Dea!", sempre in Italia) autore tra i più pregiati del panorama nipponico degli anni novanta
In occidente l'immagine del Saturn é sempre stata legata a giochi di qualità mediocre, a tragiche versioni del basket o dell'hockey EA, a qualche inguardabile clone di Doom e pochi sanno cosa le software house giapponesi sono riuscite a fare per il 32-bit Sega fino a tutto il 1998
Pochi sanno che nel 1996, quando il Saturn era già sul viale del tramonto in Europa e negli States, il primo capitolo di Sakura Taisen, adventure-strategico prodotto dalla Red Company e dal dream team capeggiato da Hiroi Ouji si contendeva a colpi di centinaia di migliaia di copie vendute il titolo di best seller in Giappone alla pari con Final Fantasy VII divenendo, di fatto, la vera killer application per il 32-bit Sega
Dopo aver venduto milioni di copie prima con Sakura Taisen e dopo con il seguito Sakura Taisen 2 "Kimi, shinita mou koto nagare" a partire dal marzo 1998, Red Company sta ora preparando l'ingresso della saga di Ichiro Oogami, Sakura Shinguuji e il resto dell'Hanagumi sulle console a 128-bit (per ora, solo Dreamcast)
Per chi non avesse mai visto o sentito parlare di Sakura Taisen, si tratta di una miscela esplosiva di molti generi videoludici diversi tra cui l'adventure, lo strategico a turni e il dating simulator tutti riuniti in quello che si può definire il più colossale anime game di tutti i tempi. Il profilo artistico di Sakura Taisen é di altissimo livello, a parte Hiroi Ouji che ha lavorato ad importanti RPG/Adventure nipponici come Far East Of Eden, lo staff della Red Company si é avvalso della musica di Kohei Tanaka e di altri musicisti e parolieri, della recitazione di uno stuolo di doppiatori e dei disegni del mangaka Kousuke Fujishima, autore di fumetti come Taiho Shichau zo! ("Sei in Arresto" in Italia) e Aa! Megamisama! ("Oh Mia Dea!", sempre in Italia) autore tra i più pregiati del panorama nipponico degli anni novanta