Schizm: mysterious journey
di
Redazione
Un doveroso tuffo nel passato, con un occhio al futuro
Tutti gli "avventurieri", più o meno esperti, rimangono quasi sempre in attesa del gioco definitivo, lo "stato dell'arte", quello con il potere di tenerti letteralmente "incollato" al monitor enigma dopo enigma e che spesso può significare notti insonni e sonnolente mattinate. La storia dei videogames è costellata di "big shots", capolavori indiscussi e talvolta controversi, che affondano le proprie radici in quelle meraviglie informatiche costituite da lunghe sequenze di frasi prive di qualsiasi immagine, in cui anche solo riuscire a raggiungere una locazione nascosta o risolvere un intricatissimo quesito, riempiva il cuore di una sana e totale gratificazione. Questi piccoli gioielli sono, oramai, un dolce ricordo nostalgico. Il continuo e velocissimo evolversi del mercato ha portato il progresso videoludico verso punte impensabili, almeno fino a dieci anni fa.
Ed è proprio per questo che nei nostri PC sono state installate un'infinità di avventure storiche ed indimenticabili, a cominciare dalla contorta e divertentissima saga di Zak McCraken (come "chi è"!?), praticamente il capostipite dei giochi LucasArts e predecessore di cult-game quali la serie di Monkey Island o Grim Fandango, per continuare con prodotti più avanzati ed eccezionali come Myst e Riven, passando per altri similari successi quali Amerzone e il recentissimo The Longest Journey.
La grafica ha naturalmente cominciato ad avere il sopravvento sul semplice testo e non abbiamo dovuto attendere poi tanto per stupire realmente di fronte alle meraviglie a cui ci hanno abituati i mastri programmatori. Sembrerebbe che il filone "avventura" prosegua spedito nell'utilizzare il fortunato sistema "punta e clicca" che, senza togliere nulla al gusto di spremere le meningi nel tentativo di risoluzione degli enigmi, consente oltremodo una maggiore interazione con gli ambienti e con gli oggetti contenuti nelle variopinte locazioni.
Quanto vi presentiamo in queste righe vuole essere, almeno per ora, l'ultima novità in fatto di prodotti di siffatto genere.
Gli studi polacchi L.K. Avalon, gli stessi che qualche tempo fa ci hanno piacevolmente sorpreso con REAH: Face the Unknown, forti del supporto del colosso olandese Project 3 (ex 2!) Interactive e grazie alla distribuzione dell'ormai famosa Dinamic Multimedia, stanno per immettere sul mercato SCHIZM: Mysterious Journey e hanno deciso di farlo davvero in grande stile, senza trascurare tutti quegli elementi che rendono speciale un'avventura, partendo ovviamente dalla trama, per finire con alcuni mirabolanti effetti speciali con i quali, questa volta, promettono assolutamente di far faville.
Tutti gli "avventurieri", più o meno esperti, rimangono quasi sempre in attesa del gioco definitivo, lo "stato dell'arte", quello con il potere di tenerti letteralmente "incollato" al monitor enigma dopo enigma e che spesso può significare notti insonni e sonnolente mattinate. La storia dei videogames è costellata di "big shots", capolavori indiscussi e talvolta controversi, che affondano le proprie radici in quelle meraviglie informatiche costituite da lunghe sequenze di frasi prive di qualsiasi immagine, in cui anche solo riuscire a raggiungere una locazione nascosta o risolvere un intricatissimo quesito, riempiva il cuore di una sana e totale gratificazione. Questi piccoli gioielli sono, oramai, un dolce ricordo nostalgico. Il continuo e velocissimo evolversi del mercato ha portato il progresso videoludico verso punte impensabili, almeno fino a dieci anni fa.
Ed è proprio per questo che nei nostri PC sono state installate un'infinità di avventure storiche ed indimenticabili, a cominciare dalla contorta e divertentissima saga di Zak McCraken (come "chi è"!?), praticamente il capostipite dei giochi LucasArts e predecessore di cult-game quali la serie di Monkey Island o Grim Fandango, per continuare con prodotti più avanzati ed eccezionali come Myst e Riven, passando per altri similari successi quali Amerzone e il recentissimo The Longest Journey.
La grafica ha naturalmente cominciato ad avere il sopravvento sul semplice testo e non abbiamo dovuto attendere poi tanto per stupire realmente di fronte alle meraviglie a cui ci hanno abituati i mastri programmatori. Sembrerebbe che il filone "avventura" prosegua spedito nell'utilizzare il fortunato sistema "punta e clicca" che, senza togliere nulla al gusto di spremere le meningi nel tentativo di risoluzione degli enigmi, consente oltremodo una maggiore interazione con gli ambienti e con gli oggetti contenuti nelle variopinte locazioni.
Quanto vi presentiamo in queste righe vuole essere, almeno per ora, l'ultima novità in fatto di prodotti di siffatto genere.
Gli studi polacchi L.K. Avalon, gli stessi che qualche tempo fa ci hanno piacevolmente sorpreso con REAH: Face the Unknown, forti del supporto del colosso olandese Project 3 (ex 2!) Interactive e grazie alla distribuzione dell'ormai famosa Dinamic Multimedia, stanno per immettere sul mercato SCHIZM: Mysterious Journey e hanno deciso di farlo davvero in grande stile, senza trascurare tutti quegli elementi che rendono speciale un'avventura, partendo ovviamente dalla trama, per finire con alcuni mirabolanti effetti speciali con i quali, questa volta, promettono assolutamente di far faville.
Schizm: mysterious journey
Schizm: mysterious journey
SCHIZM: Mysterious Journey, distribuito in Italia da Dinamic Multimedia, promette bene e dalla versione che abbiamo potuto visionare emergono tutte le potenzialità perché le sue promesse vengano mantenute.
Chi ha amato le atmosfere rarefatte di Myst, non potrà fare a meno di apprezzare questa nuova avventura. La prima cosa che colpisce è l'effettivo sviluppo in ambito grafico e sonoro, sulla base di elementi non nuovi agli appassionati del genere, ma essenzialmente rinnovati.
Il riscontro di una certa legnosità nel movimento, dovuta anche al fatto che il dimostrativo provato non si può senz'altro considerare come il lavoro definitivo, lascia spazio a qualche perplessità di fondo, ma parimenti non si può fare a meno di notare il grosso lavoro di programmazione che sta dietro ad un prodotto come SCHIZM.
Restiamo in attesa di vedere quali saranno gli eventuali sviluppi e i non trascurabili costi da affrontare per i due supporti previsti, consigliando un'attenta ponderazione prima dell'acquisto a tutti gli avventurieri in possesso di sistemi hardware di modeste proporzioni, nei quali SCHIZM potrebbe girare come una trottola nelle sabbie mobili. A buon intenditor...
Chi ha amato le atmosfere rarefatte di Myst, non potrà fare a meno di apprezzare questa nuova avventura. La prima cosa che colpisce è l'effettivo sviluppo in ambito grafico e sonoro, sulla base di elementi non nuovi agli appassionati del genere, ma essenzialmente rinnovati.
Il riscontro di una certa legnosità nel movimento, dovuta anche al fatto che il dimostrativo provato non si può senz'altro considerare come il lavoro definitivo, lascia spazio a qualche perplessità di fondo, ma parimenti non si può fare a meno di notare il grosso lavoro di programmazione che sta dietro ad un prodotto come SCHIZM.
Restiamo in attesa di vedere quali saranno gli eventuali sviluppi e i non trascurabili costi da affrontare per i due supporti previsti, consigliando un'attenta ponderazione prima dell'acquisto a tutti gli avventurieri in possesso di sistemi hardware di modeste proporzioni, nei quali SCHIZM potrebbe girare come una trottola nelle sabbie mobili. A buon intenditor...