Schizm: mysterious journey

Enigmi a go go, nello splendore della terza dimensione

Naturalmente SCHIZM non seguirà una trama lineare e semplicistica. La possibilità di guidare in maniera del tutto autonoma i due protagonisti e la successiva interazione con i numerosi personaggi non giocanti (NPC), ci consentirà di aprire e percorrere nuove strade utili allo svolgimento della vicenda, seppur convoglianti verso un unico e reale obiettivo. Ad un primo sguardo, gli enigmi si preannunciano piuttosto arditi, ma gli sviluppatori promettono che l'approccio non sarà eccessivamente doloroso, specie nei confronti dei neofiti o dei giocatori poco esperti. Inoltre, non ci sarà il rischio di trovarsi bloccati troppo a lungo nel disperato e frustrante tentativo di rinvenire una soluzione logica (o illogica?), grazie appunto al fatto che potremo scegliere di utilizzare indifferentemente l'uno o l'altro personaggio, a seconda delle situazioni, per quanto alcuni enigmi andranno comunque risolti con l'intervento di entrambi.
Le ambientazioni, nel loro complesso, sembrano strizzare l'occhio ad un gusto tecnologico un po' "retro".
Avremo a che fare con colorate mongolfiere, pannelli bullonati, capsule semoventi e strani manufatti alieni, il tutto con il semplice ausilio del nostro mouse che, con pochi, semplici click, ci consentirà di spostarci attraverso le varie locazioni e di interagire intuitivamente con gli oggetti disponibili.

Il punto di forza di SCHIZM sta proprio nel sofisticato impianto grafico che sfrutta il complesso motore V-Cruise (già sperimentato dagli L.K. Avalon nel precedente REAH), in grado di offrire un'esperienza di gioco fluida e un reale coinvolgimento a 360 gradi, dando la sensazione di trovarci concretamente immersi in un mondo tridimensionale. A detta dei programmatori, dovremo essere, in questo caso, a più di un passo avanti nei confronti di titoli famosi come il già citato Myst o lo stesso REAH: l'uso massiccio di effetti di luce e di architetture innovative si coniuga armonicamente con l'utilizzo di textures in grafica pre-renderizzata e animazioni in FMV di elevata qualità, che vedono, tra l'altro, l'attiva partecipazione di attori in carne e ossa.
L'accurato fotorealismo ci consentirà, perciò, di godere di immagini abbondanti di dettagli, a tutto schermo e in alta risoluzione. Nel complesso, le impressioni provate sono sicuramente piacevoli e basterebbe dare un'occhiata agli screenshots per comprendere appieno quanto intendiamo dire.
Anche sul fronte del sound-fx, sembrerebbe che agli Avalon ci abbiano dato dentro. Il gioco sfrutterà, infatti, un avanzato sistema sonoro attraverso l'utilizzo delle speciali librerie QMDX (perfettamente compatibili con le schede audio 3D accelerate di penultima e ultima generazione, quali le Creative Live! Player, per esempio), che ci consentirà di beneficiare, anche da questo lato, di un completo coinvolgimento in un ambiente stereofonico totalmente digitale. E scusate se è poco...