Second Sight
di
Un altro punto di vista.
Dopo i primi due TimeSplitters, che hanno segnato rispettivamente l'esordio e la consacrazione al grande pubblico dei FreeRadical, il talentuoso team britannico, nato da una costola dei Rare, ci riprova con Second Sight, un'avventura che ha tutte le carte in regola per bissare o anche superare il successo dei suoi predecessori.
Il gameplay di Second Sight, si discosta però dalle precedenti produzioni: abbandonato il campo degli fps (almeno fino al terzo, già presentato, capitolo di Timesplitters), il titolo è essenzialmente uno sparatutto in terza persona con numerosi elementi stealth e d'avventura.
La trama vede il malcapitato John Vattic risvegliarsi, dopo chissà quanto tempo, in un lettino d'ospedale, debolissimo e completamente privo della propria memoria. Il motivo per il quale è tenuto prigioniero è naturalmente oscuro, ma potremo ricostruire tassello per tassello ciò che accaduto, rivivendo in prima persona gli sparuti ricordi che gli riaffioreranno di tanto in tanto. Scopriremo così che fino a qualche tempo prima Vattic era uno stimato scienziato, che stava per essere coinvolto suo malgrado in una missione top secret del governo americano, in Siberia per liberare il professor Grienko, uno dei maggiori esperti mondiali di poteri psichici, sui quali, per la precisione, il nostro eroe era un inamovibile scettico. Qualcosa deve essere andato storto, visto che al suo risveglio scoprirà (e noi con lui) di aver sviluppato delle potentissime capacità mentali: saremo in grado attraverso la telecinesi di comandare meccanismi a distanza e di sollevare oggetti e persone, potremo renderci invisibili per sfuggire agli indiscreti occhi delle guardie, curarci da soli e scopriremo inoltre numerosi altri poteri avanzando nell'avventura.
Tutte queste particolari capacità permettono di esplorare delle meccaniche di gioco totalmente nuove: potremo muovere a distanza un qualsiasi oggetto per attirare l'attenzione di una guardia, per poi superarla in maniera silenziosa senza farci notare, oppure sollevarla e scagliarla contro una vetrata. Il gioco lascia quindi al giocatore un'ottima libertà per quel che riguarda l'approccio alle missioni, sia esso maggiormente orientato verso lo stealth, o verso l'azione.
Accendi la tele....cinesi.
Decisamente saggia è parsa la scelta degli sviluppatori, di limitare l'utilizzo dei poteri psichici con una barra che rappresenterà il quantitativo d'energia ancora utilizzabile. Naturalmente questa scenderà con l'utilizzo, e tornerà a livelli normali lasciando riposare per qualche tempo il nostro "eroe". Bisognerà fare quindi particolare attenzione a come e quando utilizzare queste speciali abilità, perché si correrà altrimenti il rischio di rimanerne a secco, proprio nel maggior momento di bisogno, anche se avremo comunque la possibilità di utilizzare anche delle più canoniche armi quali pistole, fucili a pompa, magnum e mitragliatrici. Avendo testato una versione ormai completa di Second Sight, vi possiamo già assicurare che la giocabilità sarà uno dei punti di forza del titolo: il coinvolgimento è altissimo fin dall'inizio, ed il divertimento non dovrebbe mai mancare grazie alla grande libertà e alla varietà delle situazioni.
Anche per quel che riguarda la realizzazione tecnica i lavori sembrano ormai conclusi: lo stile grafico è quello classico dei FreeRadical; questo significa personaggi in stile cartoon, di grande caratterizzazione, che si integrano perfettamente con i realistici ambienti, con questi ultimi che sfoggiano scelte cromatiche piuttosto scure per rendere al meglio la tensione del gioco. La telecamera riprenderà l'azione da tre diversi punti di vista (in terza ed in prima persona, e fissa alla Resident Evil) per garantire sempre un ottima visuale ed assecondare i gusti di ogni giocatore. Le tracce sonore che abbiamo potuto sentire si sono rivelate adattissime alle varie situazioni che andremo ad affrontare; lente ed angoscianti nelle fasi stealth e più dinamiche durante i combattimenti. Il gioco già in questa versione era tradotto in italiano anche se non mancava qualche piccolo e speriamo rimediabile errore.
Manca davvero pochissimo all'uscita di Second Sight, prevista per tutte e tre le console, avendo provato una versione ormai definitiva vi possiamo garantire (escludendo improbabili sorprese), che sarà un ottimo titolo, divertente, vario e ben curato.
A prestissimo per la recensione
11
Dopo i primi due TimeSplitters, che hanno segnato rispettivamente l'esordio e la consacrazione al grande pubblico dei FreeRadical, il talentuoso team britannico, nato da una costola dei Rare, ci riprova con Second Sight, un'avventura che ha tutte le carte in regola per bissare o anche superare il successo dei suoi predecessori.
Il gameplay di Second Sight, si discosta però dalle precedenti produzioni: abbandonato il campo degli fps (almeno fino al terzo, già presentato, capitolo di Timesplitters), il titolo è essenzialmente uno sparatutto in terza persona con numerosi elementi stealth e d'avventura.
La trama vede il malcapitato John Vattic risvegliarsi, dopo chissà quanto tempo, in un lettino d'ospedale, debolissimo e completamente privo della propria memoria. Il motivo per il quale è tenuto prigioniero è naturalmente oscuro, ma potremo ricostruire tassello per tassello ciò che accaduto, rivivendo in prima persona gli sparuti ricordi che gli riaffioreranno di tanto in tanto. Scopriremo così che fino a qualche tempo prima Vattic era uno stimato scienziato, che stava per essere coinvolto suo malgrado in una missione top secret del governo americano, in Siberia per liberare il professor Grienko, uno dei maggiori esperti mondiali di poteri psichici, sui quali, per la precisione, il nostro eroe era un inamovibile scettico. Qualcosa deve essere andato storto, visto che al suo risveglio scoprirà (e noi con lui) di aver sviluppato delle potentissime capacità mentali: saremo in grado attraverso la telecinesi di comandare meccanismi a distanza e di sollevare oggetti e persone, potremo renderci invisibili per sfuggire agli indiscreti occhi delle guardie, curarci da soli e scopriremo inoltre numerosi altri poteri avanzando nell'avventura.
Tutte queste particolari capacità permettono di esplorare delle meccaniche di gioco totalmente nuove: potremo muovere a distanza un qualsiasi oggetto per attirare l'attenzione di una guardia, per poi superarla in maniera silenziosa senza farci notare, oppure sollevarla e scagliarla contro una vetrata. Il gioco lascia quindi al giocatore un'ottima libertà per quel che riguarda l'approccio alle missioni, sia esso maggiormente orientato verso lo stealth, o verso l'azione.
Accendi la tele....cinesi.
Decisamente saggia è parsa la scelta degli sviluppatori, di limitare l'utilizzo dei poteri psichici con una barra che rappresenterà il quantitativo d'energia ancora utilizzabile. Naturalmente questa scenderà con l'utilizzo, e tornerà a livelli normali lasciando riposare per qualche tempo il nostro "eroe". Bisognerà fare quindi particolare attenzione a come e quando utilizzare queste speciali abilità, perché si correrà altrimenti il rischio di rimanerne a secco, proprio nel maggior momento di bisogno, anche se avremo comunque la possibilità di utilizzare anche delle più canoniche armi quali pistole, fucili a pompa, magnum e mitragliatrici. Avendo testato una versione ormai completa di Second Sight, vi possiamo già assicurare che la giocabilità sarà uno dei punti di forza del titolo: il coinvolgimento è altissimo fin dall'inizio, ed il divertimento non dovrebbe mai mancare grazie alla grande libertà e alla varietà delle situazioni.
Anche per quel che riguarda la realizzazione tecnica i lavori sembrano ormai conclusi: lo stile grafico è quello classico dei FreeRadical; questo significa personaggi in stile cartoon, di grande caratterizzazione, che si integrano perfettamente con i realistici ambienti, con questi ultimi che sfoggiano scelte cromatiche piuttosto scure per rendere al meglio la tensione del gioco. La telecamera riprenderà l'azione da tre diversi punti di vista (in terza ed in prima persona, e fissa alla Resident Evil) per garantire sempre un ottima visuale ed assecondare i gusti di ogni giocatore. Le tracce sonore che abbiamo potuto sentire si sono rivelate adattissime alle varie situazioni che andremo ad affrontare; lente ed angoscianti nelle fasi stealth e più dinamiche durante i combattimenti. Il gioco già in questa versione era tradotto in italiano anche se non mancava qualche piccolo e speriamo rimediabile errore.
Manca davvero pochissimo all'uscita di Second Sight, prevista per tutte e tre le console, avendo provato una versione ormai definitiva vi possiamo garantire (escludendo improbabili sorprese), che sarà un ottimo titolo, divertente, vario e ben curato.
A prestissimo per la recensione