Shadow Hearts: Covenant
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Il primo Shadow Hearts vide la luce nel dicembre 2001, un po' come dire agli albori della Playstation 2: si trattava di un J-RPG dal peculiare retrogusto gotico-horror, ambientato nel mondo reale (ovviamente fantasticato) degli anni precedenti alla "Grande Guerra", con una trama molto suggestiva, personaggi piuttosto complessi ed un sistema di gioco accattivante basato sul cosiddetto "Anello del Destino". Sfortunatamente il lavoro degli Aruze Group, autori tra l'altro del bellissimo Koudelka per PSONE (alla cui storia Shadow Hearts era labilmente legato) venne snobbato dal grande pubblico europeo, effetto dovuto per lo più a scelte tecniche quanto meno discutibili, frutto di un lavoro cominciato su PSONE e successivamente adattato alla neonata PS2, unitamente all'uscita quasi parallela di un titolo molto più roboante come Final Fantasy X.
L'immeritata sfortuna del bellissimo primo capitolo, però, non ha scoraggiato gli Aruze, che a distanza di tre anni sfornano l'attesissimo seguito. E proprio di seguito stiamo parlando: diversamente da quanto capita nella maggior parte dei J-RPG (FF, DQ, FS e altri) in cui il numero alla fine del titolo indica più che altro una successione temporale di realizzazione ma in cui le trame, i sistemi e le ambientazioni sono sempre indipendenti, Shadow Hearts: Covenant (uscito in Giappone come Shadow Hearts 2) inizia là dove il suo predecessore finisce, con un balzo temporale in avanti di appena sei mesi. Per far luce sulla trama all'inizio del gioco, pertanto, è necessario un piccolo spoiler sugli eventi conclusivi del primo capitolo (se non l'avete giocato o terminato e contate di farlo nell'attesa di Covenant, pertanto, saltate a dove abbiamo scritto "fine spoiler").
--- INIZIO SPOILER ---
Dopo aver sconfitto Albert Simon e il Dio Alieno da esso evocato, il gruppo si sciolse e tutti tornarono alle proprie vite precedenti. Tutti tranne Yuri e Alice, che decisero di recarsi in Francia, al paese natale di lei Domremy, per trascorrere insieme la loro vita da innamorati. Il filmato finale di Shadow Hearts che ce li mostra tranquilli e beati sul treno del ritorno è però ottenebrato nei nostri pensieri dalla cognizione del fatto che su Alice oramai gravava la maledizione delle quattro maschere e che la sua vita sarebbe stata recisa molto presto: la ragazza, infatti, arrivò a Domremy inerte tenuta in braccio dal disperato Yuri, che le scavò la tomba con le proprie mani. In seguito, Yuri decise comunque di stabilirsi nel paese e quando scoppiò la "Grande Guerra", pochi mesi dopo, mise i suoi poteri di "fusione con le anime" al servizio della difesa dei villeggianti.
--- FINE SPOILER ---
Shadow Hearts Covenant inizia con l'invasione delle truppe del Kaiser in Francia, nel 1915, e con la missione di un gruppo di soldati, capitanati dalla bella tenente Karin Koenig, completamente sbaragliati da un demone antropomorfo all'interno della chiesa di Domremy. Karin verrà pertanto affiancata ad un esorcista, il sedicente cardinale Nicholas Conrad, per avere ragione del Demone, che altri non è se non Yuri. In seguito, le azioni di Conrad porteranno la giovane ed avvenente tenente germanica ad unirsi alle avventure del demoniaco nippo-sovietico (Yuri è di padre giapponese e madre russa).
Dal punto di vista del gameplaying, il gioco propone di abbandonare il sistema a turni alternati giocatore/mostri in favore di un sistema a turni specifici per ogni creatura che partecipa alla battaglia, in maniera simile a quanto visto in FFX e altri giochi (es. Phantom Brave). Anche la progressione degli attacchi speciali dei personaggi subirà variazioni, in quanto non sarà esclusivamente livellare ma sarà legata al ritrovamento di determinati oggetti o al superamento di quest o sfide. Lo stesso Yuri, esentato dalla maledizione (dopotutto gli spiriti si sono oramai presi la povera Alice) non avrà più bisogno di tacitare la malizia dei nemici sconfitti, ma accederà ancora al cimitero della sua anima per acquisire e potenziare i suoi poteri di fusione. Infine sono previsti degli item che garantiranno dei poteri magici ai personaggi che li equipaggino, in maniera molto simile ai "Materia" di FFVII. Rimarrà, ovviamente, l'Anello del Fato, ossia il sistema di riflessi e abilità che ancora una volta sarà un po' il simbolo del gioco stesso e contribuirà a dare un bel po' di frenesia ad un sistema di combattimento che, essendo comunque basato su turni, potrebbe tendere a prescindere a divenire un po' schematico.
Tecnicamente parlando, si evince rapidamente da screenshot e filmati, oltre ovviamente che dalla beta preview, che l'ambiente sarà realizzato giustamente in full 3D, con ricchezza di particolari e la possibilità di realizzare parecchi anfratti, nascondigli e passaggi segreti per accedere ai segreti del gioco, oltre al fatto che il dettaglio dei modelli sembra davvero molto curato. Sulla longevità non possiamo ovviamente avanzare previsioni, ma il fatto che il gioco sia distribuito su due DVD fa presupporre che ci sia parecchia carne al fuoco pronta per essere gustata.
Tanto è, per il momento. Rimaniamo in attesa della versione definitiva per sbilanciarci in un giudizio critico, ma le aspettative per un gran gioco ci sono tutte. Un solo consiglio: per quanto la trama segua un filo logico indipendente, l'ambientazione ed alcuni dei personaggi saranno comunque legati al primo Shadow Hearts; se pertanto doveste aver perso il primo capitolo non sarebbe una cattiva idea quella di procurarvelo anche solo per ingannare l'attesa.
L'immeritata sfortuna del bellissimo primo capitolo, però, non ha scoraggiato gli Aruze, che a distanza di tre anni sfornano l'attesissimo seguito. E proprio di seguito stiamo parlando: diversamente da quanto capita nella maggior parte dei J-RPG (FF, DQ, FS e altri) in cui il numero alla fine del titolo indica più che altro una successione temporale di realizzazione ma in cui le trame, i sistemi e le ambientazioni sono sempre indipendenti, Shadow Hearts: Covenant (uscito in Giappone come Shadow Hearts 2) inizia là dove il suo predecessore finisce, con un balzo temporale in avanti di appena sei mesi. Per far luce sulla trama all'inizio del gioco, pertanto, è necessario un piccolo spoiler sugli eventi conclusivi del primo capitolo (se non l'avete giocato o terminato e contate di farlo nell'attesa di Covenant, pertanto, saltate a dove abbiamo scritto "fine spoiler").
--- INIZIO SPOILER ---
Dopo aver sconfitto Albert Simon e il Dio Alieno da esso evocato, il gruppo si sciolse e tutti tornarono alle proprie vite precedenti. Tutti tranne Yuri e Alice, che decisero di recarsi in Francia, al paese natale di lei Domremy, per trascorrere insieme la loro vita da innamorati. Il filmato finale di Shadow Hearts che ce li mostra tranquilli e beati sul treno del ritorno è però ottenebrato nei nostri pensieri dalla cognizione del fatto che su Alice oramai gravava la maledizione delle quattro maschere e che la sua vita sarebbe stata recisa molto presto: la ragazza, infatti, arrivò a Domremy inerte tenuta in braccio dal disperato Yuri, che le scavò la tomba con le proprie mani. In seguito, Yuri decise comunque di stabilirsi nel paese e quando scoppiò la "Grande Guerra", pochi mesi dopo, mise i suoi poteri di "fusione con le anime" al servizio della difesa dei villeggianti.
--- FINE SPOILER ---
Shadow Hearts Covenant inizia con l'invasione delle truppe del Kaiser in Francia, nel 1915, e con la missione di un gruppo di soldati, capitanati dalla bella tenente Karin Koenig, completamente sbaragliati da un demone antropomorfo all'interno della chiesa di Domremy. Karin verrà pertanto affiancata ad un esorcista, il sedicente cardinale Nicholas Conrad, per avere ragione del Demone, che altri non è se non Yuri. In seguito, le azioni di Conrad porteranno la giovane ed avvenente tenente germanica ad unirsi alle avventure del demoniaco nippo-sovietico (Yuri è di padre giapponese e madre russa).
Dal punto di vista del gameplaying, il gioco propone di abbandonare il sistema a turni alternati giocatore/mostri in favore di un sistema a turni specifici per ogni creatura che partecipa alla battaglia, in maniera simile a quanto visto in FFX e altri giochi (es. Phantom Brave). Anche la progressione degli attacchi speciali dei personaggi subirà variazioni, in quanto non sarà esclusivamente livellare ma sarà legata al ritrovamento di determinati oggetti o al superamento di quest o sfide. Lo stesso Yuri, esentato dalla maledizione (dopotutto gli spiriti si sono oramai presi la povera Alice) non avrà più bisogno di tacitare la malizia dei nemici sconfitti, ma accederà ancora al cimitero della sua anima per acquisire e potenziare i suoi poteri di fusione. Infine sono previsti degli item che garantiranno dei poteri magici ai personaggi che li equipaggino, in maniera molto simile ai "Materia" di FFVII. Rimarrà, ovviamente, l'Anello del Fato, ossia il sistema di riflessi e abilità che ancora una volta sarà un po' il simbolo del gioco stesso e contribuirà a dare un bel po' di frenesia ad un sistema di combattimento che, essendo comunque basato su turni, potrebbe tendere a prescindere a divenire un po' schematico.
Tecnicamente parlando, si evince rapidamente da screenshot e filmati, oltre ovviamente che dalla beta preview, che l'ambiente sarà realizzato giustamente in full 3D, con ricchezza di particolari e la possibilità di realizzare parecchi anfratti, nascondigli e passaggi segreti per accedere ai segreti del gioco, oltre al fatto che il dettaglio dei modelli sembra davvero molto curato. Sulla longevità non possiamo ovviamente avanzare previsioni, ma il fatto che il gioco sia distribuito su due DVD fa presupporre che ci sia parecchia carne al fuoco pronta per essere gustata.
Tanto è, per il momento. Rimaniamo in attesa della versione definitiva per sbilanciarci in un giudizio critico, ma le aspettative per un gran gioco ci sono tutte. Un solo consiglio: per quanto la trama segua un filo logico indipendente, l'ambientazione ed alcuni dei personaggi saranno comunque legati al primo Shadow Hearts; se pertanto doveste aver perso il primo capitolo non sarebbe una cattiva idea quella di procurarvelo anche solo per ingannare l'attesa.