Shadow Ops: Red Mercury

di Luca 'Airluck' Airoldi
Sulla scia del successo ottenuto ultimamente dagli sparatutto in prima persona, grazie soprattutto al trionfo del gioco online, Atari e Zombie Games si apprestano a lanciare la loro interpretazione in riguardo, presentandoci il promettente Shadow Ops: Red Mercury. Negli studi di Atari abbiamo infatti potuto mettere mano a una versione praticamente ultimata di Shadow Ops.
Nei panni di un soldato scelto delle squadre operative d'elite Delta Force, verremo calati in pericolose e difficili operazioni di guerra sparse per il mondo, con lo scopo di recuperare il "Red Mercury", sostanza segreta nucleare, prima che esso cada in mani terroriste. Come possiamo subito notare, i temi trattati sono certamente di attualità e ciò contribuisce a creare quel senso di realismo e atmosfera che rappresenta senz'ombra di dubbio uno dei punti a favore di Shadow Ops.



Ma quelli che possono essere definiti i fattori principali del gioco sono senza dubbio l'immediatezza e l'azione frenetica. Per intenderci basta dire che il primo livello di Shadow Ops ci cala direttamente nel bel mezzo di uno scontro a fuoco dove l'unica vera alleata è la nostra arma. Non dunque momenti di stasi vuoti di azione ma bombe a mano che piovono dal cielo come grandine, mitragliate sibilanti, scoppi devastanti e ricerca di ripari da dove prendere la mira per freddare i nemici. Lo stampo del gioco è pertanto prettamente arcade, ma certamente non manca una buona dose di realismo, tanto è vero che nel momento in cui vi getterete alla "rambo" in mezzo al campo di guerra poche saranno le possibilità di vedervi in piedi alla fine della vostra "escursione" tra i nemici.

Una volta presa confidenza con il sistema di controllo, verrete immediatamente catturati dall'atmosfera che il titolo sa sapientemente creare: cittadine del Medio Oriente devastate da scontri cruenti, giungle africane da perlustrare, silos da ripulire dai nemici, missioni tra i ghiacci da affrontare silenziosamente e tante situazioni sempre diverse e ogni volta ben progettate. Il sibilio dei razzi, il fragore delle bombe che mandano in mille pezzi casse di legno, i barili di liquido infiammabile che esplodono, i compagni di guerra che gridano, impartiscono ordini e chiedono disperatamente aiuto: tutto quanto è pensato per ricreare l'atmosfera e l'immersione in ogni momento di gioco. E' davvero spettacolare come già dal primo livello vi sembrerà davvero di essere un soldato scelto con il coltello tra i denti e l'elmetto in testa.