Shogun 2: Total War - Il tramonto del samurai

di Marco Modugno
31 marzo 1854. E' la storica data della firma della Convenzione di Kanagawa tra gli Stati Uniti d'America (rappresentati dal commodoro Mathhew G. Perry) e l'impero del Giappone. L'isolazionismo nel quale il Sol Levante aveva sempre vissuto, accettando solo occasionali scambi commerciali e culturali con il mondo occidentale, ebbe così termine, permettendo l'arrivo nell'arcipelago di nuove tecnologie, stili di vita e di pensiero. Accolti da alcuni come una meravigliosa ventata di novità, e rifiutati da altri come insulto alle tradizioni di vita che avevano conservato, fino a quel momento, un sistema di caste e di governo di tipo rigorosamente feudale. Lo scontro tra conservatori e progressisti fu inevitabile. Da un lato l'Imperatore Meiji, aperto alle novità e alle possibilità di sviluppo che esse rappresentavano, dall'altra lo Shogun, che vedeva nell'arrivo dei "barbari" occidentali un assalto alle sue prerogative e ai suoi poteri, pari quasi a quelli del Tenno stesso.



L'espansione stand-alone del capolavoro RTS di Creative Assembly, intitolata Il tramonto del samurai, permette di rivivere proprio questa fase epocale della storia giapponese, e più precisamente la Guerra Boshin del 1869-70, che scaraventò letteralmente nel giro di poco tempo un Paese tradizionalmente isolazionista e legato alle sue tradizioni, che aveva avversato e contenuto fino a quel momento qualsiasi tentativo di "contaminazione" dall'estero, nell'era moderna del vapore, delle armi da fuoco a ripetizione, dell'industralizzazione.

La formula scelta per il gameplay di quest'ultimo capitolo della saga é quella tradizionale, per la maggior parte degli aspetti, con alcune importanti innovazioni volute dai programmatori proprio allo scopo di far provare ai giocatori quanto sulle isole del Sol Levante soffi un vento di rinnovamento. Prima fra tutti l'implementazione di turni di gioco di due settimane, che incarna alla perfezione l'aumento di ritmo determinato dal progresso tecnologico (e la possibilità di servirsi del trasporto ferroviario), costringendo i giocatori veterani a ripianificare bene le fasi di gestione, visto che ora il periodo più rigido dell'inverno dura sei turni.

Scegliere se rimanere fedeli alla tradizione, schierandosi con le forze dello shogunato, poco inclini ad adoperare le nuove diavolerie belliche dei "gaijin", ma con a disposizione un largo consenso della fetta più tradizionalista della popolazione, contadini in testa, oppure sposare l'anelito progressista condiviso dall'Imperatore, facendo i conti con un malcontento diffuso in alcune fasce della società, da scambiare volentieri con qualche centinaio di fucili Henry a ripetizione e qualche dozzina di mitragliatrici Gatling, sarà una scelta difficile, che condizionerà pesantemente l'approccio di gioco. La fazione filo occidentale, infatti, potrà avvalersi in modo più marcato e veloce di vantaggi tecnologici in grado davvero di fare la differenza sul campo. Le armi a fuoco, se gestite con saggezza, sono in grado di fermare anche la più temibile e coraggiosa delle cariche di cavalleria pesante, e l'appoggio di una flotta che non se ne sta più al largo, così per bellezza, ma fa sentire la sua voce attraverso il fuoco d'artiglieria in appoggio a sbarchi e operazioni terrestri vicino alla costa, se ben gestito, é in grado di ribilanciare apparenti inferiorità numeriche, regalando vittorie inattese alla fazione che sulla carta sembrava più debole.





L'avvento dei nuovi armamenti del XIX Secolo finisce infatti, vuoi o non vuoi, per costituire uno degli elementi che maggiormente caratterizzano questo add-on, al punto che gli sviluppatori hanno deciso di regalare ai più smaniosi di azione addirittura un'opzione "simil FPS" che ci permette di gestire le armi in soggetiva, facendo comparire un reticolo di mira da puntare sul nemico, prima di farne strage. La rivoluzione industriale, però, colpisce anche molti altri aspetti del gameplay. Ecco allora che oltre a Geishe e Shinobi, fanno la loro comparsa tra le spie reclutabili i membri della famigerata polizia imperiale Ishen-Shishi, i temuti Shishengumi, e i Veterani Stranieri, veri e propri mercenari disposti a vendersi al miglior offerente. Facilitati negli spostamenti dalla rete ferroviaria che voi o i vostri avversari avrete costruito,gli agenti segreti saranno in grado anche di eliminare un generale straniero sfidandolo a duello (pensate che un samurai potrebbe mai rifiutare una simile sfida?...).

La versione da noi testata, una beta, mostra i segni dell'annunciato "downgrade" dell'IA voluta da Creative Assembly, a fronte di un comporatemento decisamente un po' troppo "smart" della versione originale, in grado di mettere decisamente in crisi la fetta di giocatori meno smaliziati e navigati. Si continua ad avvertire, tuttavia, in alcuni aspetti della gestione risorse e durante gli scontri più affollati, qualche discontinuità nella capacità di ragionamento artificiale della macchina.

Il comparto hardware, che un anno fa poteva sembrare ad un passo dall' "high-end" oggi é decisamente più abbordabile per una larga fetta di utenti e comunque l'ampia possibilità di personalizzazione lascia spazio a tarature e alleggerimenti adatti alle capacità di quasi tutti i PC. Nessua variazione nella grafica, che viene tuttavia arricchita dalle nuove uniformi aggiornate, dalla perfetta riproduzione delle armi moderne, e dal persistente fumo che aleggia sui campi di battaglia dove imperano le armi da fuoco, capace di velare la nostra visuale privandoci momentaneamente della possibilità di controllare le nostre truppe, proprio come accadeva a Lee e Grant a Gettysburg.

Anche la colonna sonora, epica e ben realizzata, modifica il proprio tema conduttore, passando dagli strumenti della musica tradizionale giapponese a pezzi decisamente più ottocenteschi e occidentali nel ritmo, che si sposano perfettamente con le scariche di fucileria e le ritmiche litanie di morte vomitate dalle Gatling a canne rotanti.
Ancora non abbiamo potuto, ovviamente, comentarci con il multiplayer, che siamo certi non mancherà di seguire la strada già tracciata dai titoli precedenti, avvalendosi delle migliorie nei sistemi di matching del livello di abilità dei giocatori implementate strada facendo.

Non ci resta quindi che attendere lo sbocciare dei fiori di ciliegio, sugli alberi del grande giardino che circonda la residenza imperiale di Tokyo, e l'arrivo del 23 marzo, data di uscita prevista per il titolo.
Sayonara!