Sid Meier's Civilization Revolution
Fatti non foste a viver come bruti...
Sin dal primo annuncio di Civilization Revolution, litri e litri d'inchiostro si sono versati per parlare della nuova fatica di Sid Meier, creatore nel 1991 del primo Civilization, capostipite di quella che é diventata la saga di strategia a turni più venduta della storia dei videogiochi. Da sempre legati al mondo del personal computer, gran clamore ha fatto mesi or sono l'annuncio della nascita di un titolo della serie pensato esclusivamente per dare il meglio di sé su console. L'idea frullava già da tempo nella geniale mente di Sid, non un semplice programmatore, ma vero e proprio monumento vivente del mondo dei videogame, capace di mettere la propria firma su un gran numero di capolavori.
Dalla sua nascita, il mondo di Civilization permette al giocatore di impersonare uno storico leader carismatico e guidare il proprio popolo verso la supremazia globale, gestendone vari aspetti come l'economia, la ricerca scientifica, la diplomazia e, naturalmente, la guerra. Centinaia di statisti e di variabili ne hanno sempre segnato il DNA, assieme ad un feeling capace di rendere irresistibile ogni partita, nonostante il fatto che, per portare a termine una partita (sempre che qualche vicino bellicoso non polverizzi prima il giocatore...) fossero necessarie molte ore di gioco. Fattori sicuramente poco vicini alla filosofia (e ai joypad) delle console, situazione che ha sempre reso problematica la conversione dei vari “Civ” su quest'ultime (anche se ricordiamo alcuni esperimenti riusciti a metà, come Civilization II su Playstation). Ecco dunque la ricetta di Sid Meier: snellire il gameplay, partite più veloci ma non snaturare lo spirito dell'idea originale.
Mentre l'attesa cresce a dismisura, cade a pennello l'arrivo sul Marketplace di Box 360 di una demo giocabile che, in poco più di un giga di download, promette di darci un consistente assaggio di quel che vuole offrirci l'ennesima scommessa di Meier. Da soli o contro un avversario umano tramite Xbox Live, potremo impersonare Cesare o Cleopatra, due dei tanti leader storici che si batteranno per la conquista del mondo. Aiutati da un tutorial e dalla presenza di una parte della ormai famosa Civilopedia ( una specie d'enciclopedia con spiegazioni e cenni storici degli elementi di gioco), potremo cimentarci nei due livelli di difficoltà più semplici, aspettando la versione completa del gioco, in arrivo nei negozi il 13 di Giugno.
La strada più breve per la gloria
La possibilità di giocare una partita con il tutorial che spiega, passo dopo passo, i vari cardini del titolo, si rivela quanto mai appropriata alla situazione. Se l'appassionato della saga può così capire le differenze dal filone classico che ha imparato ad amare col tempo, il nuovo arrivato potrà entrare dalla porta principale nel mondo della strategia a turni, senza rimanere sopraffatto dalla discreta quantità di opzioni presenti. Dopo aver scelto quale leader impersonare, sarà il momento di fondare la nostra capitale e iniziare i lavori per dare vita ad una civiltà capace di reggere l'urto degli altri contendenti nella lotta per il potere.
Da questo momento in poi, dovremo decidere attivamente il proseguire delle sorti del nostro popolo, in un'azione che si sposterà dal movimento delle singole unità (sia belliche che civili), alla gestione delle risorse, sino all'interazione con gli altri capi di stato che incontreremo sulla mappa del mondo. Un condottiero, per quanto grande e potente, non può fare tutto da solo e, per somma fortuna, avremo alcuni aiutanti/ministri che ci consiglieranno ogni volta che dovremo prendere una decisione, non solo dandoci il loro parere personale (il ministro della guerra, ad esempio, punterà a farci prendere strade più dirette e battagliere), ma mostrandoci grosso modo le conseguenze più dirette delle nostre scelte.
Sebbene l'obbiettivo finale sia solo uno, la vittoria, avremo diversi metodi per raggiungerlo. Mostrare i muscoli e puntare all'annientamento completo degli avversari con le nostre truppe? Sviluppare la scienza e la tecnologia al punto di soggiogare ogni altra civiltà? Oppure potremmo costruire meraviglie come piramidi e monumenti grandiosi, per convincere tutti della nostra schiacciante superiorità culturale... ogni strada é praticabile per vincere, a patto di riuscire a gestire i rapporti con i vicini. Sarebbe davvero un peccato puntare unicamente ad accrescere le nostre riserve monetarie, per poi trovarci fuori dalle mura di una nostra città, un esercito armato sino ai denti....
Più snello, ma non meno bello
Si tranquillizzi pure chi temeva un passaggio traumatico dal mouse al joypad: bastano pochi minuti per prendere confidenza con la mappatura dei tasti, tra l'altro segnalata a schermo durante le partite. Presa confidenza con l'utilizzo delle leve analogiche, della croce direzionale e dei vari pulsanti, faremo in fretta a dimenticare gli intricati passaggi che in passato avevamo visto su console in titoli strategico-gestonali. L'operazione dunque, già da questa demo, risulta riuscita, arricchendo il gameplay che scorre alla perfezione turno dopo turno.
Sid Meier non ha mia nascosto che, per adattare Civilization al nuovo target d'utenza, si sarebbe puntato ad uno snellimento delle meccaniche di gioco, cercando di mantenerne intatto l'appeal storico. I giocatori di vecchia data, non faranno fatica a notare subito il rimpicciolimento della mappa del mondo e la semplificazione di alcune azioni, come la ricerca della tecnologia, la costruzione di truppe ed edifici e i rapporti diplomatici. A margine della scomparsa di alcune sezioni, come l'utilizzo dei lavoratori per costruire strade ed altre infrastrutture (ore rese automatiche, pagando il giusto prezzo), la maggior parte di agevolazioni non sembrano comunque snaturare lo spirito di Civilization, anche se potrebbero far storcere il naso agli amanti della gestione maniacale di ogni più piccolo fattore del proprio impero.
Tecnicamente parlando, il gioco ci é sembrato offrire un buon supporto alla giocabilità, con una comoda visuale a volo d'uccello, pronta a restringersi sulle unità durante le battaglie. Graficamente lo stile risulta piacevole, con tinte e linee degne di un cartoon, accompagnate da musiche di sottofondo non invasive, discreti effetti sonori e un buon doppiaggio anglofono (mentre tutti i testi sono rigorosamente in italiano), quantomeno per i pochi personaggi che abbiamo potuto incrociare nella demo in cui, ricordiamo, le partite sono limitate nella durata.
Come primo approccio giocato, Sid Meier's Civilization Revolution ha saputo darci interessanti conferme riguardo alla capacità degli sviluppatori di rendere le partite più snelle e godibili, senza rendere “monco” un gameplay che ha sempre fatto perno sulla capacità tattica e gestionale dell'utente. Sarà interessante vedere, nella versione completa del gioco, come si svilupperanno le partite sui lunghi tempi, e saggiarne la fruibilità completa nel multiplayer, dove sicuramente la possibilità di terminare un match in poche ore, potrà invogliare molti aspiranti leader a lanciarsi nella lotta. Altrettanto ci riserviamo di analizzare i livelli di difficoltà più elevati, visto che, in quelli presenti in questa versione dimostrativa, nessun avversario gestito dal computer é mai stato capace di crearci qualche grattacapo. Attendiamo dunque che si compia a pieno la Rivoluzione di Sid e di Civilization.
Sin dal primo annuncio di Civilization Revolution, litri e litri d'inchiostro si sono versati per parlare della nuova fatica di Sid Meier, creatore nel 1991 del primo Civilization, capostipite di quella che é diventata la saga di strategia a turni più venduta della storia dei videogiochi. Da sempre legati al mondo del personal computer, gran clamore ha fatto mesi or sono l'annuncio della nascita di un titolo della serie pensato esclusivamente per dare il meglio di sé su console. L'idea frullava già da tempo nella geniale mente di Sid, non un semplice programmatore, ma vero e proprio monumento vivente del mondo dei videogame, capace di mettere la propria firma su un gran numero di capolavori.
Dalla sua nascita, il mondo di Civilization permette al giocatore di impersonare uno storico leader carismatico e guidare il proprio popolo verso la supremazia globale, gestendone vari aspetti come l'economia, la ricerca scientifica, la diplomazia e, naturalmente, la guerra. Centinaia di statisti e di variabili ne hanno sempre segnato il DNA, assieme ad un feeling capace di rendere irresistibile ogni partita, nonostante il fatto che, per portare a termine una partita (sempre che qualche vicino bellicoso non polverizzi prima il giocatore...) fossero necessarie molte ore di gioco. Fattori sicuramente poco vicini alla filosofia (e ai joypad) delle console, situazione che ha sempre reso problematica la conversione dei vari “Civ” su quest'ultime (anche se ricordiamo alcuni esperimenti riusciti a metà, come Civilization II su Playstation). Ecco dunque la ricetta di Sid Meier: snellire il gameplay, partite più veloci ma non snaturare lo spirito dell'idea originale.
Mentre l'attesa cresce a dismisura, cade a pennello l'arrivo sul Marketplace di Box 360 di una demo giocabile che, in poco più di un giga di download, promette di darci un consistente assaggio di quel che vuole offrirci l'ennesima scommessa di Meier. Da soli o contro un avversario umano tramite Xbox Live, potremo impersonare Cesare o Cleopatra, due dei tanti leader storici che si batteranno per la conquista del mondo. Aiutati da un tutorial e dalla presenza di una parte della ormai famosa Civilopedia ( una specie d'enciclopedia con spiegazioni e cenni storici degli elementi di gioco), potremo cimentarci nei due livelli di difficoltà più semplici, aspettando la versione completa del gioco, in arrivo nei negozi il 13 di Giugno.
La strada più breve per la gloria
La possibilità di giocare una partita con il tutorial che spiega, passo dopo passo, i vari cardini del titolo, si rivela quanto mai appropriata alla situazione. Se l'appassionato della saga può così capire le differenze dal filone classico che ha imparato ad amare col tempo, il nuovo arrivato potrà entrare dalla porta principale nel mondo della strategia a turni, senza rimanere sopraffatto dalla discreta quantità di opzioni presenti. Dopo aver scelto quale leader impersonare, sarà il momento di fondare la nostra capitale e iniziare i lavori per dare vita ad una civiltà capace di reggere l'urto degli altri contendenti nella lotta per il potere.
Da questo momento in poi, dovremo decidere attivamente il proseguire delle sorti del nostro popolo, in un'azione che si sposterà dal movimento delle singole unità (sia belliche che civili), alla gestione delle risorse, sino all'interazione con gli altri capi di stato che incontreremo sulla mappa del mondo. Un condottiero, per quanto grande e potente, non può fare tutto da solo e, per somma fortuna, avremo alcuni aiutanti/ministri che ci consiglieranno ogni volta che dovremo prendere una decisione, non solo dandoci il loro parere personale (il ministro della guerra, ad esempio, punterà a farci prendere strade più dirette e battagliere), ma mostrandoci grosso modo le conseguenze più dirette delle nostre scelte.
Sebbene l'obbiettivo finale sia solo uno, la vittoria, avremo diversi metodi per raggiungerlo. Mostrare i muscoli e puntare all'annientamento completo degli avversari con le nostre truppe? Sviluppare la scienza e la tecnologia al punto di soggiogare ogni altra civiltà? Oppure potremmo costruire meraviglie come piramidi e monumenti grandiosi, per convincere tutti della nostra schiacciante superiorità culturale... ogni strada é praticabile per vincere, a patto di riuscire a gestire i rapporti con i vicini. Sarebbe davvero un peccato puntare unicamente ad accrescere le nostre riserve monetarie, per poi trovarci fuori dalle mura di una nostra città, un esercito armato sino ai denti....
Più snello, ma non meno bello
Si tranquillizzi pure chi temeva un passaggio traumatico dal mouse al joypad: bastano pochi minuti per prendere confidenza con la mappatura dei tasti, tra l'altro segnalata a schermo durante le partite. Presa confidenza con l'utilizzo delle leve analogiche, della croce direzionale e dei vari pulsanti, faremo in fretta a dimenticare gli intricati passaggi che in passato avevamo visto su console in titoli strategico-gestonali. L'operazione dunque, già da questa demo, risulta riuscita, arricchendo il gameplay che scorre alla perfezione turno dopo turno.
Sid Meier non ha mia nascosto che, per adattare Civilization al nuovo target d'utenza, si sarebbe puntato ad uno snellimento delle meccaniche di gioco, cercando di mantenerne intatto l'appeal storico. I giocatori di vecchia data, non faranno fatica a notare subito il rimpicciolimento della mappa del mondo e la semplificazione di alcune azioni, come la ricerca della tecnologia, la costruzione di truppe ed edifici e i rapporti diplomatici. A margine della scomparsa di alcune sezioni, come l'utilizzo dei lavoratori per costruire strade ed altre infrastrutture (ore rese automatiche, pagando il giusto prezzo), la maggior parte di agevolazioni non sembrano comunque snaturare lo spirito di Civilization, anche se potrebbero far storcere il naso agli amanti della gestione maniacale di ogni più piccolo fattore del proprio impero.
Tecnicamente parlando, il gioco ci é sembrato offrire un buon supporto alla giocabilità, con una comoda visuale a volo d'uccello, pronta a restringersi sulle unità durante le battaglie. Graficamente lo stile risulta piacevole, con tinte e linee degne di un cartoon, accompagnate da musiche di sottofondo non invasive, discreti effetti sonori e un buon doppiaggio anglofono (mentre tutti i testi sono rigorosamente in italiano), quantomeno per i pochi personaggi che abbiamo potuto incrociare nella demo in cui, ricordiamo, le partite sono limitate nella durata.
Come primo approccio giocato, Sid Meier's Civilization Revolution ha saputo darci interessanti conferme riguardo alla capacità degli sviluppatori di rendere le partite più snelle e godibili, senza rendere “monco” un gameplay che ha sempre fatto perno sulla capacità tattica e gestionale dell'utente. Sarà interessante vedere, nella versione completa del gioco, come si svilupperanno le partite sui lunghi tempi, e saggiarne la fruibilità completa nel multiplayer, dove sicuramente la possibilità di terminare un match in poche ore, potrà invogliare molti aspiranti leader a lanciarsi nella lotta. Altrettanto ci riserviamo di analizzare i livelli di difficoltà più elevati, visto che, in quelli presenti in questa versione dimostrativa, nessun avversario gestito dal computer é mai stato capace di crearci qualche grattacapo. Attendiamo dunque che si compia a pieno la Rivoluzione di Sid e di Civilization.
Sid Meier's Civilization Revolution
Sid Meier's Civilization Revolution
Dopo le tante parole spese sulla nuova fatica dell'inossidabile Sid Meier, provare la demo del suo Civilization Revolution, ci ha mostrato più chiaramente come il geniale programmatore americano ha intrapreso la creazione di un episodio della sua serie principale destinato, in primis, al mondo delle console. Grafica dai toni degni di un cartoon e diverse semplificazioni dal punto di vista gestionale, si accompagnano con la solita enorme quantità di azioni e tattiche utilizzabili per portare la propria civiltà sulla vetta del mondo. I giocatori di vecchia data non faranno fatica a notare quel che é stato “tagliato” rispetto ai vecchi capitoli ma, seppur dopo una breve occhiata, é evidente come il feeling di gioco non paia risentire della “classica” antipatia che scorre tra console e giochi strategico-gestionali. Un minimo di pratica con le funzioni dei vari tasti del pad, e la conquista del mondo potrà cominciare. Attendiamo con interesse l'arrivo della versione completa di Sid Meier Civilization Revolution, per saggiarne a dovere la totalità delle partite, i livelli di difficoltà e le potenzialità del gioco online tramite Xbox Live. Una nuova Rivoluzione é iniziata...