Simon The Sorcerer 3D

Certo, anche i puristi di avventure grafiche anzi diciamo gli appassionati - troveranno pane per i loro denti, ma non mancheranno sezioni prettamente arcade. Eddai, anche nel vostro amato Indiana Jones & The Last Crusade si faceva a cazzotti, no? E allora vedete di non storcere il naso! O almeno, se dovete lamentarvi di qualcosa, non lamentatevi solo di questa discutibile impostazione di gioco, quanto piuttosto del motore grafico che regge il tutto: sinceramente obsoleto, con texture più compresse di quelle di Sin e un'incredibile scarsità di poligoni, ma soprattutto incredibilmente spersonalizzante. E' anche vero che gli effetti grafici più cool del momento (un momento che dura da anni però) ci sono tutti: la nebbia volumetrica, l'illuminazione in real time, le ombre, l'alpha blending, le rifrazioni e le texture trasparenti, ma l'aspetto globale, difficile nasconderlo, non convince. Passeremmo di sopra a un look retrò, ma non al fatto che gli ambienti del gioco non hanno quasi più niente di suggestivo ed evocativo, al contrario di quelli dei due capitoli precedenti. E' il vecchio feeling che si é perso: adesso é il teneroso-sbarbo-patatoso a farla da padrone. Riconosciamo con fatica il buon vecchio Simon in tutto questo. Decisamente non é quello che ci attendevamo. Adesso é arduo trovarsi a proprio agio, riconoscere vecchie facce e sentirsi davvero a casa. Insomma, questo non sembra davvero Simon. A confronto anche Battlezone II ricorda di più i primi due giochi della saga

Alla Headfirst affermano di aver sfruttato tutte le nuove possibilità offerte da un engine 3D. Ma se queste nuove possibilità si limitano al fatto di poter saltare una pozza di lava e aggrapparsi in un cornicione, non possiamo certo gioirne. Al giocatore sarà dato modo di scegliere la posizione della telecamera in ogni momento del gioco. Potremo godere di una visuale in prima persona alla Quake, una in terza alla Tomb Raider e una fissa alla Alone In The Dark (passi quest'ultima)
Lo storyboard del gioco sarà pieno di percorsi alternativi e modalità segrete. Queste ultime ottenibili solo una volta portata a termine l'avventura. E' da notare come, quella di inserire i famigerati "percorsi alternativi" in un'avventura grafica, sia in realtà una delle promesse meno mantenute da quando é venuto alla luce questo genere di gioco. STS2 sfuggirà all'aurea regola?
Per fortuna alla Headfirst hanno confermato almeno il ritorno di tre mitici personaggi della saga, ovvero l'impareggiabile Paludoso (dalle stalle in STS alle stelle in STS2), Calypso, nostro stagionato mentore e Runt, il ragazzo che ha preso una brutta strada. Naturalmente non mancherà il nostro Sordid preferito. Inutile dire che noi vogliamo poter riabbracciare anche un buon centinaio di altre vecchie conoscenze, come il Citrullo, il Gollum, i demoni Max & Gerald, la colonia di tarli, L'Uomo-mosca, i Nani minatori, la pirata Riccioli D'Oro
Per poter godere delle gioie (e dei probabili dolori) del gioco, sarà sufficiente avere un P200 con 32 Mb di RAM. Il motore grafico sfrutta sia le Direct3D, che le OpenGL e le Glide. Queste ultime librerie offriranno, a detta degli sviluppatori, il risultato migliore. Il gioco é in arrivo nella sua versione per PC e in quella per Mac, ma se avrà il successo sperato potrà essere convertito anche per Playstation, Nintendo 64, Dreamcast e Playstation 2. Certo non si può dire che alla Headfirst non abbiano delle ambizioni. Peccato solo che queste sembrino trovare sfogo nel numero di conversioni programmate e non in un'effettiva cura dello sviluppo del gioco. Ma forse é meglio riparlarne quando avremo in mano una versione recensibile di STS3.