Sly Cooper Thieves in Time
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Sly Cooper ha avuto il suo periodo di gloria durante la generazione PS2, con tre titoli che all'inizio dell'anno scorso (quindi quasi due anni fa) sono stati riproposti in HD Collection anche su PS3. Adesso, ben 7 anni dopo la prima release di Sly 3, il ladro procione torna in azione con questo quarto episodio, il cui titolo Ladri nel Tempo lascia poco spazio alle ipotesi errate: in seguito alla misteriosa sparizione di interi testi dalle pagine del Thievus Racoonus (il libro che racconta le gesta di tutti i membri del Clan Cooper), Sly dovrà tornare indietro nel tempo insieme ai suoi amici Bentley e Murray per cercare di capire quale minaccia mina le basi stesse della sua dinastia.
Di che genere di gioco si tratta? Ladri nel Tempo segue il percorso interrotto dall'evoluzione della trilogia precedente, ossia quello di proporre delle locazioni liberamente esplorabili in cui cercare tesori e segreti, ma con missioni di trama pronte ad attendervi portando il personaggio in una specifica posizione. Queste missioni avranno poi una natura più lineare svolgendosi a seconda dei casi nelle medesime locazioni del free-roaming o all'interno di livelli specifici.
Abbiamo detto “il personaggio”, ma sarebbe probabilmente stato più corretto usare il plurale, visto che ogni locazione potrà essere esplorata nei panni di Sly, della geniale tartaruga Bentley o del robusto ippopotamo Murray; una volta sbloccato l'avo del clan Cooper collegato a quella locazione, inoltre, sarà possibile utilizzare anch'esso. Sebbene l'esplorazione libera sia disponibile a tutti, per proseguire nella trama sarà necessario attivare (e superare) le missioni specifiche di ciascuno di questi man mano che si presenteranno.
Ciascuno dei vari personaggi avrà abilità differenti: Bentley può abbattere delle protezioni con le sue granate, mentre Murray può sollevare e scagliare oggetti in giro, ma sarà naturalmente la proverbiale agilità del clan Cooper a far più volte da padrona, permettendo a Sly ed ai suoi avi di arrampicarsi, strisciare e appendersi in posti piuttosto ristretti. Ciascun avo avrà la sua propria abilità speciale - quello provato in sede di Preview, il ninja Rioichi, può utilizzare il “balzo del drago” per proiettarsi da un punto sospeso all'altro, anche molto distanti - abilità che in teoria Sly potrebbe acquisire indossando il “costume” dell'avo.
Quella dei costumi é la meccanica che maggiormente distingue Ladri nel Tempo dai precedenti Sly: anche solo nel livello Giapponese, infatti, avremo a disposizione l'armatura da Samurai, un aggeggio estremamente scomodo e ingombrante che però ci permetterà di passare inosservati tra le guardie, oltre ad essere totalmente ignifugo nonché dotato di uno scudo che può respingere le palle di fuoco. Va da sé che nell'arco della vicenda Sly dovrà indossare e rimuovere ripetutamente l'orpello, a seconda delle necessità.
Non mancheranno poi i mini-giochi, come le varie prove che Bentley dovrà superare per infrangere i sistemi di sicurezza informatica, o i pedinamenti con l'auto radiocomandata, o ancora le gare di ballo. Anche soltanto scorrazzando per l'antico Giappone abbiamo avuto modo di provare una pletora di prove differenti, nonché di apprezzare lo studio del livello e la quantità di segreti nascosti dal team di sviluppo.
Ovviamente un breve excursus non é sufficiente per sbilanciarsi in un giudizio, men che meno tecnico: in questa sede ci limiteremo a confermare la presenza di dialoghi e testi in Italiano, e della realizzazione grafica in Cell Shading, i cui risultati sono di fronte a voi nelle immagini e nei video. L'appuntamento per la release é nell'anno che verrà, quindi (come sempre) stay tuned!
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Di che genere di gioco si tratta? Ladri nel Tempo segue il percorso interrotto dall'evoluzione della trilogia precedente, ossia quello di proporre delle locazioni liberamente esplorabili in cui cercare tesori e segreti, ma con missioni di trama pronte ad attendervi portando il personaggio in una specifica posizione. Queste missioni avranno poi una natura più lineare svolgendosi a seconda dei casi nelle medesime locazioni del free-roaming o all'interno di livelli specifici.
Abbiamo detto “il personaggio”, ma sarebbe probabilmente stato più corretto usare il plurale, visto che ogni locazione potrà essere esplorata nei panni di Sly, della geniale tartaruga Bentley o del robusto ippopotamo Murray; una volta sbloccato l'avo del clan Cooper collegato a quella locazione, inoltre, sarà possibile utilizzare anch'esso. Sebbene l'esplorazione libera sia disponibile a tutti, per proseguire nella trama sarà necessario attivare (e superare) le missioni specifiche di ciascuno di questi man mano che si presenteranno.
Ciascuno dei vari personaggi avrà abilità differenti: Bentley può abbattere delle protezioni con le sue granate, mentre Murray può sollevare e scagliare oggetti in giro, ma sarà naturalmente la proverbiale agilità del clan Cooper a far più volte da padrona, permettendo a Sly ed ai suoi avi di arrampicarsi, strisciare e appendersi in posti piuttosto ristretti. Ciascun avo avrà la sua propria abilità speciale - quello provato in sede di Preview, il ninja Rioichi, può utilizzare il “balzo del drago” per proiettarsi da un punto sospeso all'altro, anche molto distanti - abilità che in teoria Sly potrebbe acquisire indossando il “costume” dell'avo.
Quella dei costumi é la meccanica che maggiormente distingue Ladri nel Tempo dai precedenti Sly: anche solo nel livello Giapponese, infatti, avremo a disposizione l'armatura da Samurai, un aggeggio estremamente scomodo e ingombrante che però ci permetterà di passare inosservati tra le guardie, oltre ad essere totalmente ignifugo nonché dotato di uno scudo che può respingere le palle di fuoco. Va da sé che nell'arco della vicenda Sly dovrà indossare e rimuovere ripetutamente l'orpello, a seconda delle necessità.
Non mancheranno poi i mini-giochi, come le varie prove che Bentley dovrà superare per infrangere i sistemi di sicurezza informatica, o i pedinamenti con l'auto radiocomandata, o ancora le gare di ballo. Anche soltanto scorrazzando per l'antico Giappone abbiamo avuto modo di provare una pletora di prove differenti, nonché di apprezzare lo studio del livello e la quantità di segreti nascosti dal team di sviluppo.
Ovviamente un breve excursus non é sufficiente per sbilanciarsi in un giudizio, men che meno tecnico: in questa sede ci limiteremo a confermare la presenza di dialoghi e testi in Italiano, e della realizzazione grafica in Cell Shading, i cui risultati sono di fronte a voi nelle immagini e nei video. L'appuntamento per la release é nell'anno che verrà, quindi (come sempre) stay tuned!