Sniper Elite 3

di Roberto Vicario
Sniper Elite V2 é stato un titolo in grado di sorprendere per il suo divertimento. Un comparto visivo sicuramente poco performante, non aveva minimamente intaccato una gameplay in grado di offrire un'esperienza sicuramente alternativa, se confrontata con la stragrande maggioranza di titoli ispirati alla seconda guerra mondiale.

Un cecchino africano
L'annuncio da parte di Rebellion e 505 Games, dello sviluppo di un terzo capitolo ci ha quindi fatto immensamente piacere. Sniper Elite 3 ci metterà nuovamente nei panni di Karl, un cecchino americano. La nostra missione, dalle macerie di Berlino si sposterà in Nord Africa, una location poco utilizzata negli altri titoli a sfondo bellico e che precede la marcia nel cuore della Germania.

La missione che abbiamo potuto testare con mano ci chiedeva di esplorare un passo alla ricerca di tre postazioni di artiglieria pesante che impedivano l'avanzata alleata, e successivamente di eliminarle. Il luogo ovviamente, brulicava di soldati nemici, sia tedeschi che italiani. Visto l'enorme divario numerico a favore dei soldati dell'asse, il nostro compito era di una difficoltà assoluta: muoversi in silenzio, e cercare di non essere scoperti.



Sin dai primi minuti, il pad della PS4 ci ha restituito le stesse (ottime) sensazioni che il precedente capitolo aveva saputo regalarci. Sniper Elite 3 é un gioco che fa della strategia e dello stealth due capisaldi del gameplay. Studiare il territorio, marcare i nemici con il binocolo e scoprire se ci sono fonti di rumore in grado di camuffare il fragore dello sparo, sono ancora pratiche fondamentali se si vuole sopravvivere nella torrida Africa.

Proprio l'ambientazione, é la più grande novità offerta dagli sviluppatori inglesi. Rispetto alla Berlino del secondo episodio, il livello che abbiamo giocato ci ha offerto una location decisamente più ampia, con passaggi alternativi e con una libertà d'approccio significativamente incrementata rispetto al passato. Non solo, ma un campo decisamente più aperto rispetto ha modificato in parte l'approccio all'azione. Pianificare, come detto, diventerà una strategia ancora più importante e muoversi da un punto all'altro sarà fondamentale per evitare di essere scoperti.

Nel caso venissimo stanati, potremo come sempre decidere di affrontare la situazione di petto - grazie al nostro fidato Thompson - oppure cerca di eludere le guardie uscendo dal loro raggio d'azione, trovare un posto tranquillo ed aspettare che la situazioni si ristabilisca. Grazie alla presenza del fucile da cecchino che colpisce dalla lunga distanza, una pistola silenziata e la possibilità di abbattere i nemici con abili mosse corpo a corpo - se sorpresi da dietro - il titolo spingerà ovviamente il giocatore ad un approccio più lento e ragionato; tuttavia, abbiamo apprezzato anche la varietà che gli sviluppatori hanno cercato di offrire nel momento in cui si vuole tentare una strada più diretta.

Nessuna sostanziale modifica, invece, nella fase di tiro. Come sempre, il battito cardiaco e la gestione del respiro saranno elementi da controllare per realizzare il colpo perfetto. Salendo di livello, inoltre, sparirà il mirino d'aiuto e starà quindi al giocatore calcolare distanza e vento per la balistica del colpo.



Se riusciremo a performare un colpo valido o particolarmente spettacolare, il gioco ci premierà con l'ormai famosa kill cam: un'inquadratura che seguirà il proiettile sino all'impatto con il corpo del nemico. Grossi miglioramenti sono stati fatti sotto questo aspetto, con l'altrettanto famosa x ray cam, che risulterà decisamente più definita nella riproduzione dello scheletro umano, dei vari organi e dell'impatto provocato dal proiettile. Per quanto macabra, una bella soddisfazione che gratifica la bravura del giocatore. Inquadratura che tra l'altro, offrirà spunti quasi “cinematografici” nel momento in cui decideremo di distruggere pompe di carburante, serbatoi e tutti quegli oggetti sensibili in grado di provocare pirotecniche esplosioni.

Altro elemento che abbiamo particolarmente apprezzato in questo primo hands on, é stata sicuramente la longevità della missione. In totale, per completare la missione principale, tentando in tutti i modi un approccio ragionato ed evitando di farci scoprire, ci abbiamo impiegato circa un'ora e mezza. A questa tempista poi bisogna aggiungere eventuale tempo extra che si può decidere di dedicare a obiettivi secondari, raccolta di dati per l'intelligence e molto altro ancora.

Purtroppo, avendo avuto la possibilità di provare un solo livello, non possiamo dirvi quanto effettivamente potrebbe durare la campagna singolo giocatore. Se i livelli presenti nella storia dovessero avere questa longevità, e senza contare l'ovvio comparto multigiocatore competitivo e cooperativo, ci potremmo trovare davanti ad un prodotto in grado di regalarci davvero tante, tantissime ore di gioco.



Prima di spendere due parole sul comparto tecnico, non possiamo esimerci dal parlare di altri due elementi molto cari ai giocatori: personalizzazione e difficoltà di gioco. Nel primo caso, avremo differenti outfit da poter costruire, ognuno contenente un fucile da cecchino, un'arma secondaria, una pistola (solitamente silenziata), delle granate, medikt e altri gingilli in grado di essere utilizzati in maniera intelligente contro i nemici. Sul campo, invece, potremo recuperare minzioni o nuove armi sia razziando le casse dei rifornimenti sparse qua e là, sia rovistando tra i cadaveri dei soldati uccisi.

Parlando di grado di sfida, i livelli di difficoltà che abbiamo visto sono quattro. Come sempre, l'ultimo eliminerà qualsiasi HUD e disattiverà ogni forma di aiuto, rendendo l'esperienza decisamente hardcore.

Con molto rammarico, non possiamo sbilanciarci più di tanto nel giudizio sull'intelligenza artificiale. La versione provata era un'alpha molto indietro, e l'unico scopo che si prefiggeva questo hands on era quello di mostrarci alcune delle nuove feature che gli sviluppatori hanno inserito in questo terzo capitolo. Nonostante questi limiti abbiamo comunque trovato interessanti alcuni movimenti ed alcune scelte fatte sia da soldati singoli che da pattuglie di più uomini. Ovviamente un nuovo hands on più approfondito, e con un codice più completo, potrà colmare queste lacune.

Stesso discorso per quanto riguarda la componente tecnica. La natura alpha del titolo, sebbene ci abbia regalato un comparto visivo godibile nella sua veste next gen, soffriva ancora di limiti e arretratezze di sviluppo che aspetteremo a giudicare nella prossima prova.

In sostanza Rebellion ed Halifax ci hanno regalato un prova che, nonostante la sua breve durata, é riuscita ad intrigarci. Sniper Elite 3 é un prodotto che sembra andare a limare alcuni dei difetti venuti a galla nel precedente episodio, aggiungendo una location nuova di zecca e un approccio più dinamico ma allo stesso tempo strategico. Personalmente, non vediamo l'ora di tornare ad imbracciare il fucile da cecchino, e occhio agli head shot!